Data / Ora
Date(s) - 28/01/2023
6:30 pm
Luogo
Reve Art
Categorie
Occuparsi di pittura veneziana del Novecento come fa la galleria Reve Art, studiare il fenomeno delle Biennali d’Arte, analizzarne il contraltare polemico e secessionista rappresentato dalle esposizioni di Ca’ Pesaro, significa anche seguirne gli esiti nel panorama contemporaneo. È proprio in questo contesto, sapientemente in bilico fra storia e contingenza, che si pone la pittura di Andrés David Carrara. Se è nato nel 1973 in Argentina, è a Venezia, in Accademia, che studia e si appropria dei fondamenti di quella tradizione pittorica che rielabora nella sua opera, secondo una cifra stilistica inconfondibile ed originalissima.
Carrara è l’erede indiscusso del vedutismo visionario di Mario De Maria e di Gennaro Favai, l’interprete moderno del secessionismo romantico di teodoro Wolf Ferrari, l’iconico successore del simbolismo d’impronta nordica di Guido Marussig.
Pittura antica quella di Andrés, ma modernissima. Come in una ripresa cinematografica, i fotogrammi si succedono rapidamente sulla tela, accumulandosi in un fermo immagine, già stinto e slabbrato, prossimo com’è a mutare ancora.
Protagonista di tutta l’opera di Carrara è l’ombra, che col suo incessante, indefesso lavorio smussa gli spigoli, leviga le superfici, corrode i profili, divora le linee. Amorevolmente sbrana l’involucro del reale per dirimere anche l’ultimo ostacolo percettivo e dar libero accesso ad una dimensione onirica, soggettiva e personalissima. Nella foga ostinata della cancellazione lei, l’ombra, elide anche i silenzi, rumorosamente logorati da un amalgama di passione e perseveranza.
in collaborazione con
DEMARCO ARTE Since 1953 – Venezia
La mostra rimarrà aperta dal 27 gennaio al 25 febbraio nei giorni di giovedì, venerdì e sabato dalle ore 14.30 alle ore 19.00
nell’ambito di ArtCityBologna
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