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Mostra New Life, metamorfosi dei materiali come fo...

Mostra New Life, metamorfosi dei materiali come forma espressiva e critica socio-ambientale

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Data / Ora
Date(s) - 12/04/2024 - 31/05/2024
9:30 am - 7:30 pm

Luogo
Fil Rouge Project

Categorie


New Life

Metamorfosi dei materiali come forma espressiva e critica socio-ambientale

In occasione dell’inaugurazione della sede fisica della società Fil Rouge Project, Galleria d’Arte | Casa d’Aste | Hub Culturale, verrà realizzata una mostra d’arte contemporanea che coinvolge più artisti di origini siciliane e/o attualmente residenti in Sicilia, con lo scopo di dare spazio e creare una vetrina per questi autori locali. Il vernissage, previsto per giorno 12 Aprile 2024 dalle ore 18:00, sarà accompagnato da un apertivo; mentre la mostra sarà visitabile tutti i giorni dal 12 Aprile al 31 Maggio 2024. La galleria rispetterà i seguenti orari di visita: dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 13, e dalle ore 16:30 alle ore 19:30; il sabato dalle ore 17 alle ore 19. 

Tema centrale della mostra è il riciclo dei materiali e dei rifiuti per dargli nuova vita, con tecniche e scelte che spaziano per gli artisti da forma espressiva a critica socio-culturale e 

ambientale. 

L’uso di questi oggetti che già di per sé rappresentano l’antitesi del bello, e incarnano l’idea di una materia associata allo scarto e al degrado, è un modo per gli artisti sia di provare nuove tecniche meno “istituzionali” sia di raccontare gli abusi e i soprusi sulla natura e l’ambiente, ma non solo, anche di mostrare altre strade possibili per questa materia diventata “inutile” dopo il suo utilizzo, attraverso un’ottica di ecologia e sensibilizzazione. 

Sono molti gli artisti che a livello internazionale usano l’arte come forma di attivismo e cercano per mezzo di essa, di aumentare la consapevolezza collettiva e far riflettere sull’aumento delle temperature, sulla deforestazione, sugli effetti nocivi generati dall’uso spasmodico di plastiche e di altre sostanze chimiche, sullo spreco, sulla corruzione e sull’abusivismo sul territorio, ecc; ma anche sul corretto riciclo dei rifiuti e sulla possibilità di dare una seconda vita a ciò che viene usato con troppa leggerezza e poi scartato senza valutarne l’impatto sul pianeta. Possiamo facilmente pensare dunque che, se già dal ‘900 molti artisti utilizzavano questo tipo di materiale come fonte di ispirazione e tecnica per la propria arte, oggi a maggior ragione per il contesto in cui viviamo, l’arte contemporanea è particolarmente sensibile ai temi legati all’ecologia, alla sostenibilità, ai rifiuti e all’inquinamento.

In questa mostra, gli artisti – ognuno a proprio modo – declinano tale pensiero ed incarnano la volontà di riadoperare vari oggetti, scarti e materie, per dargli nuova vita, proponendo una metamorfosi del loro valore e significato. Ma non solo, si fanno portavoci di un ritorno alla bellezza e alla natura incontaminata, un richiamo ad un equilibrio perso con la natura e il territorio, quasi una denuncia e una voglia di approcciarsi al tutto con maggiore spiritualità e meno prevaricazione, che si evolve fino a tramutarsi in corruzione e contaminazione, come è ben deducibile dalle opere in mostra.

L’esposizione darà spazio alle opere di Ciccaboom (Chiara Ciccarello), Gabel (Gabriele Raimondo), RE (Emanuela Ravidà), Simon Trogger e Tamara Marino.


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