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UN/NATURAL #4 | Organico Inerte | FLAVIA SPASARI ...

UN/NATURAL #4 | Organico Inerte | FLAVIA SPASARI e MARCO AUGUSTO BASSO

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Data / Ora
Date(s) - 22/09/2024 - 20/10/2024
6:00 pm - 9:00 pm

Luogo
Spazio TORRSO

Categorie


Riprende presso Spazio TORRSO la rassegna espositiva UN/NATURAL, progetto articolato in cinque appuntamenti, pensato per Pesaro 2024 | Capitale Italiana della Cultura – La Natura della Cultura, dove vengono indagati e problematizzati i termini natura e cultura.

Dopo Artificiale Naturale, Corpo Ambiente, Io Altro è la volta di Organico Inerte: un intervento site-specific di Flavia Spasari “curato” (in forma artistica) da Marco Augusto Basso.

L’intervento pone in dialogo l’operato di due autori che trovano nel linguaggio visivo e in quello sonoro il giusto equilibrio. L’armonia raggiunta dai due si esprime attraverso un approccio curatoriale che non vuole solo veicolare un messaggio, ma vuole esserne totalmente parte: “curatore” e artista si pongono, quindi, allo stesso livello con lo scopo di raggiungere in maniera totale i fruitori dell’intervento.

In relazione al lavoro proposto i due autori dichiarano «siamo testimoni di un dialogo che tende all’impossibile dell’immobilità, della fissità e del vuoto. Flavia Spasari sollecita il piano esperienziale che interroga l’essenziale, il limite minimo, consapevole che in questa dialettica tale dimensione è di valore infinitamente grande».

L’autrice raggiunge questo obiettivo attraverso un’installazione sonora che realizzerà nel seminterrato dello spazio.

«Con estrema riluttanza – proseguono i due autori – ci rendiamo conto di come l’arte non sia più utile ai nostri scopi e giunge a noi in un momento in cui questi linguaggi devono essere mutilati.

Possiamo avanzare l’ipotesi che potrebbe non essere più necessario quasi nulla oltre alla sollecitazione di certe condizioni percettive».

Marco Augusto Basso, in questa doppia veste di curatore e artista prosegue affermando: «Il fatto curatoriale è interamente volto a sommuovere certi elementi derivanti dall’ascolto dei brani realizzati da Spasari. Le componenti installative e testuali prodotte alimenteranno un terrore non violento e ingiustificato».

Il curatore raggiungerà così tale obiettivo attraverso azioni e l’uso di oggetti/scorie che contamineranno lo spazio.


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