Data / Ora
Date(s) - 11/11/2021 - 20/11/2021
3:00 pm - 6:00 pm
Luogo
Cisterna di Santa Maria di Castello
Categorie
LA QUINTA STAGIONE
Collettiva d’Arte Contemporanea
A cura di Benedetta Spagnuolo
11 – 20 Novembre 2021
Opening: Giovedì 11 Novembre 2021 H. 17:00 – 20:00
Cisterna di Santa Maria di Castello – Via Santa Maria di Castello, n. 27 – Genova
Tutti i giorni H. 15:00 – 18:00
Ingresso libero
Organizzazione: ARTISTI ITALIANI – arti visive e promozione
Patrocini: Regione Liguria e Comune di Genova
Mediapartner: GOA Magazine
L’Arte non si arrende all’emergenza Covid-19, anzi scatena in realtà nuove idee e suggestioni. Per questo cambiamento mondiale bisogna pensare anche a una nuova rinascita e così la curatrice Benedetta Spagnuolo ha ideato per il suo progetto espositivo una tematica e un titolo che emanano esattamente il senso di ripresa e di rifioritura: La Quinta Stagione.
Giovedì 11 novembre alle ore 17:00 inaugura la Collettiva d’arte contemporanea La Quinta Stagione alla Cisterna di Santa Maria di Castello a Genova, organizzata da ARTISTI ITALIANI – arti visive e promozione, con il patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Genova e la redazione GOA Magazine come media partner.
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle 15:00 alle 18:00 fino al 20 novembre. Opere di Fotografia, Pittura, Installazione e Video troveranno collocazione in una suggestiva e storica location del IX secolo a Genova.
La Quinta Stagione nasce dall’esigenza, prima del curatore e poi dell’artista, di creare un mondo utopico “non fatto” di stagioni, “non composto” da tempo, “non gestito” dallo spazio; un mondo personale, un periodo ipotetico nel quale non esiste né il freddo né il caldo, dove non c’è temperatura né tempo.
Questa Quinta Stagione cancella le stagioni dell’anno e della vita e i periodi che non ci fanno sentire parte integrante del mondo; nasce come desiderio di creare dentro di noi una presunta vita sospesa da giudizi e fatta solo d’istinto e gioia di vivere.
In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, la nostra urgenza è proprio di fuggire al di là di questo lasso di tempo per poterci rifugiare “oltre” e avvicinarci sempre di più a una dimensione personale e utopica. Si crea così un nuovo assetto politico, sociale o religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come modello ideale; ecco perché nasce La Quinta Stagione, per un sano ed egoistico benessere individuale.
L’artista espone dunque una vera e propria rinascita di se stesso, circondato da elementi non solo naturali ma anche surreali; ciò che conta è che sia parte integrante di questo mondo ipotizzato, che esso sia fatto di elementi reali o immaginari.
Siamo abituati a considerare le stagioni secondo la loro classica suddivisione astronomica, cioè come l’intervallo di tempo che passa tra un equinozio e un solstizio, e si distinguono quindi quattro stagioni: primavera, estate, autunno e inverno. Dobbiamo pensare invece alla Quinta Stagione come a un periodo in fase a-temporale, la cui durata è del tutto soggettiva.
Molti hanno citato il concetto di quinta stagione: lo ha fatto, per esempio, la cantautrice Cristina Donà nel suo quinto album del 2007; e lo hanno fatto i registi Peter Brosens e Jessica Woodworth nel 2012, con il loro omonimo film in lingua originale, La Cinquième Saison.
Nel caso di Cristina Donà, l’idea dell’album viene dalla medicina tradizionale cinese, secondo la quale la quinta stagione è il periodo intermedio tra le stagioni: un momento di passaggio durante il quale corpo e spirito si preparano al cambiamento. È intorno al concetto di “preparazione” all’eventualità di dover affrontare un momento duro che ruotano i brani della cantautrice.
Il film La Cinquième Saison, invece, tratta di una misteriosa calamità che colpisce un remoto villaggio belga nelle Ardenne: è sempre inverno, la primavera si rifiuta di arrivare, gli alberi cominciano a cadere, la terra diventa arida e le provviste scarseggiano. Il ciclo della natura è sconvolto, la natura prende il sopravvento provocando l’implosione della piccola comunità.
In questo film si percepisce il lato oscuro e oscurato della relazione dell’uomo con la natura durante le quattro stagioni e la quinta stagione è rappresentata in questo caso dal periodo in cui la natura, se pur immobile, riprende il comando.
In entrambi i casi, la quinta stagione è intesa come intervallo volto a finire, nel quale il tempo e lo spazio esistono concretamente; esattamente il contrario rispetto al nostro caso.
La “nostra” Quinta Stagione è soltanto nostra e singolare, percepita solo attraverso gli occhi e ingoiata in un vortice interiore; in questo caso l’artista ha il coraggio di mostrare e rappresentare il “non concreto”.
È una sfida tra il mondo tangibile e il mondo interiore, dal quale ciò che emerge è solamente la nostra… Quinta Stagione.
Benedetta Spagnuolo
ARTISTI:
Sonia Andreani, Salvo Bonfiglio, Elena Chimenti, Matteo Dei, Annamaria Gagliardi, Giovanni Ignazzi, Beatrix Kittens, Lodovico Leonetti, Giovanna Licciardello, Fabiana Lualdi, LuluX, Massimiliano Manenti, Valerio Murri, Silvia Ottobrini, Federico Pisciotta, Antonella Santonocito, Giovanna Sposato, Chiara Trevisan, Alessandra Zorzi
APPROFONDIMENTI:
www.artistiitaliani.wixsite.com/artistiitaliani/laquintastagione
CONTATTI:
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