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Apre IEedificio57 con “BRAINSTORMING” di Michelangelo Consani e Loris Cecchini

L’apertura di ieedificio57 a San Gimignano segna la nascita di uno spazio espositivo non convenzionale, una piattaforma no-profit dedicata alla ricerca e alla sperimentazione nelle arti visive. L’idea di trasformare un palazzo storico in un centro di riflessione artistica nasce da Michelangelo Consani – artista livornese nato nel 1971 – che ha sempre concepito l’arte come un processo dialogico e partecipativo. L’edificio stesso, con i suoi due livelli espositivi e una suggestiva project room sotterranea chiamata Zattera, si configura come un luogo di contaminazione creativa tra il passato e il futuro, tra architettura antica e pensiero contemporaneo.

Michelangelo Consani, “Il seme dell’uomo (Masanobu Fukuoka)”, 2016/2024, legno, terracotta e video proiezione, dimensioni variabili, courtesy ieedificio57 San Gimignano, ME Vannucci Pistoia

Il primo dialogo instaurato in questo nuovo contesto espositivo è tra Loris Cecchini – artista milanese nato nel 1969 – e lo stesso Consani. Due artisti dalle sensibilità apparentemente diverse, ma legati da una profonda riflessione sul rapporto tra uomo e ambiente, tra struttura e natura. La mostra si costruisce come un viaggio tra installazioni che esplorano lo spazio, i materiali e il tempo in modo organico e strutturale. Loris Cecchini porta all’interno di ieedificio57 una serie di lavori che sfidano la percezione dello spazio fisico. Le sue opere, come Tropism (Thin thing), giocano con la crescita naturale di forme e strutture, creando una dinamica che richiama i processi biologici e matematici. Questa installazione in acciaio lucido si ramifica nello spazio, come un diagramma vivente che incarna la tensione tra l’artificiale e l’organico. Cecchini, con la sua attenzione per i materiali innovativi e la scienza, riesce a far dialogare le sue sculture con lo spazio espositivo, trasformandolo in un paesaggio vibrante e in costante mutazione.

Loris Cecchini, “Zigzags particles (Bird)”, 2023, fusione alluminio, 36 x 47 x 30 cm, opera unica, photo Loris Cecchini, courtesy l’artista e Galleria Continua

Dall’altro lato, Michelangelo Consani introduce una narrazione più storica e simbolica. Prendendo ispirazione dalle teorie sulla decrescita di Ivan Illich e dal film Il seme dell’uomo di Marco Ferreri, Consani riflette sull’inevitabilità del declino e sulla resistenza individuale alla produzione forzata. Le sue installazioni, spesso costruite a partire da oggetti di design iconico come le sedute di Mackintosh e Rietveld, offrono un sottile commento sulla cultura del consumo e sullo sfruttamento delle risorse. Le sculture posizionate su queste sedute, tra cui teste in bronzo e marmo, diventano simboli di un’umanità in transizione, sospesa tra evoluzione e decadenza.

Michelangelo Consani, “Il seme dell’uomo (Mezzadro)”, 2024, ferro, alluminio, legno e cemento, 49 x 51 x 51 cm, particolare, photo Nicola Gnesi, courtesy ieedificio57 San Gimignano, ME Vannucci Pistoia

Il confronto tra Cecchini e Consani è, dunque, una riflessione su due approcci apparentemente distanti ma in realtà complementari: se Cecchini esplora l’interconnessione tra natura e tecnologia, Consani invita a una riflessione critica sui sistemi sociali e politici. Entrambi, però, condividono una tensione verso il cambiamento, che si manifesta in installazioni che non si limitano a descrivere la realtà, ma la trasformano, rendendo lo spettatore parte attiva di una riflessione più ampia. Il titolo della mostra, “BRAINSTORMING, richiama immediatamente l’idea di un processo creativo condiviso, in cui diverse idee e spunti emergono, si scontrano e si combinano. Come anche in un contesto extra-artistico, il brainstorming simboleggia un momento di apertura mentale, in cui ogni idea, anche la più inaspettata, può generare nuove connessioni. Nella mostra, questo concetto si traduce in un incontro tra materiali, forme e concetti, dove l’arte diventa un terreno di confronto e sperimentazione, riflettendo la dinamicità e l’imprevedibilità del pensiero creativo.

Loris Cecchini, “Thin thing (tropism)”, 2024, moduli saldati in acciaio inox, opera unica, photo Nicola Gnesi, courtesy l’artista e Galleria Continua

La nascita di ieedificio57, resa possibile grazie alla collaborazione con la Galleria Me Vannucci, rappresenta non solo un nuovo spazio fisico, ma anche una nuova prospettiva di collaborazione e sperimentazione, un laboratorio aperto al dialogo tra diverse forme di espressione artistica e culturale.

Info:

Michelangelo Consani / Loris Cecchini: “BRAINSTORMING”
14/09 2024 – 10/02 2025
IEedificio57
Via di Berignano 57, San Gimignano (SI)
https://www.instagram.com/ie_edificio57_san_gimignano/


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