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Date(s) - 23/04/2022 - 27/11/2022
12:00 am
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Marko Jakše rappresenterà la Slovenia alla 59ma Biennale di Venezia, la mostra d’arte internazionale che avrà luogo dal 23 aprile al 27 novembre 2022. La mostra di Jakše comprenderà tele da diversi periodi dell’artista.
I soggetti suggestivi e deflagranti dei dipinti di Marko Jakše danno libero sfogo a impulsi e esperienze propri di un artista attivo e geniale che sfida deliberatamente da oltre tre decenni le correnti post-concettuali moderne, favorendo le possibili rappresentazioni dell’immaginazione umana attraverso un ricercato linguaggio pittorico, un universo fantastico e sconvolgente frutto di grande vitalità. Jakše appartiene infatti a quella tipologia di artista che, alla teoria e all’artigianato, preferisce una creatività spontanea in cui il corpo gioca un ruolo fondamentale e da attento ammiratore della natura, ne esplora con gli occhi innocenti di un bambino ogni più piccolo dettaglio, materiale e immateriale, tentando di avvicinarla a noi in maniera fantasiosa e sensuale suggerendoci inedite prospettive realistiche, psichedeliche e cosmiche.
Immerse in una dimensione onirica, emergono dalle tele visioni attraverso le quali l’artista ci rivela segreti, curiosità e miracoli di un antimondo di paesaggi archetipi e architetture senza tempo, dove il silenzio si fonde con il grido, la realtà con la metafisica e il secolare con il sacro. Qui entità paradossali e contrastanti stabiliscono complesse relazioni con simboli e reliquie di civiltà sepolte, con la spiritualità, la religione, la mitologia e infine l’eredità artistica. Marko Jakše, come numerosi altri artisti, tra i quali Leonora Carrington, concepisce l’immaginazione come un libero gioco, manifestando sia quegli elementi bestiali e divini che si celano nell’uomo che aspetti di ordine sociale propri di esseri alieni e animali. Nelle sue opere, dove la metamorfosi artistica si intreccia a quella fisica e spirituale, animali e creature prendono il sopravvento sugli esseri umani mentre le specie esistenti sulla terra vengono accompagnate da ermafroditi e fantasmi provenienti da dimensioni oniriche, da luoghi sconosciuti dello spazio e del tempo, dove animali urlanti e creature ibride dialogano tra loro con gesti rituali.
In relazione al tema della Biennale di Venezia, i dipinti di Marko Jakše si snodano dal dionisiaco nietzscheano alle allegorie metasimboliche e metaromantiche, sollevando il dubbio sul dominio della natura e sulle relative categorie dell’essere, sui sistemi scientifici e su quanto è effettivamente presente in noi e al di fuori di noi, ma soprattutto sulla nostra consapevolezza di quello che è lo stupefacente dramma delle passioni e dei desideri umani – del misterioso gioco privo di un maestro.
Quest’anno il direttore della galleria Moderna, Aleš Vaupotič, è stato nominato Commissario, e Robert Simonišek curatore. Simonišek è uno storico dell’arte e uno scrittore specializzato in fenomeni artistici e culturali della prima metà del 20mo secolo (ad esempio, le monografie Secessione Slovena, Volti dell’Espressionismo), e l’autore di numerosi articoli scientifici e professionali e di lavori letterari.
Il Padiglione della Repubblica di Slovenia si troverà nella parte finale dell’edificio dell’Arsenale, una delle due sedi principali della Biennale di Venezia.
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