Data / Ora
Date(s) - 04/06/2024 - 15/06/2024
6:00 pm
Luogo
Riccardo Costantini Contemporary
Categorie
Nell’ambito di Kissinkemmer, la seconda edizione del bando TO.BE dedicato alla crescita professionale di artistə emergenti dell’Accademia Albertina di Torino, martedì 4 giugno alle ore 18:00, in via Goito 8, Riccardo Costantini Contemporary presenta la mostra di Veronica Gambula e Asja Pedrolli, I lampi sono spine, a cura di Ghëddo.
“Ovunque ci volgiamo nella bufera di rose,
la notte e’ illuminata di spine, e il rombo
del fogliame, così lieve poc’anzi tra i cespugli,
ora ci segue alle calcagna.”
Traendo ispirazione dai versi di Ingeborg Bachmann, il titolo della mostra I lampi sono spine è stato scelto per tradurre l’intensità grafica e poetica che accomuna i lavori di Veronica Gambula e Asja Pedrolli. L’immagine di una tempesta che accende la notte di lividi bagliori acuminati, racchiude tutta l’intensità emotiva e concettuale del lavoro delle artiste.
La grafica d’arte a stampa è il medium adeguato per riflettere sulle potenzialità espressive e concettuali connesse ai temi della fragilità dell’animo e del corpo, della ferita intesa come trauma e come finestra sul mondo.
In questo terreno si incontrano le ricerche delle due artiste, laddove l’interesse per una sperimentazione alchemica sull’accadere del materiale è connaturata a un’intensa pratica di esplorazione interiore. I procedimenti incisori, che variano dalla puntasecca, alla xilografia, fino alla stampa solare, diventano strumenti per scandagliare i concetti di traccia e di ferita, grazie alla modulazione del graffio e della morsura, entrando in dialogo con diversi media e linguaggi, dal ricamo alla fotografia.
Veronica Gambula (Carbonia, SU, 1980)
Nel 2007 si laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari, nel 2018 consegue il Master in Opera Grafica presso la Fundación Ciec, Spagna. Attualmente frequenta il biennio di Grafica presso l’Accademia Albertina di Torino. Veronica Gambula, artista visiva, con la sua opera indaga l’aspetto emozionale dell’umano: corpi deformati, smagriti si consumano e scompaiono nell’oscurità. Moltitudini creano paesaggi interiori e si muovono dinamiche fino a disgregarsi nell’atmosfera. Il suo linguaggio ricorre sia alle tecniche dell’incisione, sia al ricamo in un dialogo continuo tra segni incisi e fili, tra carta e tessuto.
Asja Pedrolli (Trento, 1999)
Nel 2022 consegue il diploma Accademico di primo livello in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Verona. Attualmente frequenta Grafica presso l’Accademia Albertina Belle Arti di Torino. La sua ricerca ha l’intenzione di mostrare la condizione malinconica e intima dell’esistere. Attraverso la fotografia, un segno espressivo e una grafica accurata, vuole fare emergere la visceralità e l’intensità dei soggetti rappresentati.
La proposta espositiva si inserisce in un programma più ampio di mostre a cura di Ghёddo che prevede la collaborazione tra artistə e spazi d’arte contemporanea di Torino. L’intero progetto è realizzato con il patrocinio di Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e Città di Torino, con il sostegno di Fondazione Venesio.
Ghёddo
Attivo a Torino dal 2021, il collettivo curatoriale organizza progetti culturali per valorizzare e promuovere l’arte emergente. Mira a creare una rete dinamica tra artistə, gallerie e spazi indipendenti del territorio, favorendo esperienze di cooperazione al fine di costruire un legame solidale e generare dinamiche di scambio umano, etico, artistico.
Ghëddo è: Olga Cantini, Rachele Fassari, Davide Nicastro, Marta Saccani, Barbara Ruperti.
In occasione dell’inaugurazione sarà possibile degustare un drink proposto da “Sciarada – Bistrò e Miscelati”, ispirato alla mostra.
La mostra sarà visitabile fino al 15 giugno 2024.
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