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8 albe festival. Tra le increspature: riflessi di una storia oceanica

Dopo il debutto dello scorso anno, 8 albe, rassegna internazionale dedicata all’arte contemporanea con focus sulla video arte, torna dal 1 al 29 agosto 2024 a Dimora delle Balze, luogo incantato a Noto, in provincia di Siracusa. Con il titolo “Tra le increspature: riflessi di una storia oceanica”, 8 albe presenta quattro incontri dedicati al tema dell’acqua e dell’oceano, esplorati attraverso linguaggi che vanno dal documentario alla finzione. La rassegna rappresenta uno degli appuntamenti più attesi della programmazione estiva e conferma la Sicilia come terra sempre più attiva nella promozione dell’arte contemporanea.

Daniel García Andújar, “Juguete de los hados (Forced by the Fates)”, 2022. Video, monocanale, audio, 6’25’’, courtesy dell’artista

«L’oceano non è solo una massa d’acqua che copre gran parte del nostro pianeta» afferma la curatrice Carolina Ciuti, grande esperta di video arte. «È un simbolo di immensità e mistero, una dimensione che incarna la forza della natura e la sua capacità di rigenerazione e distruzione. Culturalmente l’oceano ha ispirato miti, leggende e narrazioni, fungendo da metafora per l’ignoto e l’infinito. Esplorando i modi in cui è stato rappresentato nella storia dell’arte e della letteratura, emergono visioni contrastanti: da un lato, luogo di pace e riflessione; dall’altro, teatro di pericoli e avventure. L’oceano rappresenta dunque un’entità complessa, un vasto abisso che sfugge a definizioni univoche. In un continuum concettuale con la passata edizione di 8 albe, questa rassegna video intende esplorarlo in quanto elemento naturale, dispositivo culturale e palcoscenico di scambi infiniti».

Camila Beltrán, “Pacífico Oscuro”, video still, courtesy dell’artista

Attraverso un coro di voci e di linguaggi artistici che uniscono il documentario, il saggio e la finzione, 8 albe unisce diverse possibili storie oceaniche, invitando lo spettatore a considerarne non solo la bellezza, ma anche il mistero e le sfide. L’apertura è affidata al cortometraggio This Is How We Walk On the Moon (27’20”) di Johanna Billing, artista rappresentata dalla galleria La Veronica di Modica, seguito dalla conversazione fra la curatrice di 8 albe, Carolina Ciuti, e Giulia Civardi, scrittrice e curatrice oltre che manager della collezione Nicoletta Fiorucci Foundation. La serata si conclude con il cortometraggio Pacifico Oscuro (10′) di Camila Beltrán che l’artista colombiana ha girato a Cali nel 2019. Selezionata nel Concorso Ufficiale del Locarno International Film Festival 2020, quest’opera narra un passato in cui le donne stringevano patti con le forze mistiche per padroneggiare l’arte del canto. Ma, a poco a poco, la conoscenza tratta dagli antenati è stata dimenticata.

Aimée Zito Lema, “The Sea as Common Ground (From a Wave Point of View),” 2022. Video due canali, colore, audio, 12’. Cortesia dell’artista e tegeboschvanvreden

La programmazione proseguirà l’8 e il 22 agosto con le opere di artisti di fama internazionale come Daniel G. Andújar (Almoradí, 1966) con El juguete de los hados, 2022 [“Il giocattolo del fato”]. Si tratta di un video mono-canale che mostra una statua di Poseidone che solca il mare ingabbiato a bordo di Baya Rimes, una barca come molte di quelle che, quotidianamente, raggiungono le coste europee del Mediterraneo. Il video è stato realizzato al largo delle Isole Baleari e presentato in occasione della mostra personale, Patente de Corso, a Es Baluard Museu d’Art Contemporani de Palma (Maiorca). Seguono Julian Charrière (Morges, 1987) con Iroojrilik, 2016 e Aimée Zito Lema (Amsterdam, 1982) con The Sea as Common Ground (From a Wave Point of View), [Il mare come terreno comune (Dal punto di vista di un’onda)] del 2022. Zito Lema utilizza spesso il materiale d’archivio come punto di partenza e ispirazione per i suoi progetti. Nata ad Amsterdam e cresciuta a Buenos Aires, l’artista si identifica fortemente con le narrazioni storiche di entrambi i paesi.  In questo suo lavoro, in particolare, esplora varie storie legate al mare di Whitstable (Regno Unito). Basandosi su interviste e documenti d’archivio del Whitstable Museum, Zito Lema intreccia i racconti presenti e passati di episodi di interazione e solidarietà tra esseri umani in circostanze complesse come le inondazioni, la lotta per la difesa marittima, la conquista della terra (compresa la riva del mare e il suo sfruttamento economico) e la pressante questione della migrazione.

Basim Magdy, “No Shooting Stars”, 2016. Super 16mm e animazioni GIF, Full HD. 14 min.25 sec., courtesy dell’artista

L’artista egiziano Basim Magdy (Assiut, 1977) con No Shooting Stars [“Nessuna stella cadente”] del 2016, affronta il tema dello spazio acquatico presente nella maggior parte dei racconti religiosi sulla creazione e scientificamente considerato la fonte della vita stessa. Tuttavia, una volta esaurito il ruolo dell’acqua come dispensatrice di vita, le civiltà terrestri attribuiscono poca o nessuna importanza agli oceani. Il territorio oceanico giace dormiente ai margini della nostra consapevolezza e non entra nei libri di storia. Nonostante la sua vastità e importanza, l’oceano rimane uno degli ambienti meno esplorati del pianeta. Al momento attuale, si stima che solo il 5% dei fondali marini sia stato mappato e studiato con precisione. I fondali marini sono un tesoro di biodiversità e costituiscono risorse naturali inestimabili, ma sono anche vulnerabili alle attività umane e ai cambiamenti climatici.  «L’oceano è un elemento vitale del nostro mondo» afferma Carolina Ciuti «un crocevia di culture e un palcoscenico di storie umane, ma anche un indicatore cruciale della salute della nostra politica e del nostro pianeta».

Fito Conesa, “Anoxia. Un preludio costante”, 2023. Video HD prodotto da Xarxa de Centres d’Arts Visuals de Catalunya, Dipartimento culturale della Generalitat de Catalunya,Santa Mònica e LOOP Barcelona, courtesy l’artista

A chiudere la rassegna, giovedì 29 agosto, sarà l’artista spagnolo Fito Conesa (Cartagena, 1980) con la proiezione e performance Anoxia, un preludio constante, medio-metraggio di 15 minuti che esplora la vita sotto il livello del mare. Prodotto dall’artista nel 2023 grazie a un premio conferito dal Departament de Cultura della Generalitat de Catalunya, Anoxia, un preludio constante, narra ciò che accade nella baia di Portmán, situata a Murcia, Spagna.  Le navi solcano il Mar Mediterraneo tracciando rotte intricate come chi disegna una serie di punti su una tela modificando irreparabilmente l’ecosistema, complice la nostra incapacità di affrontare il cambiamento e le notizie negative. In sintesi, il progetto evidenzia alcuni dei problemi più urgenti del Mar Mediterraneo, offrendo uno sguardo su una convivenza controversa e narrando le difficoltà future, pur non rinunciando alla speranza. Si tratta di un’opera audiovisiva fatta di sensibilità e voci molteplici: una naumachia in tre atti. Alla proiezione seguirà una performance di Conesa insieme alla cantante d’opera Claudia Schneider (Roses), sodale della compagnia di Carles Santos.

Info:

8 albe
Tra le increspature: riflessi di una storia oceanica
Video Art Program | Seconda edizione
a cura di Carolina Ciuti
Dimora delle Balze, Noto 1 · 8 · 22 · 29 agosto 2024 ore 21.30
www.8albe.com


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