Data / Ora
Date(s) - 06/05/2021 - 03/06/2021
Tutto il giorno
Luogo
spazioSerra
Categorie
12V (x8)
Alice Paltrinieri
mostra a cura di spazioSERRA
critica a cura di Giuliana Benassi
Da giovedì 6 maggio 2021, ore 18.00
a giovedì 3 giugno 2021
spazioSERRA, stazione Lancetti del Passante, Milano
ogni giorno, 6.00 – 24.00
venerazioneMUTANTE, la stagione espositiva di spazioSERRA dedicata alla trasformazione delle opere site-specific nel corso della loro permanenza, prosegue con 12V (x8), personale di Alice Paltrinieri (Roma, 1987). Il suo intervento sarà visibile da giovedì 6 maggio fino a giovedì 3 giugno presso la stazione Lancetti del Passante ferroviario a Milano.
Intenzione della ricerca di Paltrinieri è indagare lo spazio attraverso dati oggettivi che consentono di descrivere come questo viene fruito. Lo scopo è quello di operare un salvataggio di ciò che è stato, di decostruire una memoria che è portatrice di una stratificazione di ricordi, svelandola senza nostalgia. Nel corso degli ultimi anni l’artista ha affidato la registrazione dello spazio alla tecnologia: il lavoro presentato in mostra, infatti, è nato in un momento di ricerca che coinvolge l’utilizzo di motori, di hardware Arduino e di sensori di presenza.
Il tema dell’installazione site-specific 12V (x8) è il tempo di esaurimento di una fonte energetica direttamente proporzionale all’affluenza non prevedibile dei visitatori della mostra. Otto comuni batterie di auto sono il soggetto mutante dell’opera site-specific. Una batteria carica ha una tensione elettrica di 12V. I sensori di movimento, situati all’esterno di spazioSERRA su ognuno dei suoi otto lati, rilevano il passaggio del pubblico che si rapporta con l’opera e che diventa responsabile inconsapevole (o consapevole) dell’attivazione delle batterie. I display LED digitali, addossati alle vetrine dello spazio, tengono traccia del processo che porta ciascuna batteria a scaricarsi, fino al loro eventuale completo esaurimento.
“L’opera vive e si consuma in complicità con lo sguardo dell’osservatore. Quando è sola tace, quando ha pubblico reagisce, ma sempre in maniera diversa.” scrive Giuliana Benassi nel testo critico di accompagnamento all’opera, con la quale innesca un tentativo di dialogo con la sua mutavolezza, invitando il pubblico a completare la scrittura del testo anch’esso mutevole, poiché “il display numerico, la differenza di potenziale elettrico di ogni batteria, lo sguardo della persona che entra in relazione con essa (l’opera) producono ogni volta diverse immagini”.
Lo spettatore è il solo responsabile della mutazione, senza di lui l’opera non ha vita. Può sostare a lungo e osservare 12V (x8) in tutti i suoi dettagli, può prendersi tutto il tempo che desidera per comprendere l’opera, per catturare una memoria, per scattare una fotografia. Intanto con la sua presenza scaricherà le batterie, consumerà la mostra, lasciando al visitatore successivo uno scenario sempre diverso. La tensione elettrica finale delle batterie sarà la narrazione della comunicazione in atto tra mostra e spettatore, tra interno ed esterno.
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