Data / Ora
Date(s) - 03/03/2024
10:00 am - 6:30 pm
Luogo
Fontanone
Categorie
Se sussurri la terra trema
Elio Secondo
Testo di Francesca Cerfeda
In occasione della quinta edizione di Sorelle Festival, l’artista Elio presenta presso lo storico spazio espositivo del Fontanone l’installazione site-specific. La pratica artistica di Elio indaga i meccanismi dei processi comunicativi, ponendo particolare attenzione alle dinamiche interpersonali e sociali. In questo progetto, l’artista reinterpreta attraverso il medium scultoreo, il gioco del telefono senza fili. Alla base del famosissimo gioco, si cela una parola segreta che diviene equivoco, bisbigliata di orecchio in orecchio, un vero e proprio processo di trasformazione. La parola, come un panetto di argilla, viene plasmata dal suono, mutata da un errore di comprensione, in un qualcosa di altro, in un termine nuovo.
La parola, scintilla del pensiero, può essere unificatrice ma allo stesso tempo divisiva, soprattutto quando viene deformata, non capita, ma nel gioco del telefono senza fili, essa ha una funzione strumentale; depotenziata del suo significato, è finalizzata unicamente a mezzo per perpetuare il gioco, per creare la relazione tra i partecipanti. I due corpi in creta e cera adagiati sul pavimento, sono la rappresentazione simbolica di due cavità, due entità organiche comunicanti tra loro, due corni, due bocche, forgiate con materiali similari alla texture della pelle. “Le due cornette” rispondono alle non regole impressa sul dittico di tavolette d’argilla cruda, poste all’interno delle due nicchie. Sulla prima tavoletta sono state impresse più di cinquanta parole che si susseguono mediante connessioni fonetiche o di senso. La seconda tavola presenta al suo centro una virgola, segno di punteggiatura che per l’artista assume il significato rappresentativo della figura femminile nella storia passata e presente.
La virgola, diversamente dal punto, implica un proseguire. Oltre a ciò, è un elemento chiave del discorso poiché guida il senso nelle frasi. Il piccolo gruppo scultoreo è attraversato da un filo che trapassa ogni elemento, rappresentando il legame invisibile che unisce le donne* in un tessuto di solidarietà. Elio con la sua installazione, si serve di un linguaggio ludico e sensibile, creando una grammatica immaginaria, dove i simboli e le parole, sono in primis ganci finalizzati alla creazione di un legame con l’altro, e poi, termini portatori di significato.
Francesca Cerfeda
*categoria di persone, al di là del loro sesso biologico, che lottano per un fine comune, incline al proteggere e dare valore alle minoranze.
La ricerca di Elio Secondo (Alessia Marchese, Faenza 2000) indaga il manifestarsi dell’ignoto attraverso pratiche guidate dall’intuito. Ogni crepa nel tessuto della nostra storia individuale è un punto di partenza che le permette di esplorare la complessità dell’essere umano attraverso linguaggi visivi bidimensionali dove colore e simbolo diventano guida alla lettura di mondi emotivi collettivi. Fa esperienza della materia già nella prima adolescenza grazie al Maestro Guido Mariani; successivamente lavorerà anni per l’artista Fiorenza Pancino. Uno dei campi più fertili su cui agisce l’artista è l’illustrazione, premiata nel 2021 da BlablaAgency come illustratrice vincitrice del concorso per artisti e designer con il tema del Network. Si occupa di make-up, lavorando su diversi set sia fotografici che cinematografici del territorio e di scenografia presso la compagnia faentina Angelo Solaroli. Emerge con la sua prima mostra “Nimrod” nel 2018 presso l’Officina Matteucci di Faenza collaborando con la compagnia teatrale MENOVENTI e il musicista Sun.Bernardo. Nel 2023 porta in mostra al DAS di Bologna un’opera scultorea nata e pensata durante la residenza presso Dolomiti Contemporanee. Attualmente frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna, indirizzo Scultura.
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