Montrasio Arte ha il piacere di inaugurare la mostra “Harlem State of Mind”, una selezione di opere di alcuni dei giovani artisti che hanno partecipato al progetto di residenza Harlem Studio Fellowship di Montrasio Arte a New York. Gli artisti provenienti da tutto il mondo hanno avuto l’opportunità di risiedere per un periodo di tre mesi in una townhouse nel quartiere di Harlem, realizzando progetti che sono poi stati presentati in una esposizione presso la residenza. La mostra include tra le altre le opere di alcuni artisti italiani ed internazionali: Alessandro Imbriaco (Italia), Reuven Israel (Israele), Marco Perroni (Italia), Leone Contini Bonacossi (Italia), Lovisa Ringborg (Svezia), Mariagrazia Pontorno (Italia), Susanna Pozzoli (Italia), Ciryl Lecomte-Languèrand (Francia), Lee Hoin (Corea del Sud) Valerio Ricci Montani (Italia),Doojin Ahn (Corea del Sud), Patrizia Novello (Italia), Tamas Jovanovics (Ungheria), Maria Anwander (Austria), Giuseppe Buffoli (Italia), Fumitaka Kudo (Giappone). Le autrici e gli autori hanno utilizzato media molto differenti tra loro, è stato anche questo lo scopo della residenza, far incontrare gli artisti su pratiche diverse, al fine di poter generare una contaminazione e-o collaborazione tra gli stessi. In alcuni casi poi, la residenza si è protratta oltre i termini, è stato questo il caso di Susanna Pozzoli che con #On the Block è diventata parte integrante del quartiere e punto di riferimento per le molte ed i molti colleghi che si sono succeduti. #On the Block è confluito in un secondo tempo in una pubblicazione edita da Allemandi e Montrasio Arte a cura di Francesca Montrasio e Raffaele Bedarida con saggi di Mario Calabresi e Daniele Astrologo Abadal. Un’altro lavoro particolarmente significativo è l’Albero di Marco Perroni che raccontò sulla grande superficie della residenza (3×6 m) tutto il soggiorno dell’artista comasco. Nel cuore di New York, città emblema di scambio e dialogo interculturale, HSF si distingue per la sua struttura unica, in cui gli spazi abitativi interagiscono con quelli creativi ed espositivi superando il tradizionale white cube e creando nuove connessioni tra opere e pubblico. Artisti provenienti da tutto il mondo hanno avuto l’opportunità di realizzare i propri progetti in un ambiente stimolante che incoraggia la contaminazione di media, pratiche differenti e collaborazioni reciproche. Durante il periodo espositivo sarà anche possibile la consultazione del documentario HSF by MA.