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Archiviare il movimento “Da Stato A Stato”, un rit...

Archiviare il movimento “Da Stato A Stato”, un ritratto politico di Diego Tonus

Secondo il filosofo Thomas Nail, l’incessante movimento di beni, materiali, persone e informazioni innescato dal genere umano consiste nel “Kinocene”: l’era del movimento. La dipendenza dalla mobilità dettata dalla globalizzazione intensificherà una serie di fenomeni ambientali che, a loro volta, provocheranno un incremento dei flussi migratori globali nel prossimo futuro. Di fronte a questa prospettiva, diventa necessario interrogarsi su questi cambiamenti, in relazione all’importanza del movimento e del viaggio, soprattutto nella pratica di un artista.

Diego Tonus, Da Stato A Stato, vista dell’installazione, Abbazia di Valserena, CSAC Parma 2023, courtesy l’artista e CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Università di Parma. Progetto vincitore del “PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura

Da Stato A Stato di Diego Tonus invita lo spettatore a interrogarsi su questa ambivalente criticità. L’opera, definita dall’artista come “ritratto politico”, è un archivio mobile che testimonia tutti i suoi viaggi dal 2006, una lunga serie di spostamenti da un luogo all’altro, attraverso confini internazionali. Con un’attenzione alla time-specificity propria di artisti come On Kawara e Roman Opalka, Tonus ha ossessivamente accumulato e minuziosamente catalogato dal 2006 più di tremila biglietti di viaggio: treni, aerei, metro, bus ecc. Il suo donchisciottesco tentativo di fermare il movimento nel tempo e nello spazio è mosso dalla volontà di trasformare i biglietti in oggetti attivatori di pensiero agli occhi dello spettatore: una logica volta a sottolineare l’importanza del viaggio come momento originante nuove idee e come esperienza di condivisione. Paradossalmente, è stato il mondo immobile del lockdown a incalzare l’idea di un archivio fisico itinerante, oltre quello già esistente in forma di database digitale (www.fromstatetostate.com), che potesse viaggiare anche dove l’artista non era mai stato e stratificare su di sé segni dei nuovi viaggi.

Diego Tonus, Da Stato A Stato, vista dell’installazione, Abbazia di Valserena, CSAC Parma 2023, courtesy l’artista e CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Università di Parma. Progetto vincitore del “PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura

Possiamo scoprire per la prima volta l’archivio fisico di Tonus, grazie alla recente acquisizione dello CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università degli Studi di Parma, come progetto vincitore del premio “PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’opera è esposta all’interno dell’Abbazia di Valserena a Parma in un progetto curatoriale di Lorenzo Benedetti. La mostra è visitabile fino al 30 aprile 2023 ed è corredata dalla pubblicazione Diego Tonus. Da Stato A Stato (Electa, 2023). Tra le navate della chiesa, si osservano vaste pareti verticali che espongono il fronte e il retro di biglietti di viaggio e, come frammenti e icone della contemporaneità, stimolano un suggestivo effetto di luce in dialogo con i colori e le atmosfere dell’ex monastero cistercense. Sono, tuttavia, le sei casse di legno a pavimento ad attirare maggiormente l’attenzione, poiché disegnate ad hoc per conservare fitte file di cartelle estraibili, contenenti biglietti relativi ai diversi anni.

Diego Tonus, Da Stato A Stato, vista dell’installazione, Abbazia di Valserena, CSAC Parma 2023, courtesy l’artista e CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Università di Parma. Progetto vincitore del “PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura

Oltre a ricordare nella forma la Travel Sculpture dello storico curatore Harald Szeemann, oggetto di ispirazione iniziale per Tonus e da lui fotografata in un viaggio presso il Getty Research Institute di Los Angeles, le casse richiamano l’immagine dei comuni pallet di merce che quotidianamente attraversano il globo terracqueo. In questo ritratto politico, dunque, Tonus stesso si presenta come un artista in movimento, o meglio in viaggio. A ispirare la forma delle sue casse: dalle banche dati, alle mappe, alle tool box, ai peculiari cramars friulani (tradizionali venditori ambulanti il cui negozio era costituito da casse di legno da portare in spalla), a progetti come Autoprogettazione di Enzo Mari – esposti per l’occasione in mostra, fra i vari materiali selezionati, nella sezione intitolata ‘Archivio dal vivo’ dello CSAC Parma. Le casse rispondono bene alla leggerezza richiesta a un archivio mobile che continuerà a viaggiare via terra e via mare, ma mai per via aerea, al fine di contenere le emissioni di CO2. Nel disegnare un ritratto politico, l’artista pare, infatti, fare ammenda di tutti i suoi spostamenti specificando, con numeri e grafici incisi sul lato di ogni cassa, i mezzi utilizzati, il quantitativo di ore e chilometri viaggiati, di denaro speso e di tonnellate di CO2 emesse.

Diego Tonus, Da Stato A Stato, dettaglio delle scaffalature, DT Studio Den Haag, courtesy l’artista e CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Università di Parma

Nel Kinocene, quindi, archiviare il movimento significa, anzitutto, prendere coscienza dell’impatto ambientale dei nostri viaggi e sottolineare le conseguenze di un’estrema mobilità, pur non rinunciando alla volontà di condivisione ed esplorazione. Tutto nell’opera di Tonus ci parla di movimento: non solo la semantica dei biglietti, le forme delle casse, il costante pendolare tra uno stato digitale e uno fisico, ma anche la stessa interazione con il pubblico. Chi osserva si muove nell’installazione, attorno alle pareti verticali, sperimenta lo spazio dell’archivio, indaga le casse e va, infine, ad approfondirne il contenuto nella versione digitale. Da Stato A Stato è un’entità viva in costante espansione nello spazio, secondo i duchampiani principi dell’espandibilità dell’archivio e secondo una progressiva crescita dimensionale che, dal millimetrico spessore del singolo biglietto, raggiunge il monumentale spazio entro il quale si cammina. L’opera si muove, infine, nel tempo, conservando il passato, mostrando e agendo nel presente e proiettandosi sia in un futuro digitale, sia nella dichiarata volontà di interrompere la raccolta di biglietti soltanto alla morte dell’artista.

Diego Tonus, Da Stato A Stato, L’archivio fisico – Cassa #1 (2006-2009) e Cassa #6 (2021-2022), DT Studio Den Haag, courtesy l’artista e CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Università di Parma

Tonus non archivia nell’opera solo i propri spostamenti, ripercorrendo limiti e confini geografici disegnati dai vari viaggi, ma anche il valore economico dell’archivio, che equivale alla somma di tutti i biglietti che esso contiene e che hanno accompagnato la sua pratica. Il prezzo dell’opera, acquistata in questo contesto dallo Stato, attua un pensiero in cui il viaggio viene riconosciuto come parte integrante del lavoro dell’artista. Si tratta, d’altronde, dello stesso Stato che ha sorvegliato, registrato e controllato ogni spostamento dell’artista lungo gli ultimi 17 anni. A sua volta, Tonus lo sorveglia, lo registra e lo controlla attraverso la sua pratica collezionistica, innescando un equo sovvertimento delle foucaultiane pratiche di controllo e potere che hanno accompagnato ogni suo viaggio. In quest’ottica, la sua opera diviene anche una nuova forma di mappatura geografica che riporta la nuova ontologia dei confini statali, non aventi più la forma di una linea sul terreno, ma quella di un insieme di processi politici e discorsivi di in/esclusione e di controllo, incarnati dal privilegio garantito dal possesso di un determinato passaporto e da una determinata provenienza. Mentre lo si esplora, Da Stato A Stato, diviene questo e molto altro. L’accumulazione come opera è, in Tonus, una pratica sovversiva delle forme, delle funzioni e della struttura dell’archivio, in cui rintracciare le nuove forme della contemporaneità, del sistema geopolitico globale e degli scenari futuri. Per cogliere tutto questo, occorre addentrarsi nell’archivio, muovendosi al suo interno e, con esso, verso le prospettive che indirettamente ci presenta.

Andrea Masala

Info:

Diego Tonus. From State To State
curated by Lorenzo Benedetti
25/02/2023 – 30/04/2023
Talk, Book launch: 28 April 5.30 pm CSAC – Abbey of Valserena

CSAC –Study Centre and Communication Archive
Abbey of Valserena, Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma)
www.csacparma.it


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