FineArtX Ltd. è una piattaforma di servizi online nata a inizio 2022 con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea e di supportare i collezionisti nei loro investimenti attraverso partnership con aziende selezionate, gallerie, curatori, art advisor e artisti provenienti da varie parti del mondo. Alla collezionista Jessica Zuttion, co-fondatrice di questo progetto, abbiamo chiesto di approfondirne le specificità e qualche consiglio per orientarci nella realtà, sempre più labirintica, del collezionismo del contemporaneo.
Andrea Guerrer: In cosa si differenzia FineArtX dai tradizionali canali di incontro artista-collezionista come le gallerie (fisiche e online), le fiere e le aste? Vorresti presentarci brevemente i servizi che strutturano il vostro progetto?
Jessica Zuttion: Posso dirti che quello che stiamo facendo è decisamente fuori dall’ordinario. Il mondo dell’arte sembra spesso un club esclusivo, vero? Un luogo in cui solo i membri con le giuste credenziali o il giusto pedigree possono entrare. Ecco, FineArtX vuole cambiare tutto questo. Non siamo solo un canale di incontro tra artisti e collezionisti. Siamo un tornado che sta rivoluzionando il mondo in cui l’arte viene comprata, venduta e apprezzata. Mentre molte gallerie tradizionali sono intrappolate in modelli spesso elitari e geograficamente limitati, noi stiamo lanciando la palla nel futuro. Grazie alla nostra decennale esperienza negli investimenti decorrelati, al nostro profilo internazionale e alla magia del web, possiamo proporre opere d’arte di talenti emergenti a collezionisti di tutto il mondo. E non ci fermiamo qui. La nostra attenzione è tutta sugli artisti emergenti e mid-career che stanno attraversando una crescita artistica ed economica. Siamo qui per far brillare il loro talento e per dare loro il supporto e la piattaforma che meritano. In poche parole, siamo un partner affidabile per gli investitori che offre un’esperienza completa: dalla ricerca all’autenticazione, dalla costruzione del portfolio d’investimento alla strategia d’uscita. E lo facciamo sempre con un occhio attendo alle tendenze emergenti nel mondo dell’arte, come gli NFT e le CryptoArt.
Quali sono i vantaggi e i principali rischi nell’investire in arte contemporanea?
Ah, l’arte contemporanea! Un terreno fertile per l’espressione creativa, un campo di battaglia per le idee e, sì, un luogo per fare investimenti audaci e fruttuosi. Iniziamo con i vantaggi, perché, ammettiamolo, tutti amiamo le buone notizie. Prima di tutto, l’arte contemporanea ha dimostrato di avere un alto tasso di rendimento nel medio-lungo termine. Non importa quanto sia volubile il mercato azionario, un Basquiat rimarrà sempre un Basquiat. L’arte, a differenza di altre forme di investimento, è un bene rifugio – una sorta di bunker anticrisi. Poi c’è la questione dei vantaggi fiscali. L’arte può essere un rifugio fiscale, una sorta di nascondiglio legale da tassazioni pesanti. E non dimentichiamo la gratificazione personale che deriva dal possedere un’opera d’arte. È un investimento emotivo, estetico e culturale. Ma non è tutto oro quello che luccica. Ci sono rischi nell’investimento in arte come l’autenticità e la provenienza a volte difficili da verificare, inoltre, a volte, la conservazione può risultare costosa. Ecco dove entriamo in gioco noi. Ogni acquisto viene accompagnato da un certificato di autenticità, che serve come una sorta di passaporto per l’opera d’arte, confermando la sua origine. Offriamo un servizio di assicurazione e stoccaggio gratuito presso magazzini dedicati dove le opere d’arte possono essere conservate in condizioni climatiche controllate. Vogliamo che i nostri clienti vivano un’esperienza completamente stress-free.
Qual è il budget minimo di cui un aspirante collezionista dovrebbe disporre per intraprendere quest’avventura?
Dare il via alla propria avventura nell’arte come investitore è qualcosa che non si dovrebbe intraprendere senza una certa disponibilità finanziaria. A FineArtX, siamo perfettamente consapevoli che l’arte è un investimento a medio-lungo termine e richiede quindi un impegno finanziario iniziale appropriato. Per coloro che sono pronti a esplorare le opportunità che l’investimento in arte può offrire, i nostri pacchetti entry level partono da 5.000 euro. Questa cifra non è stata scelta a caso. Con un tale investimento, siamo in grado di offrire un portafoglio diversificato di opere d’arte, acquisendo pezzi da una varietà di artisti emergenti, ciascuno con il proprio stile unico e potenziale di crescita. Questa diversificazione non solo aumenta le possibilità di rendimenti elevati, ma riduce anche il rischio associato all’investimento in un singolo artista o genere. Potrebbe sembrare allettante “testare” il mercato con un investimento più piccolo, diciamo di 1.000 o 2.000 euro. Ma la verità è che un investimento di queste dimensioni ti posiziona più come un appassionato che come un vero investitore. Con un budget limitato, le opzioni per la diversificazione diventano molto più scarse e il potenziale di rendimento si riduce notevolmente. In conclusione, mentre l’arte può sicuramente essere apprezzata a qualsiasi livello, se l’obiettivo è quello di vedere un ritorno significativo sull’investimento, allora un impegno finanziario serio è necessario.
Una sezione di FineArtX è dedicata agli artisti emergenti: quali fattori determinano il valore iniziale delle loro opere e le successive fluttuazioni? Come si calcola il coefficiente di un’opera?
Il mondo dell’arte può sembrare un labirinto per i profani, ma una volta che si inizia a capire come funzionano le cose, si scopre che è un sistema molto logico. Quando si tratta di determinare il valore iniziale e le fluttuazioni successive delle opere d’arte degli artisti emergenti, ci sono vari fattori in gioco. Innanzitutto, l’artista stesso gioca un ruolo decisivo. Un artista con una reputazione solida, un curriculum di mostre e una carriera in crescita avrà un valore più alto rispetto a un artista meno noto. Questo è un dato di fatto. Poi c’è l’esclusività dell’opera d’arte. Le opere d’arte uniche tendono ad avere un valore più alto perché chi le acquista è disposto a pagare di più per la garanzia di essere l’unico proprietario. È un po’ come avere una macchina da corsa personalizzata rispetto a un modello di serie. Infine, la domanda del mercato può influenzare il valore di un’opera d’arte. Il valore di mercato di un pezzo può fluttuare a seconda della reputazione dell’artista, della popolarità dell’opera d’arte e della domanda attuale. È un po’ come le azioni in borsa. Nel contesto di FineArtX, ci affidiamo a curatori, galleristi e consulenti professionali nel settore per monitorare il mercato e selezionare gli artisti più promettenti in termini di ricerca artistica, potenziale di crescita e varietà di tecniche. Ad esempio, l’artista Adonai è un esempio perfetto di emergente che ha dimostrato una significativa crescita nell’ultimo anno, con un aumento del 20% grazie in parte all’acquisizione di una sua opera da parte di un importante museo italiano. Inoltre, una delle sue sculture è attualmente esposta al DIFC Sculpture Park di Dubai. Un altro esempio è Tiziana Pers, un’artista mid-career di cui è stato recentemente pubblicato un articolo proprio qui. Tiziana è anche arrivata tra i finalisti del Premio Lissone 2023 MAC Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, uno dei più importanti musei d’arte contemporanea d’Italia. Il coefficiente artistico? È un concetto utilizzato nel mondo dell’arte per determinare il valore di un’opera d’arte. È calcolato in base a una serie di fattori, tra cui le dimensioni dell’opera e la reputazione dell’artista. La formula generale per calcolare il coefficiente artistico è la seguente: [(base + altezza) x coefficiente] x 10 = Prezzo dell’opera. La base e l’altezza si riferiscono alle dimensioni fisiche dell’opera d’arte. Il coefficiente è un valore numerico che viene determinato e concordato dal gallerista insieme all’artista. Questo valore può variare in base alla crescita tecnica e artistica dell’artista. Ad esempio, se un artista ha un coefficiente di 2 e l’opera ha un’altezza di 70 cm e una larghezza di 50 cm, il calcolo sarebbe: (70+50) x 2 x 10 = 2400. Quindi, il prezzo dell’opera sarebbe di 2400 euro. Tuttavia, è importante notare che il coefficiente di un artista può cambiare nel tempo in base alla sua evoluzione. Solitamente, il coefficiente di un artista emergente parte da 0,2-0,5 e sale nel tempo.
Quali sono invece i fattori di cui occorre tenere conto quando ci si approccia al collezionismo di maestri contemporanei ma già storicizzati?
Quando si tratta di collezionare opere di maestri contemporanei già storicizzati, c’è un po’ di scienza e un po’ di arte nel processo. Innanzitutto, è fondamentale avere un’idea del valore dell’artista nel mercato dell’arte. Questi artisti hanno già un seguito consolidato e le loro opere d’arte sono spesso molto richieste. Quindi, non basta guardare l’etichetta del prezzo – bisogna fare una ricerca approfondita per capire se il prezzo richiesto per un’opera d’arte riflette il suo valore reale nel mercato. La provenienza dell’opera d’arte è poi un altro elemento cruciale da considerare. Conoscere la storia dell’opera, chi l’ha posseduta in precedenza o dove è stata esposta, può fornire indicazioni preziose sulla sua autenticità e sul suo valore. E non dimenticate la documentazione che accompagna l’opera, come i certificati di autenticità, che possono servire come ulteriore garanzia che state acquistando un pezzo legittimo. Inoltre, non sottovalutate mai la condizione dell’opera d’arte. Anche il danno più piccolo può avere un impatto significativo sul valore, quindi è fondamentale fare un esame attento prima di procedere con l’acquisto. Non esitate a coinvolgere un esperto per fare una valutazione professionale. E infine, quando si collezionano maestri contemporanei storicizzati, è importante considerare la coerenza con il resto della vostra collezione. Se avete uno stile o un tema specifico in mente, vorrete assicurarvi che le vostre nuove acquisizioni si integrino perfettamente con le opere d’arte esistenti.
Oltre al significativo incremento del mercato dell’arte online, gli ultimi anni hanno visto anche la crescita esponenziale degli NFT Art e delle Crypto Art. In cosa si differenziano e quali sono le specificità di queste nuove tipologie di oggetti digitali?
Oh, l’arte digitale! È il nuovo grido di battaglia nel mondo dell’arte! Gli NFT Art sono opere d’arte tokenizzate come Non-Fungible Tokens (NFT), un tipo speciale di criptovaluta che rappresenta un asset digitale unico. Questo significa che non puoi semplicemente scambiarlo con un altro come faresti con Bitcoin o Ethereum. Ogni NFT Art è unico al mondo, proprio come un’opera d’arte fisica. Questa unicità li rende irresistibili per gli artisti e i collezionisti. D’altra parte, abbiamo le Crypto Art, un termine che copre l’arte digitale che sfrutta la tecnologia blockchain per dimostrare autenticità e proprietà. Non tutte le Crypto Art sono NFT, ma ogni NFT Art rientra nella categoria delle Crypto Art. La bellezza di queste nuove forme d’arte digitale sta nel modo in cui interagiscono con la tecnologia blockchain. Questa tecnologia offre un registro pubblico e immutabile di tutte le transazioni, il che significa che la provenienza e la proprietà di un’opera d’arte digitale possono essere tracciate e verificate. Gli artisti possono anche incorporare diritti di royalty nelle loro opere, ricevendo una percentuale di ogni vendita futura. In conclusione, sia gli NFT Art e sia le Crypto Art stanno rivoluzionando il modo in cui l’arte viene creata, acquistata e venduta. Offrono nuove opportunità per gli artisti e i collezionisti, ma presentano anche nuove sfide in termini di regolamentazione e comprensione del loro valore intrinseco. Quindi, sì, stiamo vivendo una vera e propria rivoluzione nell’arte – e io non vedo l’ora di vedere dove ci porterà!
Info:
Attore e performer, ama le arti visive in tutte le loro manifestazioni.
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