Data / Ora
Date(s) - 29/06/2024
6:30 pm - 9:00 pm
Luogo
Galleria Monogao 21
Categorie
Evento di chiusura sabato 29 giugno alla Monogao 21 di Ravenna della prima mostra personale in galleria di Raffaele Quida curata da Giacomo Zaza: presentazione con ospiti del catalogo dedicato.
Inaugurata a Ravenna il 20 aprile, la mostra personale “Varchi nel tempo” di Raffaele Quida (Lecce, 1968) a cura di Giacomo Zaza, proposta dalla Galleria Monogao 21, è aperta al pubblico fino a sabato 29 giugno quando per l’occasione del finissage ne sarà presentato il catalogo edito dalla galleria.
Il percorso espositivo si concentra su un nucleo di quindici opere realizzate dal 2020 ad oggi attraverso cui l’artista esplora il tema del tempo, snodo concettuale di fondamentale importanza nella sua ricerca. In particolare, da oltre un decennio Quida porta avanti una specifica pratica pittorica delimitando la superficie del quadro attraverso l’immersione di fogli di carta cotone in un liquido nero pigmentoso e oleoso raccolto in vasche, assecondando una sua consolidata attitudine processuale per cui ne osserva e fissa le infinite variazioni possibili all’interno di uno spazio temporale. Così cristallizza e immortala delle “tracce in transito”, perimetrate da cornici di metallo, che compongono la serie “Carte del tempo” di cui a Ravenna mostra gli esiti più recenti. Il processo trasformativo viene indotto definendo prioritariamente l’intervallo di permanenza dei fogli nel liquido e sulle carte si vedono indicate le misurazioni in minuti dell’assorbimento del pigmento, che diventano i titoli delle opere.
“La creazione artistica segue la natura e come tale non rimane statica, ma muta nel tempo seguendo la trasformazione strutturale e naturale del materiale con cui viene realizzata”, afferma Quida. Il risultato è particolarmente evocativo: una manifestazione di campiture monocrome irregolari che si muovono sul foglio e variano di dimensione e intensità, dipesa dalla fluidità di una combinazione di oli combusti e colori, evocando paesaggi, atmosfere e stati d’ animo.
In mostra vi sono inoltre due esemplari dalla serie “Superfici”, ottenuti da vecchi fogli di archivio per la classificazione dei terreni agricoli integrati da vecchie fotografie di paesaggio, modalità con cui l’artista mette in dubbio l’obiettività dell’esercizio di catalogazione dei luoghi in relazione all’arbitrarietà soggettività dello sguardo, rendendo vano il tentativo dell’uomo di indagare e controllare lo spazio.
Come scrive il curatore Zaza nel testo che firma per il catalogo, “Quida, suggestionato dal rapporto che l’uomo intesse con la natura e dal desiderio di ‘decifrarne i misteri’, si interroga sugli spazi che ci circondano e sull’invisibile e l’impalpabile che ci accompagna ovunque. Di fronte all’intero gruppo di opere sembra di percepire un varco temporale: osservate nel loro insieme costituiscono una molteplicità di zone brumose, visivamente instabili, che a tratti ricordano dei rilievi a forma di collina o delle zone desertiche, e appaiono come superfici variabili e vulnerabili. Spostando lo sguardo da un’opera a un’altra, ci muoviamo tra approdi temporanei: un procedere per soste e pause diverse tra loro, forse interpretando il flusso dell’energia dello spazio in cui viviamo (incredibile giacimento di materia e antimateria, di vuoti che fluttuano).”
La pubblicazione che Monogao dedica al lavoro dell’artista è un catalogo in edizione di pregio che raccoglie le opere esposte in galleria e si arricchisce di altri progetti e lavori a delineare l’impegno di Raffaele Quida nel panorama artistico italiano.
VARCHI NEL TEMPO è aperta al pubblico nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle ore 18.00 alle ore 21.00 e previo appuntamento al numero 3477367664.
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