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CARTOGRAMMA la nuova installazione di CRISA in dia...

CARTOGRAMMA la nuova installazione di CRISA in dialogo con le opere di MARIA LAI al MUSMA di MATERA

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Data / Ora
Date(s) - 16/03/2024
6:00 pm - 8:00 pm

Luogo
MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea)

Categorie


CARTOGRAMMA

la nuova installazione di CRISA in dialogo con

le opere di MARIA LAI

al MUSMA di MATERA

Il MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea) continua ad ampliare la propria collezione accogliendo nuove donazioni, il 2024 il museo presenterà a rotazione opere già in collezione facendole dialogare con nuove opere. Il primo appuntamento è il 16 marzo alle ore 18:00 con “Cartogramma”, la nuova installazione permanente di Crisa in dialogo con le tre opere dell’artista sarda Maria Lai, già presenti nella collezione  del Museo. Le opere sono: “Cuore mio 2002”, “La torre, 1971-2002” e “Sa domu de su dolu, 2002”.
Nella sala del MUSMA nasceranno nuove “GEOGRAFIE” proprio come faceva Maria che diceva riguardo le stesse: “Cerco spazi cosmici, cieli, spazi lontanissimi però tattili. Gli spazi che cerco non sono tanto in una superficie, quanto al di là di essa…Le mappe astrali rispondevano all’esigenza di un rapporto con l’infinito, di una dilatazione e proiezione sulla lontananza…Sono un invito al viaggio.”
L’ opera che Crisa (nome d’arte di Federico Carta) realizzerà per il MUSMA, CARTOGRAMMA, questo il suo titolo, sarà un invito ad andare oltre: “Una geografia immaginaria composta da sezioni o frammenti di mondo che racconteranno un territorio con il suo paesaggio e il suo cambiamento urbanistico e lo spopolamento.La sua chiave di lettura accompagna Matera a specchiarsi in questa visione. Al dipinto si sovrapporranno degli inserti scultorei in ceramica, dipinti e incisi; veri e propri focus sulla memoria dell’umanità. Un reperto di memorie che sono venute a definirci, tali concetti sono I flussi migratori, i cambiamenti, gli assestamenti e lo spostamento.” Nelle porzioni della sua geografia, i Sassi, fermi e stabili, sono i guardiani del tempo storico di questo scenario, le canne al vento simbolo di libertà che crescono spontanee nelle zone di periferia. l fili connettono gli esseri umani al paesaggio. Crisa come un sismografo capta con sensibilità il terreno e cerca di tracciare il mondo.
Maria Lai (1919-2013), personalità di spicco della scena artistica contemporanea, continua a far parlare di lei con mostre e approfondimenti che arrivano cospicui soprattutto post mortem.  Non c’è dubbio che la vasta ricchezza di suggestioni poetiche della sua opera (scultura, pittura, dise-gno, chine, acquerelli, collages, telai, libri cuciti, interventi ambientali, azioni teatrali), sempre audaci ed attuali, inciti l’artista di oggi alla consapevolezza profonda del suo ruolo attivo nella produzione culturale, sia come intellettuale sia come artefice.
IL MUSMA
Le origini del MUSMA sono legate alla parola DIALOGO. Si parte nel 1978 quando Pietro Consa-gra, invitato in occasione della mostra a lui dedicata tenutasi a Matera tra il giugno e il settem-bre dello stesso anno, realizza per la città, la prima opera d’arte pubblica site-specific. Consagra vede Matera come un’architettura da salvare e da cui farsi stimolare, realizza così i suoi 11 “Fer-ri Bifrontali”, installazioni diffuse che mettevano in relazione e dialogo i due fronti della città: i Sassi e la Murgia. Da questa esperienza si genera il rapporto tra Matera e la Scultura e gli scultori e Matera attraverso l’esperienza delle “GRANDI MOSTRE NEI SASSI” Nate soprattutto come monito per la politica e per le istituzioni, le mostre di scultura contemporanea nei Sassi di Matera, furono l’inizio di un legame duraturo, spontaneo, quasi inevitabile: erano sculture all’interno di una città-scultura. Nel 1987, quasi dieci anni dopo la mostra di Consagra, fu organizzata, questa volta nelle chiese rupestri di San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù, fresche di restauro, la seconda Grande mostra nei Sassi, l’antologica di Fausto Melotti.
Di anno in anno, il complesso rupestre ha ospitato monografiche e collettive di alcuni tra i più grandi maestri della scultura moderna e contemporanea e delle giovani promesse dell’arte. Difatti il MUSMA, ancora oggi tiene vivo tale dialogo, tra antico e contemporaneo raccontando questa esperienza nelle sale della caccia del Museo e riaprendo i propri spazi rinforzando l’elemento che connota la predetta relazione.
ANTEPRIMA RISERVATA alla STAMPA: sabato 16 marzo 2024, ore 11.30

INAUGURAZIONE: sabato 16 marzo 2024, ore 18.00

BIO

Maria Lai ( Ulassai 1919-2013), è una delle più importanti e riconosciute artiste sarde, nota principalmente per le sue opere tessili, tanto da essere definita come “una amanuense del cucito”. Le sue opere e la sua tecnica artistica ruotano infatti attorno all’utilizzo originale delle materie tessili e di elementi poveri, come il pane, ma con un fil rouge poetico che rimanda sempre alle tradizioni della sua terra. L’artista sviluppa un approccio artistico informato partendo da un’approfondita esplorazione delle tradizioni, delle leggende e del folklore della sua regione natale. Mentre questo rapporto con la terra rimane al centro della sua ricerca, l’artista sembra muoversi tra le tendenze artistiche del suo tempo senza un senso di appartenenza specifico, tracciando il proprio percorso ai margini dei movimenti dominanti, l’arte informale e l’astrazione geometrica. Arturo Martini, suo insegnante all’Accademia di Belle Arti di Venezia, la incoraggia ad elaborare un vocabolario formale basato sul mondo dei miti e degli archetipi. Molto influente è stata anche l’amicizia con lo scrittore sardo Salvatore Cambosu, che ha impregnato il suo lavoro di elementi poetici e narrativi che l’hanno resa una figura così atipica nel mondo dell’arte italiana. L’arte di Maria Lai è fortemente legata alla tradizione della sua terra, la Sardegna e in particolare al suo luogo natale Ulassai. Maria Lai attinge alle ricche storie, ai racconti popolari e alle tradizioni artigianali della Sardegna, così come alla poesia e alla letteratura, per creare opere multimediali che parlano di usanze e relazioni comuni sull’isola italiana. Per il suo lavoro più noto, Legarsi alla montagna del 1981, ha chiesto a tutti gli abitanti della sua città natale di Ulassai di legare insieme le loro case con un nastro in una performance relazionale che ha rivelato le amicizie e le animosità tra gli abitanti del villaggio.

Federico Carta in arte Crisa ( Sardegna 1984) .

Autodidatta, sperimenta il disegno sin da bambino. All’età di 12 anni  inizia a

dipingere graffiti sui muri per dedicarsi parallelamente alla pittura su materiali di recupero e su tela dopo qualche anno. Con il passare del tempo prosegue la sua ricerca in città, lungo le strade, sviluppando temi legati alla natura ma anche alla metropoli.Sperimenta diverse tecniche e materiali, sviluppando uno stile personale di ricerca e di espressione. I suoi dipinti trattano di tematiche quali il degrado urbano, l’ambiente, l’inquinamento, il rapporto tra l’uomo e la natura. Tali tematiche prendono forma principalemente all’interno di un contesto urbano rappresentato attraverso numerosi simboli del suo immaginario poetico: antenne, lavatrici, fabbriche,palazzi, aree desolate, discariche. Ha realizzato numerosi murales e progetti per spazi pubblici in varie città e periferie del mondo. Nel 2019 ha realizzato il progetto ‘Tracce Asia 2562’ tra la Thailandia, il Laos e il Vietnam.

 

All’inaugurazione sarà presente l’artista Crisa.

Scheda tecnica:

Anteprima stampa: 16 marzo ore 11.30

Inaugurazione: 16 Marzo ore 18:00

Luogo: Palazzo Pomarici – Via San Giacomo (Sasso Caveoso) Matera

INGRESSO GRATUITO solo per il 16 marzo (inaugurazione)

Orari di apertura MUSMA dal Lunedì alla Domenica

10:00 – 18:00 (dal 1 Ottobre al 31 Marzo)

10:00 – 20:00 (dal 1 Aprile al 30 Settembre)

 

UFFICIO STAMPA: RP Press

Email: press@rp-press.it

Contatti: Marcella Russo

m: 0039 349 3999037

 

Informazioni MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea Matera)

www.musma.it -Tel. 3669357768 – 3883473702Email: info@musma.it


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