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Dell’umana dimensione. Arte e Visioni contemporanee lungo la Via Emilia

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Data / Ora
Date(s) - 11/11/2023 - 28/01/2024
12:00 am

Luogo
ia d’arte contemporanea di Palazzo Ducale di Pavullo nel Frignano

Categorie


Sabato 11 novembre 2023, alle ore 16.00, presso la Galleria d’arte contemporanea di Palazzo Ducale di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, sarà inaugurata la mostra collettiva “Dell’umana dimensione. Arte e Visioni contemporanee lungo la Via Emilia” con opere di Karin Andersen, Nicola Biondani, Alessandra Brown, Erica Conti, Gianluca Groppi, Federico Lombardo, Dayana Montesano, Morgan O’Hara, Nunzio Paci, Flavio Pacino, Ilaria Piccirillo, Elisa Rossi, Giovanni Giacomo Sementi, Giulia Sensi, Giuliana Storino, Wainer Vaccari e Gioele Villani.

Curata da Simona Negrini (responsabile della Galleria d’arte contemporanea di Palazzo Ducale), Tiberio Cattelani, Alessandro Mescoli e dallo staff dell’Associazione culturale Ricognizioni sull’arte con la collaborazione di Marcello Bertolla, Giorgia Cantelli e Massimiliano Piccinini, l’esposizione si propone di valorizzare il lavoro di artisti affermati e in via di affermazione, scelti tra accademie, collezionisti e gallerie di tutta Italia, con una particolare attenzione al territorio, alle eccellenze vicinali ed all’attività di scouting.

«Il percorso espositivo – spiega il team curatoriale – inizia con le opere di Karin Andersen, artista visiva, plastica e divulgatrice che collabora come docente con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto di Biella. Conosciuto internazionalmente per le sue opere raffiguranti esseri zoo-antropomorfi, il lavoro di Andersen tende a mettere in discussione la visione antropocentrica dell’uomo nei confronti dell’ecosistema naturale e degli organismi che lo abitano. Nella sala dedicata al gruppo di artisti bolognesi dello spazio di via Marsala, che condividono oltre all’amicizia anche i loro atelier, Flavio Pacino presenta un’installazione che vede protagonista l’anatomia umana, sintetizzata in un ricordo poetico e ridotta letteralmente all’osso, attraverso la realizzazione di un rachide ed un cranio in ceramica “faentina”. Gioele Villani porta negli spazi di Palazzo Ducale una installazione tecnologica dove un dispositivo da lui inventato e programmato attraverso algoritmi realizza disegni delle sue stesse componentistiche, come se fosse la macchina a prendere coscienza di sé e a riprodurre la propria anatomia. Ilaria Piccirillo presenta un’installazione di disegni a grafite di grandi dimensioni dove l’anatomia umana, la rappresentazione e la figura risultano intrecciate e tessute insieme senza soluzione di continuità, tra slanci e metamorfosi, in un teatro dell’umano. Giulia Sensi presenta una video-animazione – “Lo spirito tuffatore”, 2022 – realizzatacon la tecnica stop-motion, dove un personaggio simbolico ispirato alle bambole Kachina della cultura Hopi nativa nordamericana, esorcizza il rito di passaggio e la trasgressione sociale all’interno di una narrazione naturale. In una stanza dedicata, l’artista americana Morgan O’Hara espone disegni performativi ottenuti sincronizzandosi visivamente con i movimenti delle mani di persone impegnate a compiere azioni rituali o del quotidiano. In un’altra stanza, Giuliana Storino, pugliese di nascita ed insegnante all’Accademia di Brera, presenta un’installazione in gesso ceramico che vede protagonisti i calchi delle sue mani impegnate a comporre nella lingua italiana dei segni LIS le parole “mano-umano-umanità”. Nelle altre sale, due maestri della pittura, Wainer Vaccari e Federico Lombardo, e l’artista cesenate in via d’affermazione Erica Conti espongono opere pittoriche, acquerelli, disegni e digital painting, connotati ad un universo di figure che appartengono ad un tempo indefinito o “del mito”. Nunzio Paci presenta light box ottenute retro-illuminando vere e proprie radiografie su pellicola, sulle quali incide elementi vegetali, compiendo con il graffito l’’ibridazione tra uomo e materia naturale tanto cara a D’Annunzio nella raccolta “Alcyone”. All’interno della mostra una sala è dedicata al “sacro femmineo”. Dayana Montesano unisce sincreticamente al femminino sacro l’identità mariana e presenta due immagini digitali ottenute tramite l’intelligenza artificiale (AI), qui rappresentate staticamente su monitor per accentuarne la vitalità. Nella stessa sala l’artista anglo-italiana Alessandra Brown presenta con la sua raffinata tecnica a pastello un evanescente disegno che rappresenta la Madonna della Bruna di Matera. Il fotografo genovese Gianluca Groppi, erede di una cultura fotografica registica più tradizionale ed intima, presenta un’“Ultima Cena” in bianco e nero, ricca di significati e riflessioni. Presente una grande tela di Elisa Rossi che guarda alla dea madre Gea, qui trattata ad una maniera da realismo magico. Completa questa sala un dipinto olio su tela del ‘600 di Giovanni Giacomo Sementi in prestito dalla Galleria d’Arte Ossimoro di Spilamberto diretta da Sergio Bianchi. La scultura è presente attraverso le ceramiche patinate dell’autore mantovano Nicola Biondani, che rappresentano persone tratte dal quotidiano, di cui l’autore esteriorizza l’anima e la personalità, guardando al di sotto della maschera».

Il progetto è parte della rassegna “Dell’umana dimensione”, promossa dall’Associazione culturale Ricognizioni sull’arte per riportare l’uomo al centro dell’interesse artistico ed umanistico, attraverso l’analisi delle sue peculiarità. Centrale è il tema identitario, analizzato attraverso le tre principali dimensioni che caratterizzano l’essere umano: fisica (figurazione, anatomia, rapporti tra uomo e uomo, tra uomo e ambiente ed il transumano), mentale (ragionamento, razionalità e, attraverso le emozioni, la nascita di una tensione che differenzia l’uomo dalla macchina e dall’animale), spirituale (lo slancio verso l’alto, il silenzio, il rapporto con il divino, il misticismo, il mito classico ed il sacro). Un progetto di rete che, fino a settembre 2024, coinvolgerà 54 artisti, 25 curatori e critici d’arte e numerosi musei, luoghi storici e di particolare pregio, gallerie e spazi privati nelle provincie di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ravenna, ripercorrendo la traiettoria tracciata dalla via Emilia, fondamentale asse viario, ma anche direttrice di scambio culturale, di sperimentazione e conoscenza. La rassegna “Dell’umana dimensione” gode del patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dei Comuni di Pavullo nel Frignano, Vignola, Castelnuovo Rangone e Piacenza per la sede di Palazzo Farnese.

L’esposizione di Pavullo nel Frignano, allestita con il supporto di MarsalaDue e Antonio De Falco – Bologna, Traffic Gallery – Bergamo, Marina Bastianello Gallery – Venezia, Collezioni Cattelani e Tiberio Cattelani – Modena, è accompagnata da un catalogo stampato da Duplikamente con testi di Daniele Cornia, Enrico Turchi, Alessandro Mescoli, Marcello Bertolla e Christian Guizzardi e la documentazione fotografica di tutte le opere. Nel corso della mostra è prevista la performance live transmission di Morgan O’Hara.

L’esposizione è visitabile nei seguenti orari: sabato e domenica 16.00-19.00, su richiesta da lunedì a sabato 10.00-12.30, martedì e giovedì 15.00-18.00. Per informazioni sulla mostra: T. +39 0536 29022 / 29026, cultura@comune.pavullo-nel-frignano.mo.it, www.comune.pavullo-nel-frignano.mo.it. Per informazioni generali sulla rassegna: T. +39 059 783519,  M. +39 339 3921900 ricognizionisullarte@gmail.com, www.ricognizionisullarte.it, www.facebook.com/ricognizionisullarte, www.instagram.com/ricognizionisullarte.


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