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DESIDERIO | ATTO PRIMO: una mostra collettiva inte...

DESIDERIO | ATTO PRIMO: una mostra collettiva intergenerazionale a Société Interludio, Cambiano (TO)

L’origine della parola desiderio deriva dal latino de-sidus e indica, letteralmente, la “mancanza di stelle”, metaforicamente riferita ai buoni presagi. In questo senso si può intendere il “desiderio” come un sentimento di ricerca appassionata per colmare un bisogno spirituale. La mostra di Société Interludio “DESIDERIO | ATTO PRIMO”, a Cambiano (TO), parte proprio da questo principio per realizzare un progetto di ricerca e collaborazione tra artisti e gallerie nazionali e internazionali. Société Interludio è gestita da Stefania Margiacchi, giovane gallerista impegnata nella valorizzazione degli artisti emergenti e nel dialogo con le gallerie.

AA.VV., DESIDERIO | ATTO PRIMO, installation view at Société Interludio, Cambiano (TO), photo Stefano Mattea, courtesy Société Interludio

Angelica Raho: In che cosa consiste nel suo insieme questo progetto, che ha esordito nello spazio di Torino con “DESIDERIO | PRELUDIO” (15 settembre – 5 novembre 2023)? Quali sono le prospettive e le ambizioni future?
Stefania Margiacchi: A partire dal 2020 ho iniziato a collezionare immagini di opere d’arte aventi come soggetto il tema delle stelle. Assieme alla poetessa Silvia Righi ho ideato la rubrica Paralleli (ATP Diary, aprile – maggio 2020), che metteva in relazione arte e poesia contemporanea. La prima uscita aveva per soggetto le opere per la mostra Citera (settembre 2020), il progetto successivo è nato quasi per caso. Abbiamo passato la primavera ad archiviare materiale da utilizzare come base concettuale per un progetto espositivo, in più tappe, sul tema del desiderio, che è poi rimasto in attesa di tempi più maturi. In questi ultimi tre anni ho reso nitido il mio intento: utilizzare lo spazio della galleria e la mia esperienza curatoriale per mettere in scena dei progetti culturali in contenitori commerciali. Il preludio del progetto DESIDERIO – una collettiva di artisti giovani – è stato presentato nella sede dove la galleria è nata (Piazza Vittorio Veneto 14, Torino). L’atto primo, la mostra che indica la nuova direzione della galleria, ha inaugurato nel nostro nuovo spazio a Cambiano. Al momento stiamo lavorando alle prossime mostre, previste per il 2024. La prima parte del progetto affronta il tema del Desiderio dell’Altrove, rappresentato iconograficamente dalla stella, i momenti successivi approfondiranno altre simbologie.

Gilberto Zorio, Stella tondo, 2009, photo Stefano Mattea, courtesy Galleria De’ Foscherari, Bologna

Da Stella Sangue Spirito di Claudio Parmiggiani (Pratiche Editrice, 1995) estrai una citazione: «un’opera come una stella inchiodata al cielo», che sottolinea come lo spazio sia composto da una costellazione di lavori. Gli artisti sono Mario Airò, Francesco Carone, Andrew Dadson, Marco de Sanctis, Ivan Grilo, Sophie Ko, Davide Mancini Zanchi, Giovanni Ozzola, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Agathe Rosa, Erik Saglia, Marco Schiavone e Gilberto Zorio. Quali sono i legami e le relazioni tra le opere?
Le opere abitano una dimensione siderale che traccia una sorta di percorso, di nuova costellazione. Meno evidente, ma altrettanto presente, è l’idea di viaggio, di percorso. Dalla navetta/shuttle di Erik Saglia che ci accompagna dal primo al secondo spazio espositivo, da Torino a Cambiano, abbiamo cercato di evocare una sorta di climax: dalla terra al cielo, fin dentro la superficie stellare. Inoltre, ciò che mi interessava era che questo modus operandi non fosse solo nelle singole opere, ma anche nel fare degli artisti. Il tema torna in molte ricerche: dalle stelle di Gilberto Zorio, ai cosmi di Paolini fino agli artisti più giovani come Davide Mancini Zanchi, Agathe Rosa, Erik Saglia o Marco Schiavone. In alcuni casi il tema ha quasi una presenza ossessiva nella sua ripetizione iconografica, in altri, come Francesco Carone o Ivan Grilo, invece è un desiderio dell’altrove, dell’angoscia, del godimento, della morte.

Davide Mancini Zanchi, Le mie stelle da vicino non sono poi così romantiche, 2023, photo Stefano Mattea, courtesy: AplusB Gallery, Brescia

Per questo progetto Société Interludio collabora con AplusB, Thomas Brambilla, In Arco, Galleria Continua, De’ Foscherari, Franco Noero, Osart Gallery, SpazioA, Tucci Russo e Dauwens&Beernaert. Che cosa unisce e accomuna queste gallerie? In cosa consiste questo sodalizio?
La collaborazione è partita da un semplice invito da parte di Société Interludio alle altre gallerie. Di nuovo il tema della costellazione si fa forte e presente. È grazie alla collaborazione e all’unione che io ho sempre immaginato il fare arte oggi. Ogni mostra di Société ha sempre visto la collaborazione con altre gallerie. Il non rappresentare un artista non può essere un limite alla comunicazione e, se la visione è la stessa, l’eco sarà ancora più intenso. In questi anni, proprio grazie a queste collaborazioni, sono nate grandi amicizie (in particolare con Francesca Antonini dell’omonima galleria romana e con Francesco Ribuffo della galleria De’ Foscherari a Bologna) ed è una modalità a cui aderisco sempre con gran piacere anche quando sono invitata a mia volta (solo quest’anno ho collaborato con la galleria Cardelli e Fontana di Sarzana per la bi-personale di Andrea Barzaghi e con la galleria Studio la Città di Verona per una collettiva a cui ha partecipato Agathe Rosa).

AA.VV., DESIDERIO | ATTO PRIMO, installation view at Société Interludio, Cambiano (TO), photo Stefano Mattea, courtesy Société Interludio

La costruzione della mostra è fortemente narrativa, le opere sono differenziate dall’appartenenza ai quattro elementi: fuoco, acqua, aria e terra. Quali sono le urgenze che vuoi far emergere in quanto curatrice, rispetto al sodalizio con le gallerie e alla scelta degli artisti?
Io e la mia collaboratrice Allegra Fantini abbiamo un solido background curatoriale. Per il progetto ci siamo anche avvalse di una terza voce narrante, la quale ha saputo ordinare idee e visioni: la curatrice Giulia De Giorgi. La presenza di figure esterne alla galleria per me è sempre una risorsa preziosa perché allarga il campo di visione e ci permette un contraddittorio indispensabile. La mia visione oggi è chiara – anche e soprattutto – perché ho la grande fortuna di potermi confrontare con dei professionisti che illuminano anche i miei punti ciechi. Per concludere, direi che l’urgenza primaria sia fare squadra con chi riconosci come simile per non dimenticare che anche le gallerie (come ci insegna il passato) sono e devono rimanere luoghi di cultura, senza che il mercato abbia il sopravvento nelle scelte.

Angelica Lucia Raho

Info:

DESIDERIO | ATTO PRIMO
Artisti: Mario Airò, Francesco Carone, Andrew Dadson, Marco de Sanctis, Ivan Grilo, Sophie Ko, Davide Mancini Zanchi, Giovanni Ozzola, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Agathe Rosa, Erik Saglia, Marco Schiavone e Gilberto Zorio.
In collaborazione con: AplusB, Thomas Brambilla, Galleria Continua, Dauwens&Beernaert De’Foscherari, In Arco, Franco Noero, Osart Gallery, SpazioA, Tucci Russo
29/10/2023 – 7/01/2024
Société Interludio
via Torino 3, Cambiano (TO)
https://societeinterludio.com/it/home/


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