All’HENI Project Space della Hayward Gallery, Londra, una raccolta tanto intima quanto intensa presenta una collezione inedita di disegni del maestro tedesco Gerhard Richter (1932, Dresda) che, se già dagli anni ’60 aveva perseguito un’idea di disegno autonoma rispetto alle altre pratiche artistiche, oggi, soffermandosi su un corpus di disegni datati 1999–2021, suggerisce nuove riflessioni sul ruolo del segno e del disegno nel contemporaneo in relazione a questo preciso periodo storico. Dalla collezione di disegni presenti in mostra emerge l’idea fondante che a lungo ha influenzato le personali e intuitive ricerche di Richter nell’ambito della composizione astratta, note ai più per i suoi lavori pittorici e video, e qui ridotti al minimo secondo il principio della linea. Nello specifico, gli oltre sessanta disegni che costituiscono questa rara collezione riflettono di studi dal vero o di manipolazioni successive avvenute nello studio dell’artista a Colonia e sono il risultato di una serie di meditazioni pensate in una successione di giorni o di settimane. Ne risulta un complesso cronologico in cui sezioni distinte si differenziano per tema, medium, forma, composizione e data.
Tra le opere più datate, una serie di disegni realizzati tra l’aprile e il giugno 1999 – tra cui 27.4.99 (1); 4.5.99; 5.5.99; 1.6.99 – rivisitano opere segniche presentate per la prima mostra dell’artista su questo tema e sono accompagnate da un catalogo ragionato. I disegni di questo primo periodo delineano in modo distinto l’emergere della visione astratta di Richter, che nell’assimilare i tratti fondamentali dell’astrazione – linea, punti, piani, e superfici – si libera mirabilmente da espedienti formali assecondando teorie postmoderne per riflettere dello spazio in termini di decostruzione e semiotica, concentrandosi sul ritmo della composizione che ben si deduce dai tratti vividi ed espressivi della grafite su carta in un divenire di sfumature e cancellature.
Segue una serie distinta di fotografie pittoriche iniziata nel 2008, tra cui le opere 3.1.08; 12.1.08; 22.1.08; 25.2.08 – da cui percepire una riflessione sui tratti essenziali delle tecniche di raschiamento e livellamento, poi ampliamente adottate dall’artista nei suoi dipinti. Tra tutti, il tono cromatico del grigio, da sempre caro all’artista e spesso utilizzato per offuscare la rappresentazione ed escluderla da ogni possibile riferimento esterno, è qui adoperato per oscurare parzialmente l’immagine fotografica di una foresta, facendo sì che realtà e astrazione convergano nella stessa immagine. In questo senso, Richter suggerisce come oltre al disegno, la questione del segno ben si applichi e sia pertinente alla fotografia per riflettere della funzione ambivalente del segno stesso tra il positivo e il negativo, in un libero gioco di sperimentazioni, svelamenti e occultamenti.
Tra i lavori più recenti, si può notare la serie di opere a matita e pastello su carta risalente al novembre del 2017 – tra cui le opere 15.11.2017; 17.11.2017; 27.11.2019 – che si contraddistingue per la vividezza dei toni cromatici e dei contrasti luministici che riverberano di un ottimistico fervore, poi sapientemente governato attraverso lo stagliarsi di linee nitide e precise sulla superficie.
Del 2020–2021 sono invece due serie di disegni più intimi e introspettivi. Utilizzando semplicemente grafite su carta, la serie del 2020 – tra cui 3.8.2020; 20.9.2020; 1.10.2020; 22.11.2020 – raggiunge un’essenzialità sublime e infinita, escludendo ogni riferimento rappresentativo per concentrarsi sulla relazione tra figura e spazio in una visione che vede l’emergere di silhouette fluttuanti in un spazio difficilmente circoscrivibile come sospese in un cielo limpido e lontano. Per contrappunto, una piccola serie di disegni a matita, inchiostro e inchiostro colorato su carta, suggeriscono il divenire di nuovi, positivi accadimenti attraverso il fluire della linea e del colore che ci raggiungono con lo stesso calore di una palpabile carezza. Suggella la mostra la serie di disegni a grafite su carta realizzata in gennaio 2021 – tra cui le opere 4.1.2021; 20.1.2021; 23.1.2021; 26.1.2021 – in cui possiamo percepire il sottile quanto audace tentativo dell’artista di liberare nuovamente la composizione astratta da espedienti codificati come un Prometeo volto verso la ricerca di nuovi possibili orizzonti del reale e del spirituale.
La mostra Gerhard Richter: Drawings, 1999–2021 ribadisce il ruolo del grande artista tedesco nel contemporaneo, riflettendo su come la sua pratica, posizionandosi tra realtà e astrazione, possa intendersi come una linea guida per ripensare la società e la politica attraverso l’arte. Accompagna la mostra un poster e una catalogo ragionato a opera di Michael Newman e pubblicato da HENI.
Info:
Gerhard Richter: Drawings, 1999–2021
09/09/2021 – 12/12/2021
HENI Project Space, Hayward Gallery
Southbank Centre, Belvedere Road, London SE1 8XX
Installation view of Gerhard Richter Drawings, 1999-2021 at Hayward Gallery, 2021 © Gerhard Richter, 2021. Photo Rob Harris
Gerhard Richter, 22. Juli 2020, 2020, pencil, ink and coloured ink on paper; paper: 420 x 593 mm; framed: 520 x 730 mm, copyright – © Gerhard Richter 2021 (19032021), courtesy – The Artist
Gerhard Richter, 24. Juli 2020, 2020, pencil, ink and coloured ink on paper; paper: 420 x 593 mm; framed: 520 x 730 mm. Copyright – © Gerhard Richter 2021 (19032021) courtesy – The Artist
Gerhard Richter, 19.1.20 21, 2021, pencil and graphite on paper; paper: 210 x 297 mm, framed: 300 x 420 mm; copyright – © Gerhard Richter 2021 (19032021), courtesy – The Artist
È interessata agli aspetti Visivi, Verbali e Testuali che intercorrono nelle Arti Moderne Contemporanee. Da studi storico-artistici presso l’Università Cà Foscari, Venezia, si è specializzata nella didattica e pratica curatoriale, presso lo IED, Roma, e Christie’s Londra. L’ambito della sua attività di ricerca si concentra sul tema della Luce dagli anni ’50 alle manifestazioni emergenti, considerando ontologicamente aspetti artistici, fenomenologici e d’innovazione visuale.
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