Sto caricando la mappa ....
Data / Ora
Date(s) - 11/11/2023
6:00 pm
Luogo
Galleria Alice Schanzer
Categorie
Mariano Filippetta Cavaliere di Sutri … esistono ancora Cavalieri blu? è il titolo emblematico dell’Esposizione artistica che si svolgerà nella Galleria Alice Schanzer in Piazza del Comune 53 a Sutri (VT). Lo Spazio, inaugurato nel 2021 dal Professor Sgarbi e dalla curatrice Annarita Rossi, ha all’attivo mostre di rilievo dedicate ad artisti del calibro di Roger Ballen, Simon Gaon, Isao Tomoda, lo stesso Filippetta, Bruno Auro e Celso Ceccobelli e altri numerosi e significativi artisti del panorama nazionale ed internazionale.
Questa Personale che ricava i titolo da un gioco che gioco non è, come la nomina di Mariano a Cavaliere di Sutri, che seppur nata per gioco fra tre artisti a disputarsi l’aperitivo sotto la maestà dell’ arco etrusco della piazza, ci darà modo di scoprire che nascondeva un’investitura reale e meritata … Mariano Cavaliere!
Potremmo aver bisogno infatti di un cavaliere per ricondurci verso la lontananza dell’orizzonte dell’infanzia, massimo dispiegamento della potenza immaginativa e spirituale originaria, a liberarci dal filtro di uno sguardo brumoso e appannato, e, aprendo gli occhi scopriremo in Mariano, un Cavaliere blu, pronto a gettarsi oltre gli aculei della palizzata del castrum, munito unicamente di spada e corazza ma colmo di lealtà, coraggio che riscontriamo nei gesti perentori e rapidi del pennello a sfidare la tela senza mai che ne tradisca acutamente la dolcezza e l’incontro con lo spirito che rende nelle opere di Mariano una voluta sensualità. Non siamo mai così lontani dalle immagini dell’infanzia e in certo modo è lì che ancora vive il sublime.
Potremmo aver bisogno infatti di un cavaliere per ricondurci verso la lontananza dell’orizzonte dell’infanzia, massimo dispiegamento della potenza immaginativa e spirituale originaria, a liberarci dal filtro di uno sguardo brumoso e appannato, e, aprendo gli occhi scopriremo in Mariano, un Cavaliere blu, pronto a gettarsi oltre gli aculei della palizzata del castrum, munito unicamente di spada e corazza ma colmo di lealtà, coraggio che riscontriamo nei gesti perentori e rapidi del pennello a sfidare la tela senza mai che ne tradisca acutamente la dolcezza e l’incontro con lo spirito che rende nelle opere di Mariano una voluta sensualità. Non siamo mai così lontani dalle immagini dell’infanzia e in certo modo è lì che ancora vive il sublime.
“La folgorazione simbolica della tensione tutta umana (ma anche animale) che Mariano rileva sulla tela deve molto alla riproposizione della figurazione nel senso espresso da Sandro Chia, Enzo Cucchi e dell’intera Transavanguardia, solo qui la figurazione si propone dentro il contesto cromatico complessivo, la figura non spicca fuori dal suo dispositivo, al contrario ne è parte integrante, perciò il lavoro di Mariano deve molto ad un certo Espressionismo che va da Edvard Munch sino alle Die Neuen Wilden. Accomunati da un cromatismo violento e da una figurazione elementare in Mariano questa suggestione della resa cromatica, questa stessa centralità politica del corpo, riescono ad emergere dalla tela anche con un uso di due tre cromie. È il suo stile, la sagoma è come compressa tra la sua evanescenza nello spazio storico in piena crisi capitalista la degenerazione climatica e il suo affrancarsi indomito fuori dal tumulo di questo disastro eco-sociale”. Marcello Chinca Mariano Filippetta, classe 1964, scoperto nel 1993 da Achille Bonito Oliva, rilanciato da Vittorio Sgarbi venti anni dopo, ha collaborato ed esposto con la galleria l’Attico di Sargentini a Roma, partecipato a collettive di rilievo allo Stadtmuseum di Berlino, alla Biblioteca di Pleguien in Francia, presso il Van Abbemuseum di Eindhoven e The Museum of Istant Images di Beckershagen, quindi al Centro di Arte Contemporanea di Maastricht, a seguire esposizioni presso il Centro Calego di Arte Contemporanea in Spagna, lo Zentrum Art Center di Wraclov, l’ Arsenale di Bertonico, la Fondazione delle Arti di Omegna, in ultimo presso il Museo Macro e il Museo Maam di Roma. Fa parte degli artisti che espongono alla 54 edizione della Biennale di Venezia.
Vernissage ore 18.00 dell’11 novembre 2023 Ingresso libero
NO COMMENT