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Date(s) - 19/01/2022 - 16/02/2022
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spazioSerra
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Mirrored in Spectral Machines è la mostra site-specific di Clarissa Falco, in collaborazione con Camilla Alberti, proposta all’interno di venerazioneMUTANTE, la stagione espositiva di spazioSERRA dedicata alla trasformazione delle opere site-specific nel corso della loro permanenza. La mostra è visibile da mercoledì 19 gennaio 2022 a mercoledì 16 febbraio 2022 presso la stazione Lancetti del Passante ferroviario di Milano.
Mirrored in Spectral Machines è un progetto nato dall’ibridazione di due ricerche artistiche. La ricerca di Clarissa Falco ruota intorno ai termini “macchina” e “corpo”, ponendo attenzione alla vita macchinica attraverso l’uso di elementi meccanici e industriali, come motori, ponteggi e ingranaggi, con i quali costruisce macchine utopiche che non funzionano, “corpi sterili” che si oppongono alle dinamiche di categorizzazione che caratterizzano i giorni nostri: se qualcosa non funziona la società la mette da parte e questo accade anche con i nostri corpi.
Parallelamente, la ricerca di Camilla Alberti, si focalizza sui concetti di “mostro” e “rovine”: luoghi e oggetti abbandonati, privati della loro appartenenza, divengono spazi dinamici in cui specie ibride tra organico e inorganico collaborano, ponendo in dialogo metodi abitativi e costruttivi differenti.
In Mirrored in Spectral Machines viene indagato il rapporto tra il corpo vivente e la macchina, che si concretizza nel dialogo tra cinque strutture, cinque corpi sterili, e gli elementi vegetali vivi che condividono lo spazio con queste. Gli inserti in pizzo, assimilati alla tela di ragno per texture e leggerezza, sono posti in contrasto con la durezza e l’artificialità degli elementi meccanici. All’interno di spazioSERRA viene riprodotto un habitat vivo, dinamico e mutabile nel tempo; un luogo decentralizzato, che fuoriesca dal paradigma dicotomico natura/cultura, macchinico/organico, creando un unico flusso di narrazione dove trasformazione, metamorfosi e dinamicità divengono le fondamenta.
Se ti guardo, non so chi sei. Aspetto la tua trasformazione da parecchi giorni, ma continuo a chiedermi quando inizierai a cambiare. Cosa devo aspettare? Credi che prenderai vita? Sei già vita?
Dal testo critico di Luana Corrias
Lo spazio in cui viviamo è un luogo complesso, fatto di stratificazioni, collaborazioni, molteplici paradigmi e sfere temporali. Ogni esistenza organica e non contribuisce alla continua costruzione del mondo in un rapporto dinamico impossibile da arrestare. Il paradigma umano dell’eterno sviluppo e accumulo basato su ideologie statiche è ormai insostenibile. Abbiamo bisogno di riscrivere il contratto sociale, ridefinire il nostro stare al mondo e il nostro modo di costruirlo attraverso narrazioni ibride, dinamiche volte alla collaborazione interspecie.
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