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MID GATE di Giorgia Lippolis | Omuamua legacy | 15...

MID GATE di Giorgia Lippolis | Omuamua legacy | 15/06/2023

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Data / Ora
Date(s) - 15/06/2023 - 28/06/2023
6:00 pm - 9:00 pm

Luogo
OMUAMUA Legacy

Categorie


MID GATE

Giorgia Lippolis

dal 15 al 28 giugno 2023.

a cura di OMUAMUA Legacy

Opening giovedì 15 giugno 2023, 18:00 – 21:00

OMUAMUA Legacy, via Verona 11, Milano.

MID GATE è il progetto site-specific di Giorgia Lippolis proposto per OMUAMUA GATES, un ciclo espositivo pensato come occasione di teletrasporto nella ricerca dei protagonisti che la compongono. Ogni mostra diviene un portale aperto temporaneo, dove lo spettatore è invitato a varcare una soglia invisibile per poter accedere agli infiniti mondi paralleli che il pensiero libero è in grado di produrre oltre i limiti classici dello spazio e del tempo. D’altronde, solitamente il gate viene associato alla figura di una porta o cancello, di un passaggio, un varco: è una via d’accesso ad un circuito logico, che può essere aperta oppure chiusa con appositi comandi; un portale per un passeggero, destinato a un viaggio futuro. Il gate è un flusso in movimento da cui poter vedere, contemporaneamente, sia l’inizio che la fine.

Il lavoro di Giorgia Lippolis è mosso dalla necessità di recuperare un contatto personale con le tradizioni quasi dimenticate che appartengono alla cultura popolare del suo luogo d’origine, la Puglia, dove il fervore religioso si lega spesso a pratiche pagane di natura magico-propiziatoria. Mid Gate racconta proprio una di queste: il rito della “mantica amorosa” che le donne hanno condiviso per generazioni con le giovani della famiglia che si consideravano pronte per il matrimonio. Lo spirito dell’artista è quello di dare voce ad una sua personale mancanza, la mancanza di una pratica desueta che ha sentito nei racconti della sua famiglia, ma dalla quale è stata tenuta distante. Dal fascino di una forma che assume evoluzioni inaspettate parte un viaggio, la serie fotografica intitolata “Ritratto ricomparso da sogno trasparente”. L’opera, oltre ad omaggiare la ricerca artistica di Paolo Gioli, diventa per Lippolis il primo tentativo di riappropriarsi di una tradizione così in fondo da avere il potere di farla rivivere, attualizzandola e portandola all’attenzione di tutti. La mostra però non si limita a una semplice documentazione del processo di produzione della mantica che l’ha vista direttamente coinvolta per diversi giorni. Il suo interesse si è spinto al punto di arrivare a comprendere le circostanze in cui esso veniva svolto.

Il rito prevede che, in occasione della festa di San Giovanni (il giorno del solstizio d’estate), l’ambiente domestico venga preparato con il profumo di diverse erbe e fiori aromatici ad accogliere un contenitore in cui l’albume assumerà diverse conformazioni a seconda di come l’acqua in cui è immerso e la brina notturna interagiscono su di esso. L’artista riporta tutto questo nell’esperienza a cui vuole dolcemente accompagnare gli spettatori.

Mid Gate, infatti, è una terra di mezzo, un crogiolo dove le immagini dialogano con il suono e l’odore attraverso lo spazio che si offre come un momento fuori dal nostro mondo per raccontare qualcosa rimasta per troppo tempo nell’ombra.

Giorgia Lippolis (Massafra, 1997) vive e studia a Milano. Laureata nel 2019 alla NABA in Pittura e Arti Visive, attualmente è iscritta al corso di Fotografia e Linguaggi della Comunicazione Visiva in Bauer. Una ricerca nostalgica per oggetti ed immagini ritrovate conducono l’artista verso la fotografia, mezzo e strumento ideale per scavare dentro il significato delle cose. Scatti, istantanee, fotogrammi di una storia personale, che ripercorsa e rielaborata, diviene racconto ed esperienza collettiva. Fotografa per Miart 2017 e 2018, Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea; ha partecipato al workshop “È il corpo che decide” con Marcello Maloberti al Museo del Novecento, Milano; ha esposto nel 2019, “Ciò che la cultura separa” nello spazio no-profit X- Contemporary.

Omuamua è uno studio condiviso e uno spazio di ricerca per l’arte contemporanea, aperto nel 2019 e situato nel quartiere di Porta Romana a Milano. Il nome deriva dalla parola hawaiana “oumuamua”, tradotta in “messaggero del lontano passato”. Questa parola si riferisce anche ad un anomalo asteroide interstellare, rivelato nel 2017 da Rob Weryk, uno dei membri del Pan- STARRS (Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System), la cui inspiegabile forma e traiettoria ha portato alcuni ricercatori della NASA a sostenere che esso possa essere un relitto intergalattico, come un’astronave arenata. Tra gli artisti che ospita lo studio: Luca Pozzi, Emanuele Resce, Mirko Canesi, Valentina Maggi Summo, Camilla Gurgone, Matilde Sambo, Alessandro Simonini, Camilla Rocchi, Emanuele Caprioli, Lorenzo D’Alba, Bepart.

Informazioni e orari:

A seguito dell’opening la mostra sarà visitabile presso lo studio OMUAMUA su appuntamento da venerdì 16 a mercoledì 28 giugno, dalle 14:00 alle 20:00.

 

Per appuntamenti scrivere a:

omuamualegacy@gmail.com o tramite Instagram.

Contatti:

+39 3472864300

(Camilla Gurgone)

 

IG:  giorgi_lippolis

IG: @omuamua_


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