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Pasquale Galbusera. Incontro con l’Anima

Pasquale Galbusera. Incontro con l’Anima

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Data / Ora
Date(s) - 14/09/2024
5:00 pm - 8:00 pm

Luogo
Biblioteca San Giorgio

Categorie


“PASQUALE GALBUSERA. INCONTRO CON L’ANIMA”

Alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia la mostra omaggio all’artista brianzolo, curata da Maurizio Vanni e Ilaria Magni, con 50 opere tra disegni, dipinti e sculture

10 settembre-4 ottobre 2024

Dal 10 settembre al 4 ottobre 2024 la Biblioteca San Giorgio di Pistoia ospiterà la mostra Pasquale Galbusera. Incontro con l’anima, a cura di Maurizio Vanni e Ilaria Magni, prodotta in collaborazione con l’Associazione culturale Mosaika di Verbania, che vuole essere un omaggio all’artista brianzolo recentemente scomparso. Disegni, dipinti e sculture ci condurranno lungo un percorso visivo che avrà un unico filo conduttore tematico: l’anima. L’inaugurazione è prevista per sabato 14 settembre alle ore 17 mentre sabato 21 settembre, sempre alle ore 17, all’Auditorium Terzani si terrà la conferenza di approfondimento dei curatori su “L’anima nella storia dell’arte. Dall’Antica Grecia a Pasquale Galbusera”. A completare il progetto espositivo ci saranno due workshop di scrittura creativa affiancati da una “passeggiata creativa” tra le opere di Galbusera con Ilaria Magni: il 25 settembreArte e parola creativa” per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e il 26 settembre “La parola creativa. Come nasce un testo critico?” per quelli delle scuole secondarie di secondo grado.

L’esposizione mira a scandagliare attraverso circa 50 opere ciò che di più profondo c’è in ogni individuo. “La mostra – scrive il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi – ha come mission ambiziosa quella di far riflettere i visitatori sul mondo del non visibile, su qualcosa che va oltre il dato di superficie di tutte le cose. Le sculture, i dipinti e i disegni di Galbusera raccontano la storia di un artista che ha dedicato la vita allo studio dell’animo umano, alla ricerca dei sentimenti della vita, esaltando l’importanza di valori come l’amore universale, l’amicizia, la fedeltà, ai principi di vita e alla fede”.

Il Bernareggino, come amava farsi chiamare l’artista, è partito dal concetto di spiritualità per realizzare opere che si presentano come una verità non apparente perché tendono a mostrarci gli “eventi della vita” da angolature non convenzionali. “Andare oltre la superficie di tutte le cose – sottolinea Maurizio Vanni –, cercarne l’essenza, potrebbe significare aprirsi al proprio universo interiore proiettandosi verso dimensioni capaci di mettere in dubbio il significato di tutto ciò che diamo per scontato nella vita. Per Galbusera, disegnare, dipingere e scolpire significa accogliere costanti cambiamenti, avere il coraggio di contraddirsi aprendosi al nuovo e all’inedito attraverso una visione che conduce ben oltre ciò che definiamo realtà, in una dimensione in cui il solo senso della vista non è più sufficiente per orientarsi e vivere un’esperienza percettiva e indagare delle ‘verità intellegibili’ stabili ed esterne.” “Per Pasquale Galbusera – evidenzia Ilaria Magni – l’arte è un progetto di vita. Coinvolge sensi, mente, anima e corpo: contempla un’incessante metamorfosi interiore che si traduce ed esprime con molteplici tecniche, approcci, sperimentazioni cromatiche, soluzioni formali. Con l’eclettismo, la ricchezza e complessità della sua opera, Galbusera trova il proprio spazio nella disquisizione sull’anima, inserendosi in una millenaria tradizione, esplorando le profondità dell’essere “umano” e “animato” attraverso la scultura, il disegno e la pittura, prediligendo figurazioni, materiali, simboli che trascendono il visibile, scardinano l’ovvietà e spingono ad intraprendere un iniziatico viaggio interiore. Le sue creazioni, dense di significati esoterici e spirituali, ci inducono a riflettere sull’essenza profonda della nostra esistenza e sulla natura del nostro spirito, in un perpetuo dialogo tra il finito e l’infinito, tra il contingente e l’assoluto”.

Nei suoi lavori è come se i suoi personaggi, più o meno evidenti, risultassero un riflesso immateriale dei loro corpi, il riverbero delle proprie anime. In essi, la varietà delle forme non è quasi mai premeditata, la scelta delle cromie non risponde al rispetto di concetti accademici, ma tutto questo non può essere considerato frutto di una creazione completamente istintiva. Sia il punto di partenza sia l’architettura di base della composizione restano evidenti seppure vengano lasciate al caso alcune ispirazioni estemporanee relative ai volumi (forme originali del legno nei gruppi scultorei), al rapporto tra forme, colore e luci (dipinti) e alla relazione tra personaggi e fondo (disegni).

Nei disegni del Bernareggino, è la luce a farci capire come il pensiero sia sempre connesso all’interiorità: ne risultano composizioni in perfetta simbiosi o in “conflitto apparente” che celebrano l’energia propulsiva di un nucleo familiare, un incontro o il bisogno di esaltare i legami atavici dell’amore universale. “Le figure – spiega Maurizio Vanni – tendono a una ‘fusione perfetta’ che sprigiona un’energia che sposta l’attenzione verso l’aura della composizione, lungo linee dalle strane architetture che sostengono i personaggi e ne ritmano le modalità percettive, all’interno di colori metamorfici che spostano la nostra mente altrove, in un viaggio di sola andata alla scoperta delle condizioni dell’anima”.

Anche molti dipinti sono legati alla “spiritualizzazione” del colore, al superamento del tangibile attraverso contrasti simultanei delle forme in un perenne susseguirsi di improbabili incastri, sovrapposizioni, scivolamenti, penetrazioni e gemmazioni. “Attraverso il particolare utilizzo della luce – prosegue Vanni –, il colore perde ogni significato connotativo e smarrisce il suo tradizionale senso di allusione esaltando composizioni che, pur non volendo rappresentare nulla che abbia un senso definitivo, ci portano verso contesti curiosamente rassicuranti, proponendosi come una realtà immateriale collegata al divino. Ne scaturisce un insieme di volumi geometrici, quasi privi di angoli, che prendono consistenza sempre meno come cosa immaginata e sempre più come presenza spirituale”.

E così anche le sue sculture ci spingono ad andare oltre il dato di superficie. “La genesi delle sue creazioni – conclude Vanni – paiono legarsi a quelle di un alchimista che deve trasformare la materia bruta in oro, che perpetua la vita di qualunque legno trasformandolo in opera d’arte, che esalta la magica unione degli opposti fondendo la parte cognitiva con quella emozionale, sostanza ed essenza, luce e ombra, materiale e immateriale, vita e morte, corpi e anime. È proprio nella scultura che il suo desiderio di ‘oltre’ risulta più accentuato nel suo ostinarsi a varcare stargate dimensionali, a rendere visibili le architetture dell’universo e nell’intraprendere viaggi di sola andata verso la genesi per arricchirsi e crescere attraverso gli incontri con le anime del mondo”.

 

PASQUALE GALBUSERA. INCONTRO CON L’ANIMA

10 settembre-4 ottobre 2024

a cura di Maurizio Vanni e Ilaria Magni

Biblioteca San Giorgio, via Sandro Pertini 340, Pistoia

Inaugurazione sabato 14 settembre ore 17

Conferenza “L’anima nella storia dell’arte. Dall’Antica Grecia a Pasquale Galbusera” con Maurizio Vanni e Ilaria Magni, Auditorium Terzani, sabato 21 settembre ore 17

Workshop creativi: 25 settembre Arte e parola creativa” per scuole secondarie di primo grado e 26 settembre “La parola creativa. Come nasce un testo critico?” per scuole secondarie di secondo grado

Orari mostra

lunedì 14-19

da martedì a sabato 9-19

Contatti

Biblioteca San Giorgio, via S. Pertini 340 – Pistoia

tel. 0573.371600

www.sangiorgio.comune.pistoia.it

sangiorgio@comune.pistoia.it


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