AA.VV. Non siamo sole

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Data / Ora
Date(s) - 31/08/2024
6:00 pm - 8:30 pm

Luogo
Vanessa Cardui azienda agricola

Categorie


Vanessa Cardui Artist Residency Project

ideato da Giuseppina Pisciotta Tosini 

a cura di Maria Rosa Sossai

estate 2024

Non siamo sole

31-08-24 H 18 20.30

Genuardi Ruta e Angelo Leonardo

Non siamo sole è un invito a sintonizzarci sui ritmi della natura campestre insieme alle artiste e agli artisti che risiederanno nei mesi di agosto e settembre, nelle due casette rurali, l’atelier e la casina, situate nella campagnetta, dentro l’azienda agricola Vanessa Cardui, in contrada Pozzetti, Collesano. La prima residenza, della durata di 10 giorni, si concluderà sabato 31 agosto alle ore 18 quando saranno presentate al pubblico le opere prodotte da Genuardi Ruta e Angelo Leonardo.

L’intervento pittorico di Antonella Genuardi (Sciacca 1986) e Leonardo Ruta (Ragusa 1990) sulla facciata esterna della casina, dal titolo Luce, calma e voluttà si ispira al celebre dipinto di Matisse Luxe, calme et volupté in cui la luminosità della Francia del Sud accentua il contrasto dei colori ma anche alle piante e ai profumi che hanno inebriato la permanenza dei due artisti, in un paesaggio agricolo e marino. Il mare, che si vede in lontananza oltre i fichi d’India, manda fin lassù una brezza che dà sollievo nelle calde giornate estive e illumina l’ambiente circostante. “Agli stati d’animo descritti nel titolo abbiamo associato il rosa alla voluttà, il blu alla calma e infine il giallo alla luminosità del fiore appena dischiuso”.

çdo pyll ka derrat dhe kokëboshët e vet di Angelo Leonardo (Enna, 1991) è un proverbio albanese che letteralmente in italiano significa “ogni bosco ha i suoi maiali”, suggerendo che in ogni bene c’è un po’ di male e c’è sempre qualcosa che è meglio nascondere e in alcuni casi proteggere. L’artista ha pensato a questo titolo quando sono apparse le volpi la prima sera della residenza: “Ho scelto di soffermarmi sulla relazione segreta tra Pippi e le sue volpi. Ovviamente per lei non c’è nulla da nascondere però mi piace pensare che per le volpi lei rappresenti quel mistero da tenere segreto, un tesoro da proteggere, quel male che può diventare una risorsa”. Il ricamo sulle tendine di bambù dell’atelier prende spunto dai disegni, le annotazioni e gli scarabocchi realizzati dall’artista che racchiudono lo sforzo di spostare e deformare il linguaggio a seconda delle esigenze, mettendo alla prova i limiti tecnici e considerando la composizione il frutto di una serie di errori.


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