Data / Ora
Date(s) - 29/10/2022
6:00 pm - 9:00 pm
Luogo
Fondazione Gesualdo Bufalino
Categorie
SPACE JAM
“La patria è inevitabilmente il passato da cui veniamo e il presente in cui stiamo.”
Giuseppe Stornello
Nero Art Gallery è lieta di annunciare “Space Jam”, una mostra di precedenti e nuove opere di Giuseppe Stornello presso gli spazi della Fondazione Bufalino a Comiso, che inaugurerà Sabato 29 Ottobre alle ore 18 e sarà visibile al pubblico fino al 6 Novembre.
Stornello prende in prestito il titolo del famoso film “Space Jam” della Warner Bros, dove MIchael Jordan va in soccorso di Bugs Bunny e dei suoi amici che hanno bisogno di lui per vincere una partita di basket contro i malvagi Nerdluks, una banda di piccole e irritabili creature provenienti dallo spazio. Stornello utilizza l’estetica Pop per riflettere sul luogo di nascita e gli affetti. Muovendosi tra soggetti e stili diversi, indaga i risultati concettuali della creazione di segni. Stornello è interessato a come le proprietà dei mezzi dettino le loro forme creando nuove risonanze simboliche. Il suo lavoro oscilla tra la rigorosa tecnica artigianale e l’estetica del caso. Stornello ha spesso utilizzato materiali non convenzionali come gomme da masticare e spazzatura, rinunciando al controllo finale delle sue opere. Produce opere basate soprattutto sul suo vissuto con riferimenti espliciti legati alla sua infanzia, comprese sculture e performance. Appropriandosi di immagini dalla cultura popolare, con ironia e sovversione, esplora i confini tra arte e cultura underground, interrogando la dinamica delle immagini e i materiali da cui sono composte.
Nato in Sicilia, a Vittoria nel 1992, Stornello ha conseguito una magistrale all’Accademia di Brera in Visual Arts con una tesi a pieni voti dal titolo “Pulp Art”. Nei suoi primi lavori l’aspetto pittorico lascia spazio all’immaginazione ricostruendo rendering di sculture monumentali su paesaggi naturali. Successivamente è andato a Los Angeles in California per approfondire la relazione della pittura di fronte alla complessità degli stili nell’arte contemporanea, svolgendo una residenza presso 18th Street Arts Center, dove ha scritto “Manifest of Idleness” o “Manifesto della Pigrizia”. Dopo aver svolto la residenza è stato possibile vedere alcune delle sue opere presso la SADE Gallery di Los Angeles e la galleria HGZ in Messico. Al suo ritorno in Italia ha dipinto motivi legati alla cultura popolare con riferimenti Disney e ha descritto la pittura come “un tentativo di conversare con Dio e con l’infinito”.
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