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421 ARTS CAMPUS: uno spazio per artisti emergenti ...

421 ARTS CAMPUS: uno spazio per artisti emergenti ad Abu Dhabi

421 Arts Campus, situato nel quartiere del vecchio porto di Mina Zayed ad Abu Dhabi, sviluppa un programma annuale di mostre, conferenze, workshop, eventi speciali e iniziative educative che offrono opportunità di apprendimento accessibili a tutta la comunità locale e al pubblico in generale. Lo spazio nasce come Warehouse421 nel 2015 all’interno di un magazzino ristrutturato, riproposto da subito come spazio espositivo e comunitario con gallerie, studi, aree di co-working, una biblioteca, un bar e una piazza pubblica all’aperto che funge da spazio multiuso per proiezioni di film, simposi e spettacoli, oltre che ospitare una serie di installazioni artistiche permanenti commissionate in occasione di importanti mostre.

Main entrance 421 Arts Campus, ph. courtesy 421 Arts Center, Abu Dhabi

421 Arts Campus incoraggia i professionisti a esplorare il potenziale degli spazi pubblici come mezzo per il progresso e l’impegno della comunità attraverso un modello programmatico ad ampio raggio che facilita lo scambio artistico e il dialogo critico condiviso.  Profondamente radicato nei principi della sostenibilità, fornisce un ambiente fertile per le pratiche creative emergenti e per coloro che desiderano sfruttare le arti come mezzo di indagine e trasformazione sociale. Un processo che riesce a coinvolgere tutti quegli artisti che si trovano spesso esclusi dal grande mercato delle note gallerie d’arte e, ancora di più, dal circuito delle strutture museali ad appannaggio di pochi. Lo spazio è capitanato da Faisal Al Hassan, che dirige la programmazione e tutte le operazioni, oltre a essere responsabile della definizione della strategia delle iniziative guidate della comunità e dello sviluppo di partenariati istituzionali negli Emirati Arabi Uniti e a livello internazionale. 421 Arts Campus ha avviato un bando online, aperto da novembre 2023 a gennaio 2024, per la selezione di artisti residenti nella regione UAE. Una giuria di esperti professionisti dell’arte degli Emirati Arabi ha scelto i quattro creativi: Asma Khoory, Auguste Nomeikaite, Christopher Joshua Benton e Jumaanah Alhashemi, che da febbraio a luglio 2024 saranno ospitati dal centro e potranno usufruire di sovvenzioni speciali, risorse finanziarie e supporto professionale per lavorare sullo sviluppo di un progetto fondamentale nella loro pratica.

Artists in residence. From left to right: Jumaanah Alhashemi, Christopher Joshua Benton, Auguste Nomeikaite, Asma Khoory. Photo courtesy 421 Arts Campus

Asma Khoory propone un percorso di indagine della realtà, della memoria e della narrativa, concentrandosi sul modo in cui spesso si fondono o si contraddicono a vicenda attraverso i materiali. Significativo è per lei anche l’intersezione tra memoria personale e memoria pubblica. La pratica artistica di Asma ruota attorno ai temi del tempo costruito, delle relazioni e delle conversazioni umane, dei sogni e della memoria collettiva attraverso la pittura e altri media. Auguste Nomeikaite è una fotografa, regista e scrittrice intermittente. Dal punto di vista tematico, il suo lavoro esplora le relazioni interpersonali, spesso utilizzando input sociologici, e affronta anche preoccupazioni ecologiche più ampie. La sua pratica prevede la costruzione di narrazioni di rivendicazione e azioni contro le forme dominanti; studia i suoi soggetti e le manipolazioni della modernità attraverso una lente femminista di sinistra. Gli interventi di Auguste non si basano sul cinismo, ma su empatia, cura e sullo sviluppo e la diffusione della conoscenza non accademica. La ricerca di Christopher Joshua Benton esplora il modo in cui gli immigrati portano con sé tracce della propria patria utilizzando la pratica sociale e l’installazione. Jumaanah Alhashemi è una designer interdisciplinare, artista, ricercatrice e produttrice. Lavora all’intersezione tra design, arte, scienza, cultura e tecnologia. Da 421 Arts Campus sono già emersi artisti che hanno ottenuto rilevanza anche a livello internazionale. Il merito va a un gruppo di lavoro d’eccezione, che ha creato uno spazio di prossimità dove la cultura è vicina alle persone e dove si ricompongono i legami della comunità. In questo centro le persone si incontrano, vedono mostre, parlano di libri, ascoltano dibattiti mettendo in atto forme di partecipazione e condivisione quotidiana. Il pluralismo degli orientamenti, nel rispetto della libertà di pensiero, della scienza, dell’insegnamento e dell’arte è interesse di tutti e saper governare i cambiamenti è un’urgente sfida politica, culturale e professionale.

Mona Ayyash, “The Clock Doesn’t Care”, 2024, video frame, courtesy the artist

Nello spazio sono attualmente in corso due esposizioni: “The clock doesn’t care”, prima personale di Mona Ayyash, e la collettiva “On a timeline: 2024 MFA graduate show”. Nella prima l’artista palestinese, nata nel 1987 a Kuwait City e residente a Dubai, presenta un video realizzato in collaborazione con un gruppo di attori, ballerini e artisti performativi, concentrandosi su piccoli movimenti del corpo. Il lavoro è uno studio sui movimenti ripetitivi non funzionali, senza scopo o produttività che mette in discussione la tensione tra il tempo che passa e la perdita di tempo. I protagonisti si sono filmati mentre rispondevano ai suggerimenti di movimento: dovevano concentrare la loro attenzione sul significato di “non fare nulla”. L’artista ha estratto frammenti del filmato e li ha modificati e sovrapposti, accumulando e sottraendo costantemente immagini. Il quotidiano e il banale sono i principali temi messi in evidenza; i corpi sembrano come bloccati e ripetono i loro movimenti in loop, senza andare mai da nessuna parte. Non esiste una narrazione principale che possa attirare lo spettatore, ma la necessità di indagare la natura oggettiva del tempo. La colonna sonora accentua il senso di permanenza del tempo narrato. “The clock doesn’t care” esprime come il tempo, indifferente alle nostre attività individuali, continuerà il suo inevitabile corso senza preoccupazioni o coercizioni. Questo progetto è nato dalla precedente partecipazione dell’artista all’Homebound Residency Program nel 2020, mentre attualmente, sta partecipando al ciclo 2024 del Programma di sviluppo artistico 421, sotto la guida di Jolaine Frizzell.

AA.VV., “On a timeline, 2024 MFA graduate show”. Installation by Sara Alahbabi, 2024, colored neon, ph. credit Antonella Zaccuri

“On a timeline: 2024 MFA graduate show”, invece, è una mostra collettiva che presenta i lavori di: Sara Alahbabi, Ciel Arbour-Boehme, Zara Mahmood, Fatima Al Romaithi e Farah Soltani, laureati in Arte e Media alla New York University Abu Dhabi. I progetti si basano sulla ricerca e la sperimentazione e visualizzano domande e idee in modi espansivi che forniscono preziose informazioni sulla nostra condizione globale contemporanea. Il lavoro di Sara Alahbabi, in particolare, trae la sua ispirazione dal centro di Abu Dhabi, una città costellata di quartieri, nazionalità e storie diverse provenienti da tutti i continenti e ceti sociali. L’artista realizza il concept delle opere attraverso la pratica intuitiva e intima del camminare. La restituzione è una varietà di installazioni di luci al neon luminose, ognuna unica nella sua configurazione e colore, appese a contrasto su pareti scure. Alahbabi, durante le sue camminate, ha scattato centinaia di fotografie che ha utilizzato come riferimento per poi decidere che il suo progetto finale doveva evolversi in qualcosa di più concettuale e coinvolgente. Ciascuno dei percorsi mappati ha creato una forma unica, che ha utilizzato come contorno per i suoi pezzi di luci al neon, un mezzo elettrizzante che rispecchia la vivacità della città. I suoi lavori, non semplici rappresentazioni del percorso, ma vivide intersezioni tra le sue esplorazioni personali e il paesaggio urbano, restituiscono l’essenza della città attraverso gli occhi di una donna degli Emirati.

Antonella Zaccuri

Info:

Mona Ayyash. “The Clock Doesn’t Care”
16/05 -25/08/2024
AA.VV. “On a Timeline: 2024 MFA Graduate Show
16/05 -25/08/2024
421 ARTS CAMPUS
Zaied Port-Al Mina, Abu Dhabi, EAU
www.421.online,


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