Data / Ora
Date(s) - 21/10/2023
5:00 pm - 8:30 pm
Luogo
Teatro Spazio Reno
Categorie
Sabato 21 ottobre, sul palcoscenico del Teatro Spazio Reno di Calderara di Reno, verrà presentata una rimessa in scena de “Il Signore delle Mosche” che vedrà coinvolto il gruppo di calderaresi over 65 parte del progetto di Carolina Cappelli. In occasione della quarta edizione di Prospettive, progetto di residenze d’artista a cura di Adiacenze, l’artista ha proseguito il lavoro precedentemente avviato con la comunità calderararese attorno al film di Peter Brook, sulle dinamiche che coinvolgono una comunità di sopravvivenza e sulla ripetizione della catastrofe. L’evento è la restituzione aperta al pubblico dei due cicli di incontri che si sono svolti tra Maggio e Ottobre presso la Casa della Cultura “Italo Calvino” e con cui l’artista ha affinato il metodo di training per non attori/attrici sviluppato nell’ultimo anno, combinando tecniche base di cinema, esercizi di scrittura e pratiche performative.
A seguire, nella Piazza Coperta della Casa della Cultura “Italo Calvino” verrà inaugurata la mostra dal titolo POST-VEGGENTI. tentativi di sopravvivenza per catastrofi ripetute, che racconta il progetto con cui Carolina Cappelli ha coinvolto un gruppo di dodici pensionati calderaresi over 65 nella riscrittura e riadattamento del film “Il Signore delle mosche” di Peter Brook. L’allestimento raccoglie e presenta la documentazione testuale e visiva delle diverse tappe del progetto che dal 2022 ad oggi ha assunto varie forme e stratificazioni e i cui esiti sono stati presentati prima attraverso una proiezione pubblica nella rassegna estiva di Calderara 2022 e poi con una mostra e una performance negli spazi di Adiacenze nell’ambito di Artcity Bologna 2023 durante ARTE FIERA. La mostra alla Casa della Cultura sarà un’ulteriore occasione per scoprire e approfondire il processo creativo dell’artista che proseguirà nel talk Nessuno Spettatore.
Nell’incontro, Emanuele Rinaldo Meschini, critico e storico dell’arte che si occupa in particolare di temi legati alle pratiche sociali, attivismo, performance, didattica radicale e partecipazione, ripercorrerà insieme a Carolina Cappelli e ai curatori di Adiacenze Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi la genesi del progetto P.E.D.R.O. con un focus sulle diverse modalità con cui l’artista ha coinvolto la comunità locale, dalla dimensione assembleare al survival training e all’organizzazione di una comunità di sopravvivenza. Il titolo Nessuno Spettatore richiama proprio ad una nuova dimensione artistica in cui il pubblico non è il destinatario ultimo dell’opera. La comunità, soggetto complesso multiforme e nuovo refrain per discorsi speculativi, diventa quel corpo vivo in cui Cappelli si è inserita e dal quale ha ricevuto a sua volta riconoscimento e legittimazione. Non si tratta di una pratica artistica autoriale o prettamente performativa quanto piuttosto di un tentativo di orientarsi in un altro contesto. La mancanza dello spettatore, del resto, racconta propria la necessità di entrare in nuovi quotidiani, progettare con essi e uscirne trasformati.
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