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Oreste Bogliardi e gli amici del Milione

Oreste Bogliardi e gli amici del Milione

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Data / Ora
Date(s) - 15/07/2023
9:00 pm - 11:45 pm

Luogo
Casa Museo Osvaldo Licini

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Questa mostra è dedicata alla ricostruzione della figura e del percorso di Oreste Bogliardi (Portalbera, Pavia, 1900 – Rapallo 1968), artista di rilievo soprattutto in relazione agli esordi dell’astrazione in Italia, non abbastanza conosciuto e valorizzato.

L’esposizione presenta, nelle due sedi del Centro Studi e della Casa Museo Osvaldo Licini,  la parabola pittorica di Bogliardi sulla base degli studi compiuti da Franco Tagliapietra e grazie alla preziosa collaborazione di Arianna Ghilardotti, nipote dell’artista. Dal periodo figurativo alla fase astratta degli anni Trenta alla produzione più tarda in cui astrazione e figurazione si alternano, sono esposti, divisi in cinque sezioni, trentadue tra dipinti e disegni di Bogliardi, prevalentemente di collezione privata, molti dei quali inediti.

Il percorso di Bogliardi ha diverse affinità con quello di Licini: anche lui ha una formazione accademica, studia a Brera, e poi, alla metà degli anni Venti, soggiorna a Parigi e in seguito, negli anni Trenta, condivide le prime esperienze di arte non figurativa del gruppo milanese.  Firma nel 1934 con Ghiringhelli e Reggiani, in occasione della prima mostra Astratta del Milione, una Dichiarazione degli espositori ritenuta il primo “manifesto” dell’astrattismo italiano e nel 1935 – con De Amicis, D’Errico, Fontana, Ghiringhelli, Licini, Melotti, Reggiani, Soldati, Veronesi – la presentazione-manifesto per la Prima collettiva di pittori astratti tenutasi a Torino, nello studio di Casorati e Paolucci. Espone alla seconda Quadriennale romana del ’35 in una sala dedicata al gruppo: vi compaiono opere di Ghiringhelli, Reggiani, Magnelli, Licini, Soldati, De Amicis. Nello stesso anno con il gruppo del Milione appare nel Cahier n. 4 di “Abstraction-Création”.

La mostra comprende, negli spazi della cantina di Casa Licini, un focus sul Milione con opere presentate da Bogliardi, Ghiringhelli, Reggiani nella prima mostra d’arte astratta del 1934. Questa sezione include anche dipinti e disegni di Licini, Fontana, Melotti, Soldati, De Amicis, tutti artisti citati nella testimonianza di Belli. In questo segmento espositivo figurano opere del Museo di Villa Croce di Genova, che custodisce la collezione di Maria Cernuschi Ghiringhelli, della Fondazione Fausto Melotti e dell’Archivio De Amicis. Nelle sale si snoda un dialogo tra le opere di Bogliardi e quelle di De Amicis, a testimonianza di una profonda amicizia tra i due durata una vita.

La rassegna, che prevede anche una sezione documentaria con lettere, immagini, cataloghi, sarà accompagnata da un catalogo con saggi dei curatori  Daniela Simoni e Franco Tagliapietra, di Stefano Bracalente e la biografia di Arianna Ghilardotti.


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