Danza Interculturale

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Data / Ora
Date(s) - 17/09/2024
8:00 pm - 11:30 pm

Luogo
Teatro Manzoni

Categorie


DANZA INTERCULTURALE

Un evento che trascende i confini linguistici e culturali, dove la danza diventerà il mezzo per abbattere le barriere e unire le persone attraverso l’arte del movimento.

In un mondo dominato dalla comunicazione verbale, le parole sono lo strumento principale con cui esprimiamo pensieri, sentimenti e desideri. Eppure, esiste un linguaggio universale, profondo e viscerale, che non conosce confini e che trascende le barriere linguistiche e culturali: il linguaggio della danza, che nasce istintivamente dal desiderio di condividere qualcosa che va oltre il gesto raccontando la storia dell’uomo.

CONOSCERE, COMPRENDERE, CONDIVIDERE

Il movimento visto come una forma primordiale d’arte, che utilizza il corpo, lo spazio, la musica e il ritmo come strumento di dialogo interculturale. Da questo pensiero ha preso forma l’evento “DANZA INTERCULTURALE”, ideato dall’organizzazione A CODED WORLD, nata nel 2014, il cui DNA si basa sulla volontà di promuovere i valori artistici interrazziali con uno spirito che si riassume perfettamente nella definizione “Combining Our Diverse Ethnicities Differently”. Una piattaforma che vuole integrare fra loro le diverse etnie per costruire una cultura comune, laica e apolitica che mira a creare occasioni di “Melting Pot”, incoraggiando e supportando creativi contemporanei indipendentemente dal loro background sociale, dalla loro religione, razza o nazionalità.

L’inclusione è un concetto fondamentale che rappresenta l’abbattimento di barriere, siano esse fisiche, sociali o culturali. Questo principio si esprime in maniera potente attraverso la danza, un’arte che va oltre le parole e le differenze, creando un’unione vera tra le persone.” Sottolinea Bali Lawal, fondatrice dell’OdV e organizzatrice della manifestazione. “L’idea è nata dal desiderio di dare vita a un’azione concreta per celebrare la bellezza della diversità.”

DANZA INTERCULTURALE si propone di essere un crocevia di culture, un palcoscenico dove oltre 100 danzatori provenienti da 14 paesi, tra cui Italia, Giappone, Albania, Cina, Brasile, Congo e molti altri, potranno esprimere la loro identità culturale attraverso coreografie che fondono tradizione e innovazione. Un evento che vuole dimostrare come il linguaggio del corpo possa essere un potente strumento di unione e comprensione reciproca, oltrepassando le barriere linguistiche e valorizzando la ricchezza delle differenze umane.

Lo spettacolo, che si terrà a Milano, martedì 17 settembre presso il Teatro Manzoni, sarà un momento di celebrazione delle diversità ma anche di riflessione sull’importanza dell’arte come strumento di dialogo interculturale, un’esperienza unica e indimenticabile, dove il corpo diventa il veicolo di un messaggio universale di pace, comprensione e unità.

Ogni paese partecipante si presenterà attraverso un racconto iniziale che servirà a dare profondità e significato alla performance di danza. Questo approccio permetterà di mettere in luce le diverse esperienze e tradizioni che convivono nel nostro paese, creando un mosaico ricco e variegato di voci e movimenti.

Nazioni presenti:

Albania, Brasile, Cina, Congo, Cuba, Ecuador, Giappone, Ghana, Italia, Perù, Sierra Leone, Senegal, Spagna, Sri Lanka.

Per la partecipazione della Cina A Coded World si è avvalsa della collaborazione di MA-EC Gallery Milano, galleria d’arte e centro culturale che da sempre promuove progetti di valorizzazione e di integrazione.

Dettagli spettacolo:

Danza Interculturale

Luogo: Teatro Manzoni, Via A. Manzoni 40 Milano

Data e orario rappresentazione: Martedì 17 settembre 2024 dalle ore 20.00 alle ore 23.30

Acquisto biglietti: https://www.teatromanzoni.it/calendario/
Danza interculturale MILANO 17/09/2024 21:00 Biglietti – TicketOne

Presentazione di Bali Lawal.

Dall’Africa all’Italia, in un viaggio tra differenze, condivisioni e collaborazioni.

Bali Lawal è una donna di straordinario talento, il cui percorso di vita è stato segnato da una passione profonda per la moda, l’arte e la musica. Nata con un animo artistico e una forte determinazione, Bali ha intrapreso la sua carriera nel mondo della moda in un periodo in cui la diversità non era ancora celebrata come oggi. Arrivata a Milano, capitale mondiale della moda, ha affrontato la sfida di essere l’unica giovane modella nera tra i suoi colleghi, ma invece di farsi scoraggiare, ha abbracciato la sua unicità, facendo del coraggio il suo fedele compagno di viaggio.

Per oltre 15 anni, Bali ha calcato le passerelle più prestigiose d’Europa, degli Stati Uniti e dell’Africa, portando con sé non solo la sua bellezza e il suo stile inconfondibile, ma anche un messaggio di inclusione e di celebrazione dell’individualità. La sua carriera non è stata solo una questione di moda, ma un’opportunità per rompere barriere e aprire la strada a una rappresentazione più diversificata nel settore.

Spinta dal desiderio di contribuire in modo ancora più significativo al mondo che tanto ama, Bali ha deciso di ampliare le sue competenze frequentando un corso di General Management presso la SDA Bocconi. Questa scelta riflette la sua continua volontà di crescere e di dare un contributo concreto alla promozione della diversità e dell’inclusione, valori che sono al centro della sua missione.

Fonda nel 2014 “A Coded World,” un progetto che abbraccia trasversalmente geografie e culture diverse, con l’obiettivo di dare visibilità a giovani stilisti e designer provenienti da varie parti del mondo. Attraverso questa iniziativa, Bali Lawal intende creare una piattaforma inclusiva che celebri la diversità culturale e promuova il talento emergente, offrendo a questi creativi la possibilità di esprimere la propria visione unica e di contribuire a un panorama della moda più variegato e rappresentativo.

Nel 2019 in veste di producer fotografica e operatrice culturale ha partecipato al progetto per il libro “Al femminile”, volto a finanziare un centro di ascolto per detenute determinate a reinserirsi nella società una volta scontata la pena, presso la Casa di reclusione femminile della Giudecca a Venezia.

Originaria della Nigeria, non ha dimenticato il continente che le ha dato i natali: di recente ha avviato una onlus che aiuta i ragazzi del villaggio di Nyumbani, in Kenya, a trovare la propria strada (“Teaching the way”).


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