Dallas Contemporary

Fondata nel 1978, Dallas Contemporary ha iniziato un po’ in sordina, ospitando mostre annuali di opere d’arte create dai suoi membri e offrendo spazi espositivi in ​​affitto ad artisti emergenti nella sua sede di Swiss Avenue. Il museo in seguito ha ampliato il suo operato accogliendo anche mostre di artisti non associati. Nel 2010, un gruppo di donatori ha alzato la posta acquistando un edificio di 37mila metri quadri nel Design District, e affidando il rilancio dell’attività al direttore esecutivo Peter Doroshenko. Da allora Dallas Conemporary ha ampliato la sua portata, confrontandosi con realtà e situazioni internazionali, collocando così il Texas in un contesto mondiale.

Oggi, la programmazione dell’istituzione si concentra sull’esibizione di opere multidisciplinari nuove e riconosciute di artisti locali e internazionali emergenti e affermati, oltre a commissionare opere site-specific, seguendo il modello di una Kunsthalle europea.

Per dare un’idea della portata di questa attività, riportiamo in sintesi i tre eventi che hanno luogo dal 25 settembre 2021 al 13 febbraio 2022: “CELL GRIDS” di Peter Halley; “Paintings about Paintings” di Ilya + Emilia Kabakov; “For, In Your Tongue, I Cannot Fit: 100 Jailed Poets” di Shilpa Gupta; mentre la mostra dedicata a Renata Morales proseguirà fino al 25 settembre del 2022. Il rapporto tra locale e globale è quindi diventato, come valore numerico, di uno su quattro.

Ci soffermiamo sulla mostra dei coniugi Kabakov. La mostra Paintings about Paintings  assomiglia a un museo obsoleto e fatiscente, come in una sorta di percorso all’interno di stanze polverose e dimenticate dal corso degli eventi e dalla fretta della quotidianità. Nel dispiegare un percorso con venti dipinti su larga scala creati negli ultimi sette anni (alcuni dei quali mai visti prima), sculture, progetti pubblici, opere interattive e installazioni, la mostra affronta temi e stimoli che derivano dal mondo del teatro, dell’architettura e della musica, dimostrando l’ampiezza della loro pratica artistica.

Questo insieme di installazioni e di dipinti di grandi dimensioni fondono perfettamente realtà e mito per creare ambienti iper-scenografici che integrano la cultura visiva e celebrativa dell’ex Unione Sovietica (dagli anni ‘50 agli anni ‘70) nel lessico tradizionale della storia dell’arte, affrontando le idee universali di utopia, fantasia e speranza, nonché paura e oppressione.

Il loro lavoro è stato esposto in luoghi come il Museum of Modern Art di New York, l’Hirshhorn Museum di Washington DC, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, Documenta IX, alla Whitney Biennial nel 1997 e lo State Hermitage Museum di San Pietroburgo. Nel 1993 hanno rappresentato la Russia alla 45a Biennale di Venezia con la l’installazione “The Red Pavilion”. I Kabakov hanno anche completato molte importanti commissioni pubbliche in tutta Europa e hanno ricevuto numerosi riconoscimenti e premi, tra cui l’Oscar Kokoschka Preis, Vienna, nel 2002 e lo Chevalier des Arts et des Lettres, Parigi, nel 1995.

La mostra, curata dal direttore esecutivo di Dallas Contemporary Peter Doroshenko, è stata realizzata grazie al supporto della Timashev Family Foundation e al generoso sostegno della Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli, Thaddaeus Ropac (Londra – Parigi – Salisburgo – Seoul), PACE Gallery e Jamie e Robert Soros.

Fabio Fabris

Info:

Ilya & Emilia Kabakov, Paintings about Paintings
25/09/2021 – 13/02/2022
Dallas Contemporary
161 Glass St.
Dallas, Texas 75207, USA
info@dallascontemporary.org

Ilya & Emilia Kabakov, The Arch of Life, 2015, veduta dell’installazione a Echigo Tsumari, 5 sculture in vetroresina, legno, dimensioni variabili. Courtesy the artist and Galleria ContinuaIlya & Emilia Kabakov, The Arch of Life, 2015, veduta dell’installazione a Echigo Tsumari, 5 sculture in vetroresina, legno, dimensioni variabili. Courtesy the artist and Galleria Continua

Ilya & Emilia Kabakov, The window II, 1997, drawing – tusche, color pencils on paper glued to the grey paper. 44 × 54 × 1 cm (framed). Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli

Ilya & Emilia Kabakov, veduta della mostra Ilya & Emilia Kabakov alla Galleria Continua, San Gimignano, 2016. Photo by Ela Bialkowska, courtesy the artist and Galleria Continua


RELATED POST

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.