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ARTE AL CENTRO Ways of Becoming: 25 anni con UNIDEE

Mappa non disponibile

Data / Ora
Date(s) - 21/09/2024
5:30 pm - 11:00 pm

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ARTE AL CENTRO

Ways of Becoming: 25 anni con UNIDEE

dal 22 al 25 settembre 2024

inaugurazione 21 settembre 2024

Cittadellarte – Fondazione Pistoletto

Nel 2024 UNIDEE Residency Programs di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto a Biella celebra 25 anni di residenze artistiche dedicate all’arte e alla trasformazione sociale. Fondati nel 1999 da Michelangelo Pistoletto, i programmi di residenza hanno visto la partecipazione di centinaia di artisti e professionisti culturali provenienti da 52 paesi diversi, dimostrando quello che lo storico dell’arte Gregory Sholette considera essere “un investimento lungimirante e vivace nel futuro delle pratiche culturali innovative, intellettualmente stimolanti e socialmente impegnate.”

Il programma articolato attraverso incontri, conferenze e presentazioni, vuole riflettere sulla trasformazione delle pratiche artistiche socialmente impegnate negli ultimi venticinque anni, nel tentativo di delineare le diverse possibilità in cui un’arte che per sua natura sconfina in altre discipline, può declinarsi. I temi trattati rispecchiano istanze emergenti ed urgenti della contemporaneità: partendo dalla svolta ecologica e dalla necessità di ripensare quali siano le esigenze e le specificità dei luoghi in relazione a chi li abita; alle nuove configurazioni per le istituzioni artistiche del futuro e come possono essere immaginate e messe in pratica; la dimensione pedagogica come condizione imprescindibile dell’arte socialmente impegnata; l’ospitalità come metodo nel contesto delle residenze artistiche come luoghi germinali per l’acquisizione di nuove capacità.

Il programma prevede anche una serie di interventi diffusi a Biella, UNIDEE in città, in collaborazione con enti e associazioni locali per valorizzare come il programma di residenze artistiche ha intrecciato relazioni in questi 25 anni con lo spazio pubblico, le persone e i processi di trasformazione della città.

#MOSTRE / EXHIBITIONS

Ways of Becoming – 25 anni con UNIDEE

Mostra collettiva a cura di UNIDEE Advisory Board (Andy Abbott, Beatrice Catanzaro, Juan Sandoval, Alessandra Saviotti)

La mostra collettiva, concepita come un Open Studio, è stata realizzata attraverso una open call diffusa tra gli oltre mille residenti e mentori del network UNIDEE e comprende opere di artisti e artiste internazionali tra cui Mae Aguinaldo Mapa, Nico Angiuli, Mariangela Aponte Núñez, Laurent Barnavon, Lindsay Benedict, Ilaria Biotti, Charles-Antoine Blais Métivier, Michael Blum, Beatrice Catanzaro, David Cañavate, Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Rafram Chaddad, Luigi Coppola, Giulia Filippi, Stephanie Hanna, Mako Ishizuka, Emily Jacir, Charlie Jeffery, Cees Krijnen, Olga Ledis, Natalia Ludmila, George Moraitis, Karl Logge & Marta Romani, Matthew Mazzotta, Katia Meneghini, Ryts Monet, Alice Pedroletti, PLoT (Colette Lewis, Marilyn Lennon and Elinor Rivers), Anastasia Ryabova, Gloria Safont-Tria, Alejandro Vásquez Salinas, Juan E. Sandoval, Chiara Sgaramella e Kosta Tonev.

La selezione delle opere è il risultato di un dialogo costante tra i curatori e gli artisti che hanno risposto alla open call ed è concepita come un processo in divenire che sta alla base dei programmi di residenza. Tra le opere presentate, poche sono state realizzata durante le residenze, tuttavia l’effetto della permanenza a Biella riverbera nella produzione degli artisti. Tra gli altri, alcuni lavori sono stati prodotti per il progetto 500X1000 (Beatrice Catanzaro e Charlie Jeffery) e nel contesto del programma RESÓ (Mariangela Aponte Núñez); l’artista Kosta Tonev presenta una nuova versione di The Boring Project appositamente per la mostra. Infine, alcune opere sono il risultato di progetti partecipativi realizzati collettivamente in altri contesti, ma che possono dare ulteriori spunti sulla loro applicazione nel contesto biellese (PLoT, Alejando Vásquez Salinas con El Puente_lab).

Il percorso espositivo comprende anche un video screening e una presentazione di materiali d’archivio che includono aneddoti, memorie, riflessioni, libri e ricette raccolte da ex residenti e mentori. Serve come mezzo per narrare, attraverso la memoria, cosa ha significato far parte di una residenza come UNIDEE e cosa è successo dal 1999 ad oggi. Se la vera residenza inizia quando si ritorna nel proprio luogo con un nuovo bagaglio di esperienze artistiche e umane, abbiamo chiesto a tutti e a tutte come il loro tempo a Biella continui a risuonare nelle loro vite. L’esposizione accompagna il visitatore a recuperare momenti di vita vissuti fuori e dentro le mura di Cittadellarte e come queste esperienze abbiano tracciato percorsi artistici che sono diventati significativi nella costruzione di una cronologia delle pratiche socialmente impegnate. Alcuni aneddoti sono stati raccolti e organizzati in una serie limitata di otto poster inclusi nel programma UNIDEE in città, che fanno parte di una serie di interventi diffusi a Biella in collaborazione con enti e associazioni locali. Questi interventi estendono la mostra oltre gli spazi fisici di Cittadellarte, per evidenziare come il programma di residenza artistica abbia intrecciato relazioni con lo spazio pubblico, le persone e i processi di trasformazione della città nel corso di questi 25 anni.

Inoltre, saranno presentate oltre 60 opere di piccolo formato concepite come cartoline realizzate appositamente per la mostra dagli ex residenti; messaggi che possano diventare finestre sul presente ma che portano il ricordo del tempo passato a UNIDEE.

La mostra è anche l’occasione ideale per organizzare l’archivio di UNIDEE, per questo la vasta documentazione che evidenzia l’evoluzione e il passaggio di artisti e progetti socialmente impegnati è fondamentale per costruire il futuro del programma. Infatti, oltre all’organizzazione delle innumerevoli iniziative sviluppate in seno ad UNIDEE in questi anni l’archivio include un focus sulle partnership fondamentali con illycaffè S.p.A., Fondazione Zegna e Ecotermica ETS.

Michelangelo Pistoletto

LABIRINTO – LA PACE PREVENTIVA

Un nuovo allestimento che presenta alcuni tra i più emblematici lavori realizzati da Michelangelo Pistoletto nel percorso della sua attività.

“Labirinto – Pace Preventiva è un labirinto della vita, dove bisogna continuamente scegliere il proprio percorso, componendo la propria visione e azione secondo un concetto di pace piuttosto che di guerra. È un’opzione continua tra conflitto e armonia.

“Lungo questo percorso si aprono spazi nei quali incontriamo differenti opere tra le quali: Love Difference – Mar Mediterraneo, inteso come piccolo parlamento culturale di pace; Pozzo Specchio, un monumento in cui lo spettatore, piegandosi per riconoscersi, può vedere la verità dello specchio e, allo stesso tempo, nell’eventuale caduta c’è la possibilità di rinascita; la Mela Reintegrata, che rimette in connessione e in equilibrio, la natura e l’artificio. Nella parte finale del Labirinto si esce poi verso la sede permanente del Terzo Paradiso, che è l’esito del percorso della pace preventiva”.

Corale

Mostra degli studenti di Accademia Unidee

Lavori di:

Melek Bacha, Zenande Athi-Phila Dyiki, Álvaro Guimarães Werner, Filippo Panico, Sara Rognoni, Natalia Terezova;

Francesca Acquadro, Paula Arbach, Martina Bono, Gabriel Croso, Francesca Del Pizzo, Chiara Guillet, Melina Carvalho Mendonça Uchoa;

Luz Jimena Carollo, Luisa Mertina, Starlite Tigerlili Brian Talma, Andrea Cussotto

#LIBRI / BOOKS LAUNCH

21.09.2024

Durante la giornata inaugurale di Arte al Centro verranno presentate in anteprima due pubblicazioni, realizzate da curatori e mentori UNIDEE nell’ambito del Progetto Italian Council (XIIedizione, 2023) con il sostegno della Direzione Generale per la Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

VisibleArt As Policies for Care Socially Engaged Art (2010—ongoing)

a cura di Martina Angelotti, Matteo Lucchetti e Judith Wielander.

progettazione grafica: Irma Boom Studio

pubblicato da: NERO Editions

Il progetto Visible, promosso da Cittadellarte e Fondazione Zegna a partire dall’expertise di UNIDEE Residency Programs, è considerato una delle maggiori piattaforme di monitoraggio e

innovazione delle pratiche artistiche legate alla sfera sociale.

Il concept book presentato ad Arte al Centro in anteprima è il culmine di oltre un decennio di ricerca curatoriale e si incentra sul rapporto tra arte e sfera pubblica.

Il volume è immaginato come una pubblicazione seminale sulla nuova scena di pratiche artistiche socialmente impegnate che interpretano la smaterializzazione dell’opera d’arte in processi che si trasformano in politiche culturali e della cura. Gli artisti e collettivi analizzati lavorano sulle urgenze climatiche, sociali e politiche della nostra contemporaneità e i testi commissionati approfondiscono il loro lavoro attraverso lo sguardo di autori di letteratura contemporanea, giornalisti, attivisti, politici. Risultato di ricerche curatoriali ultradecennali sul rapporto tra arte e sfera pubblica – condotte da Martina Angelotti, Matteo Lucchetti e Judith Wielander– il libro si colloca nel panorama editoriale attuale come una novità, che racconta un movimento transnazionale in cerca di nuove analisi e riflessioni che connettano gli artisti coinvolti e figure chiave per le tematiche trattate in maniera inedita e accessibile anche a pubblici non specialisti.

Un epilogo del filosofo Emanuele Coccia sulla possibile evoluzione dell’arte socialmente impegnata chiude il volume.

Bright ecologies. caretto/spagna: experiences , forms , materials di caretto/spagna a cura di Giorgina Bertolino, Francesca Comisso, Cecilia Guida, Alessandra Pioselli

Precursori delle pratiche artistiche impegnate in chiave ecologica, caretto/spagna identificano nell’arte il campo di un’esperienza radicale di apertura, di ricerca indisciplinata e di engagement con le “cose” del mondo: la terra, i semi, le persone, le rocce, il museo, il fiume, la cava, l’albero, i microrganismi. Bright Ecologies. Caretto/Spagna: Experiences, Forms, Materials ripercorre e documenta il loro lavoro ventennale, orientato da linee di ricerca incentrate sulla cura, la trasformazione della materia e le sperimentazioni sulla forma, concretizzate in sculture, installazioni site specific, laboratori e residenze, azioni e progetti collettivi fondati sull’incontro, il processo, il dono, le esperienze di partecipazione e co-autorialità.


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