L’Arkansas Museum of Fine Arts vanta una collezione di ben 14mila opere d’arte, che vanno da Berthe Morisot a Diego Rivera, da June Schwarcz a Carroll Cloar. La storia del museo risale a più di cento anni fa: nel 1914, un gruppo di donne molto intraprendenti fondò il Fine Arts Club con l’intento di portare e divulgare le arti visive in Arkansas.
Poi, nel 1937, aprì, per volontà della locale amministrazione, in MacArthur Park nel centro di Little Rock, il Museum of Fine Arts. Nel 1959, mentre la collezione di opere d’arte si ingrandiva, il Museum of Fine Arts lanciò una campagna di raccolta fondi per creare un centro statale per le arti. In poco più di cinquant’anni, per rispondere alle continue esigenze di spazi sempre più grandi e adeguati, e in modo da poter accogliere la sua crescente collezione e rispondere alle esigenze della comunità, l’edificio originario di MacArthur Park ha subito ben otto ristrutturazioni.
Poi, dopo il 2016, grazie a una tassa sugli alberghi e a una raccolta di fondi privati (con l’obiettivo di raggiungere la cifra di 142milioni di dollari), è stato avviato il progetto di un nuovo Arkansas Arts Center, firmato dagli studi di architettura Gang e SCAPE.
Infine, il 25 gennaio 2021 l’Arkansas Arts Center è diventato ufficialmente il Museo delle Belle Arti dell’Arkansas che si sintetizza nell’acronimo AMFA e con l’obiettivo di riuscire a inaugurare la nuova sede nella primavera del 2022.
A causa di questi lavori di ristrutturazione e allargamento, la sede temporanea dell’Arkansas Museum of Fine Arts è situata nel centro commerciale Riverdale di Little Rock, a tre miglia a ovest di MacArthur Park. La sede temporanea – che dispone di uno spazio studio per lezioni d’arte, il Museum Store, programmi educativi e arti dello spettacolo e uffici del personale – è parte dell’impegno di AMFA a rimanere accessibile alla comunità mentre il nuovo edificio è in costruzione, ma a causa dell’epidemia di Covid-19 l’accesso è consentito solo online o su appuntamento.
Sulla falsariga di questi intralci determinati dalla pandemia imperante, anche la “Delta Exhibition” (appuntamento annuale di ricognizione e sostegno della comunità artistica del territorio, arrivato quest’anno alla 62° edizione, e dove “Delta” sta per un luogo geografico ovvero per il delta del Missisipi) è stata costretta a trasformarsi in una manifestazione virtuale. La manifestazione è stata organizzata dall’Arkansas Museum of Fine Art in collaborazione con l’Historic Arkansas Museum, la Fondazione Thea, la ACANSA Gallery e la filiale di Argenta della William F. Laman Library. In questo modo non si è voluto saltare l’anno o posticipare la manifestazione che tradotto nella parole di Victoria Ramirez, direttore esecutivo del Museo, significa aver realizzato “una soluzione innovativa per continuare la mostra durante questo periodo e soprattutto in circostanze difficili”. Gli artisti premiati a questa edizione sono: Aaron Calvert, Leah Grant, Anton Hoeger, Chris Hynes.
Appuntamento, quindi, all’apertura del nuovo edificio e a una piena ripresa dell’attività didattica ed espositiva.
Fabio Fabris
Info:
indirizzo attuale:
2510 Cantrell Road
Little Rock, AR 72202
sede futura:
501 East Ninth Street
Little Rock, AR 72202
connect@arkmfa.org
Joel Boyd, Blue House, Little Rock, 2020, acrylic on canvas, 18 x 24 inches, ph courtesy AMFA
Anton Hoeger, Woman with Red Shoes, 2019, oil on canvas, 43 1/3 x 43 1/3 inches, ph courtesy AMFA
Euphus Ruth, Cemetery Cotton, 2019, wet-plate collodion photography and black glass ambrotype, 12 x 20 inches, ph courtesy AMFA
is a contemporary art magazine since 1980
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