CasaCiccaMuseum compie otto anni e per l’occasione lancia un inedito calendario con la collaborazione di artisti affermati nel panorama dell’arte contemporanea. Ma facciamo un passo indietro: cos’è CasaCiccaMuseum?
Nel 2012 l’artista Giulia Currà, fondatrice della compagnia Traslochi Emotivi, si imbatte in CasaCicca, la dimora della mistress Deborah the Queen: si tratta di una casa storica, una delle tante chiuse a Milano, nel quartiere Porta Cicca, tra Porta Genova e Porta Lodovica. Inizialmente è una casa privata, ma col tempo inizia a divenire un vero e proprio contenitore di storie, di vita e di arte che invadono i suoi 25mq. L’arte è quel territorio che ci permette di intessere relazioni, comunicare e connettersi con l’alterità – sia essa interiore o esteriore – e così è Casa Cicca: un mondo di esperienze e memorie che nascono dallo scambio e l’ospitalità. Nel tempo la casa di Giulia Currà si contamina, divenendo un luogo di incontro, accogliendo persone in viaggio da tutte le parti del mondo e per i motivi più diversi, che lasciano oggetti come ricordo della loro sosta, arricchendo l’archivio della Casa. Ma la stessa Casa diviene un’opera d’arte totale a tutti gli effetti: gli interventi artistici scardinano e sublimano il concetto di dimora e il canone abitativo. Formando una vera e propria collezione, arriva a raccogliere 3.000 opere d’arte, oggetti, libri. Giulia ne comprende il valore museale la cui chiave di lettura è eterogeneità: di linguaggi, idee, interventi ed eventi. La ricerca è focalizzata soprattutto a gettare luce su realtà fondamentali per la vita nel contemporaneo, come: studi di genere, nuove sperimentazioni in campo sonoro, performativo, visivo, editoriale.
Negli otto anni si amplia e cambia sede, collaborando con artisti, designer e architetti per la costruzione degli spazi. Arriviamo al 2020: un anno faticoso, ma anche di grandi cambiamenti. E così avviene per CasaCicca che ritrova una nuova dimora in via Arquà. Nel tempo sospeso della pandemia viene avviato il progetto Clips d’Amis: sul canale igtv di Instagram vengono caricati brevi video di artisti, ricercatori e critici per avvicinare il pubblico alla Casa, divenendo sempre di più una forma di “resistenza culturale”. Inoltre, durante il lockdown di marzo viene istituito un concorso tra due collettivi di architetti – PLSTCT, Grazia Mappa – Gabriele Leo e Luca Rurali – Mata Tomasello Trifò – per la progettazione dei nuovi spazi. Il progetto scelto è quello di Luca Ruali e Mata Tomasello Triflò, attualmente in fase di elaborazione e che dovremmo poter ammirare nella primavera del 2021. Ma fino ad allora, CasaCicca non si ferma e per l’anniversario della sua nascita, il 12 dicembre, ha messo a disposizione delle nostre case il primo calendario. Questo raccoglie 19 contributi di artisti e realtà vicine al progetto, in vendita sui canali social e sito della casa; inoltre: ai primi dieci sarà data in regalo la Pink Card per diventare socio della casa.
Il 2020 ha provato a far vacillare il settore culturale e le piccole realtà, ma queste ne sono uscite più forti di prima, sperimentando e rendendo sempre più inclusiva la cultura, arrivando a sempre più persone. E ora, nel 2021 hanno bisogno del nostro sostegno per riaccoglierci, e farci di nuovo sentire come a casa.
Alessandra Sebastiano
Info:
Casa Cicca Museum
Via Arquà 11, Milano
https://www.giuliacurra.it/index.php
Casa Cicca Museum #2, evento pubblico, foto di Cristina Ceglie
PLSTCT (Grazia Mappa, Gabriele Leo), poster da progetto per il concorso istituito nel marzo 2020 per la nuova sede di Casa Cicca Museum
Laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Brera in Valorizzazione dei Beni Culturali con una tesi sul rapporto tra arte e assenza della vista, frequenta ora il corso di diploma accademico di II livello in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali. Accumulando esperienza grazie alla collaborazione con varie realtà come istituzioni museali, F.A.I., attività accademiche, è interessata all’ambito del giornalismo culturale e persegue la volontà di indagare l’arte contemporanea in tutte le sue forme.
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