A paradise for the smiling alligators

La tendenza sempre più attuale a un approccio interdisciplinare che volga alla ridefinizione di quei rapporti un tempo binari e conflittuali, della giustizia ambientale e di genere, muove i propri passi, senza ombra di dubbio, anche all’interno del mondo dell’arte contemporanea. L’abbattimento di ogni forma di razionalità strutturata attorno a dualismi, il decentramento e la ridefinizione del concetto di essere umano in favore delle tesi postumane, il comparire di configurazioni fluide e libere da preconcetti e modelli binari, sono tensioni perfettamente testimoniate dalle opere presentate in occasione di «a paradise for the smiling alligators». A cura di Marta Orsola Sironi, prodotta da BeAdvisors Art Department e Knot Agency, la mostra, il cui set design è stato affidato ad Andrea Isola, si sviluppa all’interno del Parco delle Mura Urbiche della città di Lecce ed è, a tutti gli effetti, la seconda edizione di «paradise»: format espositivo nomadico che prevede la partecipazione di artisti e artiste emergenti e la collaborazione con gallerie e progetti curatoriali internazionali, ai fini di realizzare progetti espositivi in luoghi di particolare importanza storica e architettonica. La prima tappa del progetto, infatti, ha preso forma all’interno delle sale del palazzo genovese Franzone Spinola di Luccoli, nel marzo 2022.

Gli smiling alligators, a cui il titolo della mostra fa diretto riferimento, sono quegli individui emarginati, non conformi, non soggetti alle restrizioni di potere, genere e razza, protagonisti degli scritti di Paul B. Preciado e Jean Genet e, in questo caso, protagonisti della seconda edizione di paradise. Questa, realizzata in collaborazione con Copperfield (London) e Linda Michelle Mognato con Harlesden High Street (London), riflette sul concetto di «confine» e sul ruolo che le cinta murarie svolgono in quanto elementi di separazione tra ciò che è civile e ciò che è fuori dal comune.

La mostra vede coinvolti autori che, attraverso le loro pratiche, mettono in discussione l’identità umana e non solo. Un esempio è fornito da Ambra Castagnetti, il cui tentativo di ridefinire la relazione con il corpo e con gli esseri viventi che lo circondano è espresso attraverso sculture e installazioni che suggeriscono una metamorfosi ottenuta tramite la catarsi e la personificazione attiva. Il monologo Ehi è un vero e proprio flusso di coscienza dell’intelligenza artificiale, a cui Gianna Rubini ha sottoposto e registrato una serie di domande: una perfetta testimonianza delle possibilità offerte e degli sviluppi futuri che la tecnologia propone all’uomo. Ancora, l’opera di natura digitale presentata da Hawazin Al-Otaibi e Agostino Quaranta, oppure Proposal di Paolo Bufalini – un’interessante installazione che prevede l’attivazione di due cuscini che simulano un movimento regolare e potenzialmente infinito, simile al respiro umano – testimoniano il rapporto sempre più interdisciplinare tra natura, confini postcoloniali e teorie postumane.

Edoardo Durante

Info:
a paradise for the smiling alligators
26/06/2022 – 03/07/2022
Parco delle mura urbiche
Piazzetta dei Peruzzi, 18, 73100 – Lecce – Puglia

a paradise for the smiling alligators, installation view, 2022, Lecce, Parco delle Mura Urbiche, bastione ovest. Photo courtesy Crates Design

Ambra Castagnetti, Satyricon (serie), 2021, installation view, Photo courtesy Crates Design

Jakob Rowlinson, The first time he touched me, almost all the dandelion seeds had gone, 2021, installation view, Photo courtesy Crates Design


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