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Cinzia Ruggeri al MACRO di Roma con l’antologica “...

Cinzia Ruggeri al MACRO di Roma con l’antologica “Cinzia says…”

Dal 14 aprile al 28 agosto 2022 il MACRO di Roma, nella sede di Via Nizza, presenta la prima grande esposizione interamente dedicata alla figura poliedrica di Cinzia Ruggeri, che, sin dagli anni Sessanta, si è mossa camaleonticamente tra i confini di moda, design, scultura, installazione e architettura. Nel 2020 il Palazzo delle Esposizioni l’aveva omaggiata con l’allestimento delle sue opere in una sala in occasione della diciassettesima Quadriennale d’Arte, ora, a distanza di appena tre anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 2019, nella fitta programmazione dell’Azienza Speciale Palaexpo si inserisce “Cinzia says…”, questo il titolo della mostra antologica realizzata per la sezione SOLO\MULTI, che cerca di restituire al pubblico la complessità di un’artista ancora troppo poco indagata.

Cinzia Ruggeri ha fatto della sua ricerca artistica uno strumento per investigare le proprietà funzionali e semantiche dell’oggetto e la dimensione architettonica e sociale del corpo, secondo un’ottica originale e anticonformista arricchita da ironia e onirismo. Milanese di nascita, ma di origini mitteleuropee da parte di madre, Ruggeri esordisce appena diciottenne con una personale di pittura allestita presso la Galleria del Prisma (presentata dal 16 al 31 dicembre 1960) in via Brera e intraprende gli studi all’Accademia delle Arti Applicate di Milano seguendo corsi di disegno, grafica e fotografia. La sua carriera inizia come stilista: dopo un primo contatto con l’alta moda a Parigi per merito di uno stage presso l’atelier Carven, si ricongiunge, verso la metà degli anni Sessanta, all’azienda di famiglia, dalla quale si discosta solo nel 1972, quando diviene amministratrice unica della società di abbigliamento Bloom spa, nella quale è ricordata per la promozione dell’utilizzo del lino come materiale per la produzione del vestiario. Quella della moda è una parabola che si conclude negli anni Novanta con l’approdo all’universo del design, ma il suo stile riscontrerà una tale fortuna critica da essere paragonato alle sperimentazioni sul tessile condotte nel laboratorio del Bauhaus.

Eccentricità, irriverenza ed eleganza sono i termini che più si identificano nella sua marcata e distinguibile cifra stilistica, contestualmente inserita in quel processo di rilettura delle avanguardie artistiche che negli anni Settanta ha contribuito a definire l’eterogeneo profilo del Postmoderno. Così, in stretta vicinanza ideologica con gruppi, quali Alchimia e Memphis, la sua formula creativa viaggia di pari passo all’esperienza del Radical design, a sua volta attenuata da una prospettiva che si fonda sui concetti del quotidiano e del banale, affrontati con un approccio calzante e aderente all’estetica del surrealismo.

“Cinzia says…”, come recita l’inizio del brano Elettrochoc dei Matia Bazar, con i quali intrattenne a lungo una proficua collaborazione curandone gli abiti, è concepita come un’unica installazione immersiva che si tinge dei tenui toni del rosa e che ripercorre la natura onirica e metafisica dell’opera di Ruggeri. Fulcro dell’esposizione, di cui la Maison Gucci è main sponsor, è la selezione di oltre 150 capi e accessori appartenenti alle collezioni Bloom, Cinzia Ruggeri e Cinzio Ruggeri, per la prima volta restaurati ed esposti dopo l’uscita in passerella negli anni Settanta e Ottanta e organizzati secondo nuclei tematici che ripercorrono le collaborazioni con Valeria Magli, Occhiomagico e Studio Alchimia. Di questi capi, molti dei quali sospesi a mezz’aria in un allestimento immaginifico e visionario, si possono citare gli abiti cinetici con luci LED che si accendono con un gesto o il delicato e leggero abito da sera Ziggurat, così denominato perché apertamente ispirato agli edifici mesopotamici dalla tipica struttura a gradoni, che trova una ricercata corrispondenza con le “torri” collocate lungo la sala del museo che permettono allo spettatore di poter osservare sotto un nuovo punto di vista il percorso espositivo. La raccolta di lavori esposta mette inoltre in evidenza diversi tratti distintivi dell’artista, tra cui i costanti rimandi ad animali, come i cani o le galline, o l’interesse per il cibo e i suoi rituali, che emergono con forza e in egual modo alla progettazione degli oggetti alla ricostruzione dei progetti ambientali.

Dopo aver animato gli spazi del MACRO, la mostra arriverà a Londra nell’ottobre 2022, dove sarà ospitata al Goldsmiths Centre for Contemporary Art, con l’auspicio di stimolare una riflessione e una revisione sul lavoro di Ruggeri in un sistema della moda italiana sempre più consolidato a livello internazionale.

Arianna Cordeschi

Info:

Cinzia Ruggeri, Cinzia says…
14/04/2022 – 28/08/2022
Museo d’Arte Contemporanea Roma, MACRO
via Nizza 138, Roma

Cinzia Ruggeri, ritratto. Ph. Occhiomagico, courtesy Occhiomagico

Cinzia Ruggeri, Cinzia says…, exhibition view, MACRO, Roma, 2022. Courtesy Archivio Cinzia Ruggeri, Milano

Cinzia Ruggeri, Cinzia says…, exhibition view, MACRO, Roma, 2022. Courtesy Archivio Cinzia Ruggeri, Milano

Cinzia Ruggeri, Cinzia says…, exhibition view, MACRO, Roma, 2022. Courtesy Archivio Cinzia Ruggeri, Milano


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