Data / Ora
Date(s) - 31/05/2024 - 01/06/2024
5:30 pm - 8:00 pm
Luogo
Officina Giovani
Categorie
CINQUE CURATORI E CRITICI IN MOSTRA AGLI EX MACELLI, IN UNA SERATA ALL’INSEGNA DELL’ARTE, DELLA CULTURA E DEL DIALOGO, A CURA DI CUT E FORME.
Nell’ambito di Macelli Freschi, il festival delle residenze creative organizzato da Officina Giovani (Ex Macelli, Prato), CUT | Circuito Urbano Temporaneo e Forme presentano “teXt exhibition”, una meta-mostra che esplora le metodologie e le prassi della curatela artistica contemporanea. L’evento si terrà venerdì 31 maggio dalle 17:30 alle 20:30 presso lo spazio TranSpace, in piazza dei Macelli, 4, Prato.
La Mostra e i Curatori
“TeXt exhibition” nasce da un’idea delle curatrici Silvia Bellotti, Viola Pierozzi, Stefania Rinaldi e Erica Romano che hanno invitato cinque tra curatori e critici attivi in Toscana a indagare i processi di ricerca e studio che caratterizzano la prassi curatoriale.
Attraverso l’esposizione di testi, citazioni, oggetti, immagini trovate o prodotte, Elena Magini, Angel Moya Garcia, Luca Sposato, Gabriele Tosi e Serena Trinchero, allestiranno all’interno dello spazio TranSpace, una serie di mappe concettuali che raccontano il complesso viaggio intellettuale e creativo alla base della realizzazione di una mostra, sia essa reale o immaginata, e di un testo critico.
Elena Magini, curatrice e coordinatrice di mostre ed eventi presso il Centro per l’arte
contemporanea Luigi Pecci di Prato, si concentra sull’esplorazione delle intersezioni tra arte, società e identità, con particolare attenzione alle tematiche di genere e post-coloniali.
La dimensione fondamentale della ricerca di ricerca di Angel Moya Garcia, co-direttore delle arti visive della Tenuta Dello Scompiglio di Lucca, si centra sul concetto di identità, sulla collettivizzazione dell’individuo e sulla decostruzione del soggetto, analizzando i confini e le convergenze nelle diverse pratiche della contemporaneità.
Luca Sposato, critico e curatore indipendente, è noto per la sua capacità di intrecciare teoria e pratica artistica. La ricerca critica perseguita, partendo dalla grafica d’arte, parallelamente praticata, si concentra sul segno tracciato, fisico e semiotico, espandendo lo studio alla sincronizzazione temporale tra passato e presente, coltivando la curatela come medium artistico.
La pratica di Gabriele Tosi, curatore di mostre e coordinatore di numerosi progetti nell’ambito del contemporaneo tra Bologna e Firenze, con un’attenzione particolare alla scena indipendente, combina a un approccio sperimentale competenze pratiche, teoriche e gestionali.
Infine, Serena Trinchero, curatrice e Dottore di Ricerca in Storia delle arti, affianca la ricerca storica la realizzazione di progetti curatoriali, didattici e di residenza connessi dall’interesse per l’uso dell’arte come elemento identitario e una riflessione sulla funzione e possibilità della rappresentazione.
Text Exhibiton: una meta-mostra per indagare retroscena e meccanismi della curatela
Le cartografie esposte all’interno della teXt exhibition non solo illustrano il percorso di sviluppo di un’esposizione, ma stimolano anche la riflessione sui metodi di ricerca, sulla selezione dei temi e sulla costruzione delle narrazioni visive e testuali. Un approccio che permette di svelare i retroscena e i meccanismi interni della curatela, rendendo trasparente il processo creativo e critico che spesso rimane nascosto al pubblico.
Oxford Talks: sfide e dibattiti per favorire la contaminazione dei saperi
La serata prosegue dalle 19:30 con una serie di “Oxford talks”, dibattiti a tempo tra curatori, critici e artisti che affronteranno alcuni dei temi più caldi, scomodi ed esilaranti del mondo dell’arte contemporanea. Questi dibattiti non solo attiveranno momenti di confronto, gioco e scambio attivo tra operatori culturali del territorio, ma offriranno anche al pubblico l’opportunità di interagire direttamente con i protagonisti del settore, favorendo una contaminazione di saperi e punti di vista.
Arte e Pubblico: un dialogo partecipato
Dal sistema dell’arte alle manifestazioni internazionali, dalla disputa tra i linguaggi all’uso delle nuove tecnologie in ambito artistico, questi ed altri sono i temi scelti dalle curatrici del progetto per le sfide a tempo, in cui ognuno dei partecipanti dovrà far valere la propria posizione attraverso l’uso dell’arte oratoria.
L’intenzione è quella di creare uno spazio di dialogo aperto e inclusivo, dove le politiche culturali promosse dalle istituzioni possano essere discusse e valutate dal loro fruitore finale, in quanto l’unico giudice a decretare il vincitore sarà proprio il pubblico presente.
Un approccio partecipativo che mira a coinvolgere attivamente i visitatori, rendendoli parte integrante del processo culturale e artistico.
Ufficio Stampa
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