La residenza di Roberto Fassone per GuilmiArtProject si è svolta dal 29 luglio al 13 agosto 2021, coinvolgendo direttamente abitanti e visitatori occasionali di Guilmi (CH), con la presentazione del percorso al pubblico durante gli eventi di chiusura il 12 e 13 agosto. Il titolo Ginnastica Artistica, un progetto a cura di Federico Bacci, Lucia Giardino e Marianna Fazzi, nasce con l’idea di creare un intervento parallelo ai giochi olimpici di Tokyo, in un’oscillazione tra arte e vita che ha permesso di concretizzare interrogativi e risposte.
La tendenza al gioco e all’assurdo, infatti, innescata dall’artista a seconda dell’interlocutore e della situazione, ha consentito proprio come in una ginnastica di alternare diversi momenti d’arte all’interno della residenza, mantenendo sempre, come lui stesso racconta, un clima di spontaneità e di leggerezza. L’approccio di Roberto Fassone si basa sullo stabilire un’interazione con chi ha davanti, cercando di capirne i limiti per riuscire a superarli in una seconda fase, o di sottoporgli un aut aut, con una scelta o una domanda esclusiva a cui rispondere. Ne è un esempio l’incontro con il piccolo Alessio vicino casa, a cui l’artista chiede la sua parola preferita, e di cui rimane testimonianza in un poster, che rimarrà esposto insieme alle altre opere nello spazio La Pietch (Guilmi) fino al 31 agosto.
L’esperienza di Ginnastica Artistica si è sviluppata poi nell’evento performativo Concerto (svolto il 12 e il 13 agosto con la partecipazione di Carolina Cappelli), in cui l’artista ha interpretato brani scelti in una incalzante scaletta di circa mezz’ora, e Black Sabbath dal vivo. Quest’ultima è un’opera prodotta dopo il ritrovamento casuale di alcuni manifesti funebri prestampati, risalenti ad alcuni decenni fa, che l’artista ha recuperato, rovesciandoli e stampandoli con dei caratteri mobili, e utilizzandoli come locandine di un concerto della famosa band di heavy metal. Profezie è invece una pubblicazione che raccoglie alcune suggestioni dei protagonisti del film La grande catena dell’essere, girato da Roberto Fassone a Guilmi.
La forza dei lavori realizzati durante il periodo di residenza è proprio quella di scaturire dalle occasioni arrivate durante il percorso svolto, in cui ogni elemento che afferisce dal contesto diventa funzionale a una comunicazione che ne supera i limiti geografici. Centrale è quindi il discorso che troviamo ne La grande catena dell’essere, il film proiettato nella piazza durante l’incontro conclusivo, realizzato dall’artista grazie ai residenti e ad alcuni visitatori, che si sottopongono a un momento di analisi e comprensione di sé stessi. Di volta in volta infatti, i vari personaggi appaiono silenziosi con le loro fattezze ma immedesimati in altro, immaginandosi in una diversa condizione o stato dell’essere, all’interno di luoghi che non sono più il paesaggio di Guilmi bensì pure ambientazioni. In questo senso il lavoro dell’artista si pone sia come riflessione sulla contemporaneità e sull’umanità attuale, sia come narrazione ironica, che deriva da un intenso contatto svolto attraverso la relazione con il tessuto umano stesso, e che si è evoluto di giorno in giorno.
Roberto Fassone nei sedici giorni trascorsi nel piccolo centro abruzzese è riuscito ad instaurare, grazie alla fiducia e al supporto del team di GAP, una sintonia con la comunità, sfruttando il rapporto con il luogo come punto di partenza per una serie di operazioni, e non come unica linea direttrice. Il focus del processo risiede nel mantenere un intervallo tra i due poli, stimolando l’interazione con le persone, ma senza l’apertura di una dimensione famigliare o empatica, che non permetterebbe di continuare a veicolare un messaggio culturale.
Cecilia Buccioni
Info:
Roberto Fassone, La grande catena dell’essere, video still, 2021, courtesy l’artista e Fanta MLN, produzione GuilmiArtProject
Roberto Fassone, La grande catena dell’essere, video still, 2021, courtesy l’artista e Fanta MLN, produzione GuilmiArtProject
Roberto Fassone, Concerto, prove aperte a GuilmiArtProject 2021, ph courtesy Guilmi Art Project
Dopo la laurea in Beni Culturali si trasferisce a Milano e termina il suo percorso di studi all’Università IULM, dove si specializza in arte contemporanea e comunicazione. Attualmente vive a Pescara e lavora in un’associazione culturale, collabora con una galleria d’arte ed è contributor per Juliet Art Magazine e Rivista Segno. É in costante esplorazione della contemporaneità artistica e delle sue molteplici letture.
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