Gilda Contemporary Art lancia una campagna di raccolta fondi per l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri grazie alla generosità dell’artista Pina Inferrera.“FRAGILE maneggiare con cura” questo il titolo della serie di opere fotografiche di Pina Inferrera, che esprimono l’intima connessione di Uomo e Natura anche nella fragilità, ponendo l’attenzione sulla vulnerabilità umana, condizione condivisa in questa emergenza sanitaria. L’edizione è limitata a cinque esemplari per ogni immagine, formato 60 x 85 cm, stampati su carta cotone, firmati dall’artista e numerati. Le opere si prestano a formare dittici o trittici e sono disponibili anche formati più piccoli.
Le opere, visibili sul sito di Gilda Contemporary Art, possono essere acquistate tramite una donazione diretta all’Istituto Mario Negri. Il progetto nasce dalla propositività di Paola Suardi, fondatrice di Alterego Comunicazione, e dell’artista Pina Inferrera che dona la propria arte a sostegno dell’impegno dei ricercatori del Mario Negri, fondazione privata senza scopo di lucro che opera da 60 anni nell’ambito della ricerca biomedica a servizio della salute pubblica. In questi giorni di emergenza l’Istituto è impegnato in prima linea: in collaborazione con gli Ospedali Niguarda e Sacco di Milano e Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il Mario Negri porta avanti diverse linee di ricerca, per comprendere i meccanismi di azione del virus Covid-19 e trovare una soluzione all’attuale emergenza sanitaria.
Sempre attenta alla dimensione sociale, dal rispetto per l’ecosistema alla dimensione comunitaria consapevole, Gilda Contemporary Art conferma la riflessione nei confronti del ruolo sociale della cultura ampliandola con un supporto concreto, attraverso la campagna di raccolta fondi a favore della ricerca. L’arte e la cultura possono avere un ruolo nella diffusione di una maggiore consapevolezza del fondamentale ruolo della ricerca scientifica, uniti per risolvere l’emergenza sanitaria e migliorare la vita di tutti.
Pina Inferrera ha sempre creduto nella ricerca come parte intrinseca del progresso a fianco dell’umanità, cosi anche il suo impegno nell’arte è rivolto all’identificazione della realtà circostante con l’intento di indagare l’uomo e il suo habitat. Spazia dall’osservazione della natura e l’ambiente all’analisi di reperti. Ha sperimentato varie possibilità espressive: video, installazioni, fotografia. Adoperando scarti industriali ha realizzato opere site-specific dalle dimensioni imponenti capaci di ridisegnare lo spazio. Ha usato materiali innovativi che negli anni ‘80 ha definito “La Natura creata dall’uomo”. La fotografia è il mezzo privilegiato, e l’artista pur partendo dall’osservazione obiettiva della realtà, non rinuncia alla poeticità della visione. Le sue immagini si muovono fra reale e surreale in una natura incontaminata in cui l’uso particolare della luce suggerisce uno spazio spirituale. La sua aspirazione è di condividere un percorso del contemporaneo esaminando e mettendo a fuoco problematiche ambientali e lo stato d’animo esistenziale riconducibile allo Stimmung descritto da Heidegger. L’interesse verso la natura altro non è che una visione dell’uomo come parte intrinseca della natura stessa, una visione panteistica che immagina la spiritualità come la diretta conoscenza ed esperienza dell’universo.
Info:
Per tutte le immagini: Pina Inferrera, FRAGILE maneggiare con cura, courtesy Gilda Contemporary Art
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