Data / Ora
Date(s) - 29/06/2019 - 14/09/2019
6:00 pm - 7:00 pm
Luogo
Galleria Eduardo Secci Contemporary
Categorie
Date | 29 giugno – 14 settembre
Opening | 29 giugno alle 18:00
Orari mostra | Lunedì – Sabato / 10:00 – 13:30 & 14:30 – 19:00
La Galleria Eduardo Secci Contemporary è lieta di presentare la mostra individuale di Gerold Miller. L’esibizione sarà inaugurata presso gli spazi espositivi principali della galleria in Piazza Goldoni 2, Firenze, il 29 giugno 2019 alle ore 18:00.
Gerold Miller è uno degli artisti più rinomati a livello internazionale della sua generazione, grazie ai suoi lavori ai limiti tra arte minimale e concettuale. Da sempre, l’artista è devoto al concetto della qualità figurata nelle aree al confine della scultura, degli oggetti tridimensionali, zone delimitate da pareti e spazi definiti in maniera scultoria e visiva. Le sue opere derivano da un uso radicalmente ridotto di forma e colore; non contengono messaggi allusivi né scaturiscono associazioni. Eppure, esse rispondono esplicitamente alla questione della qualità e dello spazio figurato. Soddisfano tali criteri sotto un profilo concettuale, in cui l’idea è l’opera.
Per l’occasione, Gerold Miller presenterà una serie di nuovi lavori da parete, creati appositamente per questa mostra, insieme a un gruppo di sculture di acciaio specchiato laccato disposti su una piattaforma sul pavimento. Entrambe le serie sono rappresentative della ricerca unica e distintiva dell’artista riguardo agli aspetti pittorici e dello spazio.
L’apertura fisica delle opere a parete nella tridimensionalità che caratterizza questa serie è reale in alcune e solo simulata in altre. A prescindere dalle restrizioni radicali a pochi mezzi, gli oggetti generano una sorprendente impressione multidimensionale dello spazio. L’effetto illusorio è accentuato dall’uso di contrasti estremi, come il nero e il rosa acceso o le verniciature in matte e lucide, due tratti distintivi delle opere recenti di Gerold Miller. Operando ai margini del piano dell’immagine e dell’area scultoria, esse occupano contemporaneamente sia lo spazio reale sia quello artificiale.
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