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Contemporanea 24: una rassegna di eccellenza. In d...

Contemporanea 24: una rassegna di eccellenza. In dialogo con Cesare Biasini Selvaggi

Fino al 10 settembre 2024, il Palazzo Ducale Orsini-Colonna di Tagliacozzo (AQ) ospita Contemporanea 24, una rassegna d’arte che coniuga in maniera magistrale la modernità con il patrimonio storico. L’evento annuale, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, rappresenta una vetrina imperdibile per scoprire le ultime tendenze dell’arte contemporanea internazionale e i talenti emergenti abruzzesi. La rassegna si articola in tre esposizioni: Painting in the Global Present: an Overview, che presenta ventisei opere di artisti provenienti da undici paesi, Abruzzo Contemporaneo. Focus sull’Arte Emergente, dedicata agli artisti abruzzesi sotto i quarant’anni e Costruire Nuovi Mondi, una selezione dei finalisti e dei vincitori di Contemporanea Prize 2024. Quest’ultimo tema esplora la capacità dell’arte di riflettere e costruire nuove visioni del mondo. Per approfondire la visione scientifico-organizzativa di questa edizione, abbiamo intervistato il curatore Cesare Biasini Selvaggi.

Veduta della mostra “Painting in the Global Present”, Palazzo ducale Orsini-Colonna, Tagliacozzo, 2024, ph. Giulia Pontoriero

Antonella Buttazzo: Quali sono state le ispirazioni personali o professionali che hanno guidato la scelta dei temi e degli artisti per questa edizione di Contemporanea?
Cesare Biasini Selvaggi: Il mio interesse di ricerca e la mia passione personale per la pittura odierna sono alla base della scelta di un focus come Painting in the Global Present: an Overview, che propone ventisei opere realizzate da altrettanti artiste e artisti provenienti da undici Paesi, un panorama di alcune delle nuove tendenze della pittura contemporanea in area europea, americana e asiatica. Mi colpisce sempre come il linguaggio artistico più antico continui a rivelarsi quello “tecnologicamente” più avanzato e in grado di cogliere le complessità senza precedenti del presente globale, nel contesto inedito di un visionario “post-Antropocene” umanistico prima che ambientale. L’esposizione Abruzzo contemporaneo. Focus sull’arte emergente, dal taglio dichiaratamente generazionale e crossmediale, è invece una delle prime indagini sugli sviluppi recenti dell’arte in Abruzzo under 40. Mi dedico da tempo allo scouting dell’arte emergente italiana grazie allo studio biennale che curo su questo tema “222. Artisti emergenti su cui investire” edito da exibart. L’indagine “abruzzese” mi ha permesso di approfondire la conoscenza di autrici e autori che coltivano la loro ricerca in Italia e nel mondo nel solco di una tradizione originaria identitaria “forte e gentile”. Il tema, infine, che ho scelto per l’edizione 2024 del Contemporanea Price, “Costruire nuovi mondi”, nasce dalla considerazione di come la pandemia, le guerre, le rabdomantiche potenzialità dell’Intelligenza artificiale, la tecnica che pone sul tavolo problemi che oltrepassano di gran lunga le competenze di ciascuno, rendano ancora più evidente e impellente la “costruzione di nuovi mondi”. Non è uno slogan o una frase fatta, ma vuole significare l’adozione di nuovi comportamenti e modelli di governance, di nuovi modi di vivere inclusivi e generativi, capaci di ri-avviare processi di invenzione sociale nelle relazioni con gli altri, nel nostro lavoro, nelle nostre libertà di espressione, nei nostri diritti fondamentali, nei nostri rapporti con le intelligenze non-umane (la natura), nel contrasto alle disuguaglianze.

Veduta della mostra “Painting in the Global Present”, Palazzo ducale Orsini-Colonna, Tagliacozzo, 2024, ph. Giulia Pontoriero

In che modo la cornice storica del Palazzo Ducale Orsini-Colonna ha influenzato la curatela e l’allestimento della mostra?
Palazzo Ducale Orsini-Colonna di Tagliacozzo, purtroppo, nei decenni scorsi è divenuto un contenitore semivuoto. Con la rassegna Contemporanea, giunta alla sua undicesima edizione, diretta da Emanuele Moretti e fortemente sostenuta dal sindaco Vincenzo Giovagnorio, si è avviata un’interessante operazione di rifunzionalizzazione grazie alla presenza di opere d’arte contemporanea. In particolare, con la mostra dedicata agli artisti emergenti abruzzesi ho cercato di realizzare un intervento minimo, in grado di non scontrarsi con le sale (in fase di cantiere) e i lacerti degli affreschi quattrocenteschi superstiti. L’idea curatoriale è stata quella di stabilire un confronto profondo con l’ambiente circostante partendo dal piano del significato: le opere, in questo caso, si interrogano sul valore e sul significato del tempo, sui suoi riflessi sull’identità dell’essere umano, ieri come oggi.

Veduta della mostra “Abruzzo Contemporaneo”, Palazzo ducale Orsini-Colonna, Tagliacozzo, 2024, ph. Giulia Pontoriero

Quali cambiamenti nel panorama artistico globale ha notato recentemente? Come si riflettono queste tendenze nelle opere esposte quest’anno?
Credo che possa essere prematuro parlare di cambiamenti significativi nel panorama artistico attuale, ma si stanno formando i presupposti propedeutici. Oggi i cambiamenti sono in quelle loro sentinelle in avanscoperta permanente che sono le parole. Pertanto, più nella poesia e nella filosofia. Non si tratta necessariamente di neologismi, ma di nuovi significati in contesti inediti, senza precedenti nella storia. Se esiste una parola pioniera del cambiamento, che è anche uno dei fil rouge che attraversano le opere esposte, direi che è “relazione” in quanto condizione per costituire la nostra identità individuale nelle condizioni inedite rappresentate dalle tecnologie immateriali dell’informazione e delle sue intelligenze. Altra parola è “azione”, unica via di salvezza plausibile e di senso. Ciascuno è chiamato a fare la propria parte, secondo le proprie possibilità, perché la salvezza contro ogni catastrofismo è solo nel “noi”, nella collaborazione nell’azione. Concludo con la parola “visionarietà”, nel senso di pensiero alternativo a quello che è in grado solo di fare di conto, la grande sfida del nostro tempo, tanto per la filosofia quanto per le arti.

Veduta della mostra “Abruzzo Contemporaneo”, Palazzo ducale Orsini-Colonna, Tagliacozzo, 2024, ph. Giulia Pontoriero

Qual è la sua visione sul futuro delle rassegne d’arte contemporanea in contesti storici? Come contribuisce Contemporanea 24 a questa evoluzione?
Spero che le rassegne d’arte nei contesti storici dell’Italia policentrica si possano compiere sempre più diffusamente, senza cadere nell’errore di ridurli al ruolo di scenari, di quinte all’insegna di “dialoghi” giustapposti. L’intento con cui abbiamo realizzato Contemporanea 24 è stato questo, oltre al tentativo di sostenere un processo di rigenerazione sociale “civile”, dove parole come “bene comune” possono essere riscoperte anche in chiave economica, lasciando spazio a una prospettiva etica e non solo individualistica, per esempio attraverso il coinvolgimento in queste progettualità di cooperative di comunità. Per permettere a giovani (e non) di essere protagonisti del processo responsabile di presa in carico di beni e progettualità culturali, così come sancito dalla Convenzione di Faro.

Veduta della mostra “Costruire Nuovi Mondi”, Palazzo ducale Orsini-Colonna, Tagliacozzo, 2024, ph. Giulia Pontoriero

Contemporanea 24 si conferma come un appuntamento imperdibile per gli appassionati d’arte e i professionisti del settore, offrendo una piattaforma per il confronto tra tradizione e innovazione nel cuore dell’Abruzzo.

Info:

CONTEMPORANEA 24: aspetti dell’Arte Presente
a cura di Cesare Biasini Selvaggi
3/08 – 10/09/2024
Palazzo ducale Orsini-Colonna, Tagliacozzo (AQ)
www.contemporanea-art.it


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