Data / Ora
Date(s) - 09/11/2024
10:00 am - 2:00 pm
Luogo
PrismaLab
Categorie
Raccolte / archivio_aperto. Riflessioni sull’archivio di Dryphoto. Comprendere il presente, progettare il futuro.
Incontro e presentazione delle opere e dei progetti.
Sabato 9 novembre dalle ore 10:00 presso il PrismaLab di Prato, l’evento conclusivo di Raccolte / archivio_aperto, il progetto di Dryphoto arte contemporanea che lavora sull’insieme di documenti ed immagini raccolti dall’associazione culturale pratese dalle sue origini ad oggi.
Di volta in volta artisti, curatori, professionisti di diverse discipline sono chiamati ad “attivare” alcuni temi contenuti nell’archivio storico di Dryphoto. Curatore e coordinatore di questo progetto è Andrea Abati.
Per questa edizione del progetto sono stati selezionati con un bando due giovani artisti under 35, operanti in Toscana, Sebastiano Branca e Pascal Raul Frola: il loro compito è stato quello di sviluppare delle opere partendo da una o più immagini dell’archivio storico di Dryphoto scelte all’interno di alcuni argomenti e collocate poi in luoghi della città di Prato che hanno a che fare con quelle stesse tematiche; presso il Centro di Salute Mentale nel Vecchio Ospedale, il Punto Luce di Save the Children, la sede della Camera del Lavoro CGIL, uno Studio Legale. Non gallerie dunque, non musei, ma luoghi che ogni giorno accolgono persone legate a quelle specifiche attività.
GLI INTERVENTI
La giornata di sabato 9 novembre si apre con l’introduzione al progetto di Vittoria Ciolini, presidente di Dryphoto, prosegue con un saluto di Cristina Pierattini, Segretaria CGIL, Prato e a seguire una serie di interventi che in maniera diretta e/o indiretta prendono spunto, fanno riferimento all’archivio Dryphoto.
Stefano Pezzato, responsabile collezioni e archivi del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci parlerà della pubblicazione Arte e/o Terapia, quaderno 2, realizzata ed edita dal Centro Pecci nel 1999. All’inizio degli anni Novanta il dottor Alberto Parrini, responsabile del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Prato, membro attivo di Psichiatria Democratica, avvia in città un percorso verso la costruzione di un quadro della salute mentale comunitaria, senza i manicomi, per riportare la follia al posto a cui appartiene, la società. Nel 1992 promuove la programmazione di una serie di attività fuori dalle strutture sanitarie coinvolgendo Dryphoto arte contemporanea e nell’anno seguente il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci e altre associazioni.
Luca Long Zhou, Presidente Associazione Ramunion Italia, ripercorrerà la storia del Capodanno Cinese a Prato. Nel 2007, in risposta alle rimostranze di alcuni gruppi di cittadini, viene vietato il capodanno cinese per le strade di Prato e il Drago danza in solitario all’interno dell’anfiteatro del Centro Pecci. Il laboratorio di arte urbana SdF in collaborazione con Dryphoto realizza una serie di azioni che criticano duramente questa scelta. Nel 2008 Luca Long Zhou dell’Associazione Buddista della Comunità Cinese in Italia chiede a Dryphoto di fare da mediazione con l’amministrazione pubblica. Dryphoto promuove una cordata di associazioni che si fa portavoce presso l’amministrazione comunale per ripristinare i festeggiamenti che poi saranno organizzati in collaborazione fra Dryphoto arte contemporanea e Associazione Buddista della Comunità Cinese in Italia.
Gaia Fiorini, rappresentante di Save the Children ETS presenta Programma “Qui, un Quartiere per crescere” al Macrolotto Zero. Diciassette anni dopo i primi interventi di arte partecipata nel quartiere sono nati nuovi progetti e nuove associazioni vi hanno trovato sede. Attualmente il Comitato Permanente dei giovani del Macrolotto Zero, parte del Programma “Qui, un Quartiere per Crescere“, organizza eventi per promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: diritto all’istruzione, lotta alla povertà educativa, diritto alla salute e all’ambiente, coinvolgendo bambini, adolescenti e famiglie, con attività che vanno dalla progettazione all’azione sul campo. Alle 11:30 è prevista una pausa a cura di Zentè Art Room. Zentè dedica la sua attività alla promozione e diffusione della cultura del tè cinese in Europa.
L’incontro riprende poi con l’intervento dell’artista Valentina Lapolla per parlare di SdF Senza dimora Fissa, primo progetto di arte partecipata nel Macrolotto Zero organizzato da Dryphoto e curato da Andrea Abati nel 2006.
Sebastiano Branca e Pascal Raul Frola, gli artisti selezionati per questo progetto illustreranno i propri lavori.
Sebastiano Branca (1997, Ragusa; studia e opera a Firenze) ha lavorato sui temi La città che cambia: nuove comunità, Attivare il cambiamento partendo da due argomenti centrali come la “festa” e la “cura”, attraverso i quali l’artista esplora come determinati contesti possano favorire l’integrazione e la partecipazione collettiva.
Pascal Raul Frola, (1999, Napoli; vive e opera nella provincia di Firenze), ha scelto come tematiche dall’archivio di Dryphoto, Arte e salute mentale, Autorialità e opera d’arte. Attraverso le opere realizzate con l’Intelligenza Artificiale esplora la sofferenza mentale, il valore del riconoscimento del sé e la relazione tra arte, i “folli” e la società contemporanea.
A lato del lavoro degli artisti, un gruppo di persone che si occupano di “scrittura” nelle accezioni più varie composto da Costanza Abati, Silvia Bacci, Andrea Ceccato, Gisella Curti, Roberto Mari, Lucia Petrà, ha creato dei motti, delle parole, delle frasi sui sentimenti ispirati dalle immagini scelte dagli artisti, senza aver visto le opere finali. Queste parole sono stampate e accostate alle opere, per un confronto tra immagine e parola nei luoghi scelti per ospitarle.
Al termine dell’incontro, pranzo al Circolo Curiel (offerta libera e prenotazione obbligatoria all’indirizzo info@dryphoto.it)
Progetto nell’ambito del bando Toscaincontemporanea2024 GiovaniSì. Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. Con il patrocinio del Comune di Prato. In collaborazione con: Azienda USL Toscana Centro; Associazione Generale Ramunion Italia; Circolo Curiel; Zentè; Comitato via delle Segherie.
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