Con la mostra BRASILE. Il coltello nella carne, il PAC di Milano prosegue l’esplorazione dei paesi extraeuropei sulle tracce dell’arte contemporanea iniziata in occasione di Expo2015, proponendo fino al 9 settembre una selezione di 30 artisti brasiliani, che coprono un periodo che va dagli inizi degli anni Settanta ad oggi.
Curata da Jacopo Crivelli Visconti e Diego Sileo, Il coltello nella carne è il titolo di un testo teatrale di Plinio Marcos, autore attivo negli anni della dittatura militare, quando la cultura veniva utilizzata come strumento per penetrare nelle coscienze e promuovere precisi ideali. Un’immagine simbolica che viene presa in prestito per raccontare gli aspetti più profondi della cultura brasiliana, provando a scavare nelle viscere di un terra dove arte, teatro, politica e letteratura si incontrano e contaminano.
Il risultato è una mostra complessa e rigorosa che affronta la sfida di offrire un ritratto quanto più fedele di un paese straordinario e geograficamente immenso come il Brasile.
Le oltre 50 opere esposte sono il frutto di una selezione basata su due criteri: da un lato quello cronologico, che ha portato ad un confronto diretto fra artisti di diverse generazioni, e dall’altro quello istituzionale, che ha preso come punti di riferimento le grandi mostre e le più importanti edizioni della Biennale di San Paolo.
Seguendo questa logica, al centro di ogni sala è stato collocato almeno un lavoro prodotto negli anni ’70 o ’80 volto a fare da contrappunto alla produzione più recente. Il miglior esempio di questo schema è dato dall’opera Equilibrio I, II, III dell’artista Carlos Zilio, riferimento diretto alla situazione di violenza e repressione in cui versava il Brasile sul finire degli anni ’70 e che, quarant’anni dopo, muove ancora una fetta significativa della produzione artistica contemporanea.
Costellano poi la mostra lavori importanti che definiscono la produzione contemporanea del Brasile, fra cui la serie Empossessamento di Mauro Restiffe, fotografie in bianco e nero che raccontano il primo insediamento di Lula, Tesemunho, la grande installazione minimalista di Daniel de Paula che invade il parterre del PAC per parlare di schemi e scandali di corruzione o, ancora, il video Canoas di Tamar Guimaraes che, attraverso l’affascinante architettura di Oscar Niemeyer, ricorda che il paese è lontano dall’essere una democrazia razziale con una armoniosa convivenza fra classi sociali.
Lavori che, nel contesto della mostra, vogliono fornire spunti per approfondire momenti importanti o addirittura determinanti per la formazione del Brasile come oggi lo conosciamo, terra docile, affabile e accogliente, che rivela sogni frantumati e aspettative deluse di un popolo che ha saputo conservare ottimismo e fiducia nel futuro.
Emblematica in questo senso è l’opera Educaçao para Adultos di Jonathas de Andrade il quale, partendo dall’analisi del metodo di alfabetizzazione per adulti teorizzato da Pedro Freire, prova a dare alle immagini il potere di raccontare una storia e alle persone quello di poter giudicare e decidere cosa vedere in quelle stesse immagini. In questo modo, i 60 poster che compongono l’opera, pur mantenendo la loro estetica modernista, rendono esplicito il modo in cui i concetti si evolvono.
Per comprendere al meglio la complessità del paese sono inoltre previsti workshop, laboratori e performance fra cui Untitled di Maurício Ianês, in cui l’artista abiterà per due settimane il PAC completamente nudo, facendo affidamento solo sull’aiuto dei visitatori per sopravvivere.
Dal 17 al 29 luglio infine si terrà Agenda Brasil. Festival Internazionale di Cinema Brasiliano, rassegna cinematografica che occuperà la Cineteca – Spazio Oberdan con 16 lungometraggi dedicati al cinema contemporaneo brasiliano.
Greta Zuccali
Info:
Brasile. Il coltello nella carne
a cura di Jacopo Crivelli Visconti e Diego Sileo
4 Luglio – 9 Settembre 2018
PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea Via Palestro 14 – Milano
Brasile. Knife in the flesh, installation view at PAC Milano 2018 ph. Nico Covre, Vulcano
Brasile. Knife in the flesh, installation view at PAC Milano 2018 ph. Nico Covre, Vulcano
Brasile. Knife in the flesh, installation view at PAC Milano 2018 ph Nico Covre, Vulcano
Ivan Grilo, The art of poor scares the generals, 2015
Consulente d’arte e curatrice specializzata in arte moderna e contemporanea. Con una laurea in giurisprudenza e un Master in Art Market Management, ha fondato lo spazio espositivo Hub/Art a Milano nel 2017. Attualmente vive tra Milano e Parigi dove collabora con gallerie e spazi dedicati all’arte contemporanea.
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