Data / Ora
Date(s) - 27/01/2024 - 08/02/2024
4:30 pm - 7:30 pm
Luogo
Galleria Studio C
Categorie
Galleria d’Arte Contemporanea
“STUDIO C”
Via Giovanni Campesio, 39
29121 Piacenza
Cell: 348-8703060
E mail: studio.c.immagine@gmail.com
MOSTRA PERSONALE DI ROBERTO BROGGI
CROMATICHE RISONANZE – VIAGGIO NEI COLORI E OLTRE
27 GENNAIO – 8 FEBBRAIO 2024
Alla galleria d’arte contemporanea “Studio C” di via Giovanni Campesio 39 si inaugura sabato 27 gennaio, alle ore 18, la mostra personale di Roberto Broggi dal titolo “Cromatiche risonanze – Viaggio nei Colori e Oltre”. Nato a Chiavenna (SO) dove anche oggi vive e lavora, Roberto Broggi è un artista di vasta esperienza e di elevata qualità espressiva. Un cammino lungo e interessante, questo del nostro artista, e caratterizzato da grande personalità e autonomia. Dopo un avvio figurativo contrassegnato da un’espressione di carattere prevalentemente surreale e fantastico, ha iniziato a sentire il fascino delle Avanguardie Storiche, dell’Espressionismo lirico e dell’Informale, soprattutto, iniziando quindi una profonda metamorfosi tecnico-espressiva, una fase di straordinario mutamento estetico-formale fatto di colore, gesto e materia. Ne è una chiara dimostrazione questa mostra dove l’artista presenta una serie di opere tutta rivolta all’interiorità, all’ascolto delle voci misteriose e segrete dell’animo umano. Qui la stesura è corposa e materica ma il risultato finale risulta delicato e leggero, sensuale e poetico: c’è, in questo artista, un senso innato del colore e un timbro cromatico che, pur attingendo dalla grande e storica tradizione del’espressione “astratta”, riesce tuttavia a farsi moderno e contemporaneo per le felici intuizioni tecniche, per la personalissima interpretazione e l’uso libero e spontaneo della materia pittorica. Appassionato del suo lavoro, ha sempre proceduto con metodo e rigore quasi scientifici affrontando varie tematiche, analizzando argomenti, entrando direttamente, con coraggio e intelligenza, nelle più svariate problematiche del nostro tempo (la musica dipinta, le città invisibili, l’umano ecc.). Ha sempre proceduto per cicli, Roberto Broggi, seguendo sempre il suo stile, il suo linguaggio, il suo modo di intendere e concepire la comunicazione artistica, un insieme di Astrattismo e Informale di straordinario gusto estetico, ma con caratteristiche e risultati del tutto personali perchè fortemente giocati sull’stinto e le emozioni, sulla lettura e l’interpretazione dell’interiorità, sulla magica e straordinaria forza del sentire poetico. Una ricerca prolungata e continua del segno, del colore e del gesto che, nel tempo, è giunta ad una maturità piena e che si manifesta chiaramente nella potenza della scala cromatica, nella leggerezza e delicatezza dei tracciati, nell’eleganza delle forme adottate. Dai dipinti di Roberto Broggi si dipartono vere e proprie esplosioni di colore, improvvise aperture e squarci di profondità che aprono a mondi sconfinati e sconosciuti che diventano simbolo e metafora dell’ignoto e dell’inconscio. Sono paesaggi interiori, visioni dell’anima, emozioni intense e sentite espresse con rapidità e immediatezza seguendo il libero istinto, l’esperienza, la pura creatività, l’ispirazione del momento. Così facendo, colore e gesto vengono a costituire intime e suggestive atmosfere di un simbolismo ancora e sempre presente all’interno del quale, spesso, permangono tracce leggere ed evanescenti di realtà capaci di creare un ponte di comunicazione tra il visibile e il non visibile, tra spirito e materia. Leggero e raffinato il suo segno che traccia percorsi, traiettorie e variazioni strutturali dell’immagine e dinamizza lo spazio seguendo opposte e contrastanti tensioni. In queste particolari costruzioni sembra di avvertire un’atmosfera quasi musicale, una vera e propria partitura d’orchestra (Kandinskij) dove i segni e i colori, i filamenti e le controllate colature, oscillando da una parte all’altra della superficie, disegnano eleganti movenze e ritmiche tessiture. Roberto Broggi infatti, è un artista letteralmente affascinato dalla musica e dal colore. La musica lo ispira, lo guida, gli suggerisce timbri e accostamenti, libera la sua fantasia e la sua creatività. La musica, insomma, attraverso la sua particolare sensibilità e interpretazione, si trasforma in colore che, nelle sue mani, diventa aria e cielo, terra e sabbia, prezioso elemento da lavorare, incidere e modellare. Musica e pittura, un binomio perfetto e quasi inscindibile: anche i colori, infatti, hanno una voce, un tono e una loro intrinseca musicalità, basta saperla distinguere e ascoltare.
Nascono così i suoi quadri, percorsi dalla materia, dalle trasparenze e dalle delicate velature. Prendono corpo in questo modo le sue creazioni, che, sempre più spesso, sembrano farsi meditate e raccolte, intime e psicologiche, vere e proprie palpitazioni emotive, specchio ed immagine dei nostri travagliati giorni.
La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, chiuderà l’8 febbraio.
Orari: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30
Lunedì, giorno di chiusura.
Luciano Carini
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