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Arte e Sostenibilità: “Bricole” all’Arsenale Nord – Giardino Thetis

Il 9 maggio 2024, a Venezia, l’Arsenale Nord – Giardino Thetis, ha inaugurato un importante progetto di cooperazione RE-USE, promosso da enti culturali di quattro diverse nazioni europee e finanziato da Europa Creativa. L’opera oggetto della collaborazione, intitolata “Bricole”, si inserisce nel contesto veneziano come un’espressione tangibile dell’impegno per la sostenibilità e la riflessione sul legame tra arte e ambiente. Gli artisti Aneta Filipova e Gabriele Provenzano, guidati da Karin Reisovà, gallerista e Presidentessa dell’Associazione Culturale Areacreativa42, hanno sapientemente interpretato il tema della sostenibilità, ottenendo il premio con un’opera che trasmette valori connessi alla valorizzazione e alla promozione del territorio, affrontando al contempo la problematica dell’inquinamento ambientale nel contesto veneziano.

Aneta Filipova e Gabriele Provenzano, “Bricole”, 2024, resina vegetale, scarti di multimateriale, ferro, courtesy Karin Reisovà

«“L’idea generale» – spiegano gli artisti – «è emersa osservando i pali di legno che, a gruppi di tre, indicano i canali navigabili entro i quali l’acqua è sufficientemente profonda da poter essere percorsa. A Venezia si chiamano “Bricole”. La dama è un fascio di bricole al centro del quale ne viene eretta una più alta, solitamente dotata di una luce di segnalazione». Il progetto ha visto la sua genesi in ottobre 2022, quando una commissione formata da diversi rappresentanti di nazioni estere, si è riunita a Bratislava per avviare il processo di selezione degli artisti e degli esperti. Successivamente, è stato organizzato un Hackathon a Praga in aprile 2023, in cui otto team hanno lavorato intensamente per sviluppare progetti installativi. Durante la fase di realizzazione, il lavoro artistico ha visto la collaborazione dell’architetto Antonietta Grandesso, Direttrice del Giardino Thetis, la quale ha supportato gli artisti aiutandoli ad adattare il loro progetto all’ambiente circostante. Grazie al prezioso contributo di Crea Cantieri del Contemporaneo, l’installazione è stata completata nel mese di ottobre.

Aneta Filipova e Gabriele Provenzano, “Bricole” (dettaglio), 2024, resina vegetale, scarti di multimateriale, ferro, courtesy Karin Reisovà

Spiega Karin Reisovà: «Abbiamo deciso, in comune accordo, di lasciare la scultura qui, all’aperto, negli spazi del giardino ospitante, per fare in modo che questa entrasse in pieno dialogo con l’ambiente circostante. In tal senso, abbiamo lavorato per creare una certa armonia estetica e strutturale». «Al termine del percorso formativo – aggiunge Gabriele Provenzano – abbiamo voluto valorizzare il giardino, a livello culturale e artistico. Durante la fase di realizzazione sono nati diversi problemi strutturali, legati al materiale usato per l’opera. Nonostante ciò, abbiamo adottato come legante una resina vegetale, in perfetta armonia con il tema». Nello specifico, gli artisti hanno impiegato per la realizzazione dell’opera la pece greca: una resina vegetale gialla, solida e trasparente, estratta dalle conifere Pinus palustris e da altri pini appartenenti alla famiglia delle Pinaceae. Ogni lastra è costituita da un miscuglio di resina mescolata con frammenti di plastica, depliant turistici, biglietti e altri rifiuti provenienti dalla Laguna. L’effetto finale richiama i resti di una civiltà ormai scomparsa, congelati nel tempo, luminosi e seducenti, come insetti intrappolati nell’ambra: un emblema dei nostri tempi.

Aneta Filipova e Gabriele Provenzano, “Bricole” (dettaglio), 2024, resina vegetale, scarti di multimateriale, ferro, courtesy Karin Reisovà

Tale soluzione si integra armoniosamente con il giardino, dialogando con la natura e le altre opere presenti. Lo spazio bucolico, inoltre, accoglie a sé un’infinità di opere, fra le quali spiccano “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto (2014) e “La Quercia” di Joseph Beuys, piantata nel 2007 da Lucrezia De Domizio Durini come omaggio alle settemila querce piantate nel 1977 a Kassel dal grande maestro tedesco nell’ambito del suo celebre progetto di salvaguardia della natura. La maestosa sinergia tra arte e ambiente si traduce in un’opera responsabilmente attiva verso la sostenibilità. Il significato da essa veicolato invita il pubblico a riflettere sulla dicotomia tra uomo e natura, suggerendo così nuove prospettive per il futuro. L’opera “Bricole” s’introduce perfettamente nel contesto del Giardino Thetis, una location che, per la sua storia antica e la sua posizione geografica, si presta a essere una cornice ideale per il progetto RE-USE, all’interno della quale l’installazione diventa un simbolo reale di impegno sociale per un futuro più sostenibile.

Carlotta Thione

Info:

Aneta Filipova e Gabriele Provenzano. “Bricole”
09/05/2024 – permanente
Arsenale Nord – Giardino Thetis
Curatrice: Karin Reisovà
via Giuseppe Garibaldi (Castello, Arsenale Nord), 30122 – Venezia
www.thetis.it/spazio-thetis


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