Data / Ora
Date(s) - 26/10/2022 - 05/11/2022
5:00 pm - 8:00 pm
Luogo
ArtSharing Roma
Categorie
Rome Art Week e la settimana dell’arte contemporanea a Roma, che ogni anno raccoglie centinaia di artisti, eventi e gallerie che animano la Città Eterna, con un’attenzione internazionale sempre maggiore.
ArtSharing Roma è presente in questo evento fin dal 2018 e ha deciso per la settima edizione di ospitare l’artista messicano Héctor Vargas-Salazar, molto noto anche in Europa nonostante la sua giovane età, creando così un’occasione di scambio tra due culture e continenti.
Íncubo en la via Appia è un progetto site specific che ha richiesto quasi un anno di lavoro e che raccoglie opere grafiche con diversi media, di cui una buona parte realizzate per l’occasione.
Il tema è quello di una visione orrorifica portata alla luce del sole della città di Roma: un soggetto che affonda le proprie radici fin dal XVIII secolo e che va dal Sublime dell’età romantica all’Inconscio della nostra era.
Ecco, dunque, il nesso tra Roma e l’opera di Hèctor Vargas: le sue figure mostruose e visivamente violente affondano le loro radici nel Surrealismo e, soprattutto, in quella speciale declinazione nata in Messico fin dagli anni Trenta e che ha trovato alcuni dei principali esponenti in artisti come Leonora Carington e José Luis Cuevas.
I personaggi da incubo di Hèctor Vargas sono i mostri della società contemporanea, dove – come lui stesso afferma – sotto l’apparenza sofisticata dell’Occidente capitalista, siamo ancora guidati dalle stesse pulsioni di aggressività vitale delle origini dell’umanità. Pulsioni tanto più inquietanti e destabilizzanti quanto sono ipocritamente rivestite, cercando di addomesticarle per renderle socialmente accettabili.
Come egli stesso spiega, la mostra ci propone “esseri da incubo che si manifestano nella Città Eterna attraverso la visione di un artista messicano che, per la sua condizione territoriale, storica e coloniale, è anche latino.”
All’interno della mostra ed in dialogo con essa, in un tempo così difficile e contraddittorio, Monica Argentino presenta la nuova performance Segni opposti che ci pone al centro della difficolta della scelta e delle emozioni, di non vedere più noi stessi e la strada che percorriamo. “Monica Argentino diventa – grazie alla liturgia performativa – una finestra aperta nella nostra interiorità. L’artista si interroga, si osserva, diventa spettatrice dei suoi conflitti e nello stesso tempo artefice. Una performance che racconta i tanti conflitti interiori che appartengono alla nostra esistenza, al nostro io.” (Roberto Sottile). La performance, nata per il teatro e per la strada, è stata voluta dalla curatrice Penelope Filacchione in dialogo con la mostra di Hèctor Vargas Salazar, visibile dalla vetrina che la incornicia come un’opera d’arte vivente: un accento sul tema della violenza verbale, visiva e fisica che ci aggredisce da ogni parte e che rende sempre più difficile mantenere il centro del pensiero e dell’essere.
INFO PRATICHE
MOSTRA: Hèctor Vargas Salazar: Íncubo en la via Appia
CURATRICE: Penelope Filacchione
QUANDO: 26 ottobre- 5 novembre 2022
PERFORMANCE: Monica Argentino: Segni opposti
QUANDO: 29 ottobre ore 17.30
DOVE: Galleria ArtSharing Roma. Via Giulio Tarra 64 – 00151 Roma
OPENING: 26 Ottobre 2022 h.17.30 – 21.00
Orari di visita: da martedì a sabato ore 16.30-20.00
Aperture su appuntamento
Ingresso libero
Ufficio stampa: ufficiostampa@artsharingroma.it
BIO HECTOR VARGAS SALAZAR
Hèctor Vargas Salazar. Nato nel 1986 a Città del Messico, ha iniziato nel 2005 la specializzazione in grafica e incisione senza abbandonare il disegno e la pittura, avendo l’opera di José Luis Cuevas come principale riferimento: un artista messicano di fama mondiale, protagonista della rottura con il muralismo messicano e principale rappresentante del neofigurativismo.
Altri suoi riferimenti sono Markus Lüpertz, Georg Baselitz, ma anche i maestri dell’arte povera. Il cinema gioca delle suggestioni speciali nella sua arte, soprattutto nei film di David Cronenberg e Luis Buñuel. Samuel Beckett è il suo principale riferimento letterario.
Ha all’attivo decine di mostre in tutto il mondo e nel 2014 il suo lavoro è entrato nella collezione del Museo Messicano di San Francisco, in California. Le sue opere sono rappresentate dalle gallerie Art Latinou di Città del Messico, Millenial Art México, The Ballery di Berlino, Havana Kunsthandel di Copenaghen.
BIO MONICA ARGENTINO
Monica Argentino nasce a Roma nel 1970, dove vive e lavora attualmente. Pittrice, video artist, performer, ideatrice di diversi format che uniscono la pittura, alla musica e alle arti performative.
Partecipa alla sua prima mostra collettiva “Illustrativa 91” nel 1991 presso Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma, dove mette in luce la sua speciale peculiarità di colorista. I suoi progetti contemplano come elemento principale il corpo e la sua trasformazione, un leitmotiv che ricorrerà nella sua ricerca artistica attraverso una indagine ed una sperimentazione continua, che esprime con pittura, video art, performances, il più delle volte contaminandole tra loro. Le debolezze, i conflitti, le contraddizioni, l’ambivalenza dei sentimenti, sono il punto centrale della sua poetica. La sua ricerca si raccoglie in una visione più completa con l’ideazione di “Body To Art” Performance Human Painting-video installation-music. Con il progetto artistico Body to Art vuole rappresentare il corpo svincolato dagli stereotipi di bellezza, per questo vengono dipinte modelle ma anche e soprattutto corpi di persone “normali” con canoni estetici comuni, rivendicando il corpo e la sua grande forza come veicolo di messaggi sociali e le performance come momento di indagine profonda del Sé.
A partire dal 2014 il suo lavoro è stato portato in numerosissime istituzioni in Italia ed Europa ed ha vinto premi internazionali come il Premio MNMF Miami New Media Festival per RAW, presentato a Novembre 2019 al DORCAM Doral Contemporary Art Museum di Miami (Florida).
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