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Giorgio Di Noto. Oltre il visibile (quando il web ...

Giorgio Di Noto. Oltre il visibile (quando il web gioca a nascondino)

Strumento di divulgazione di informazioni, internet oggi dimostra l’innegabile importanza del suo utilizzo. Non riusciamo a pensare come sia facilmente possibile lavorare o trascorrere il nostro tempo libero senza questa parolina magica, internet.

C’è da dire che i sempre più aggiornati e diffusi mezzi di comunicazione hanno reso possibile, soprattutto nell’ultimo ventennio, tale propagazione facilitandoci le attività più banali del nostro quotidiano, come ad esempio la ricerca di una parola di cui non conosciamo il significato (per la quale preferiamo affidarci a internet, piuttosto che alle ormai storicizzate enciclopedie) o un quesito a cui risponderà magari Wikipedia.

Queste ragioni inducono a parlare di uso e abuso di internet e del confine che permette di stabilire a che livello di cattive abitudini siamo arrivati. Si parla di uso ragionevole quando esso risulta essere funzionale e non dannoso, di abuso quando il mezzo oltrepassa la realtà e rischia di creare danni sociali per l’eccessivo utilizzo soprattutto da parte dei giovani.

Il mondo di internet è grande, molto più di quanto possiamo immaginare e una parte di esso viene chiamata deep web o web profondo, quella parte a noi sconosciuta e dove è possibile trovare contenuti e risorse che i classici motori di ricerca non indicizzano e rimangono dunque invisibili.

The Iceberg, personale dell’artista romano Giorgio di Noto, a cura di Chiara Capodici, con testo critico firmato da Paola Paleari, che inaugurerà il 23 febbraio, presso Plenum – Fotografia Contemporanea di Catania, affronta il tema del deep web.

L’artista, il cui lavoro si concentra sullo studio dei materiali e dei linguaggi della fotografia e del rapporto tra processi tecnici e contenuti delle immagini, ci presenta questo mondo come un Iceberg, la cui descrizione potrebbe essere così divisa: la punta, rappresenterebbe il territorio digitale dove ci troviamo a navigare tra motori di ricerca, social network, blog, siti d’informazione e tanto altro; la parte sommersa, invece, in maggior quantità, capace di racchiudere il nascosto, l’invisibile, che possiamo definire come la superficie sconosciuta di internet e che per ‘’motivi di rete’’ sfuggirebbe ai tanto conosciuti motori di ricerca a cui siamo normalmente abituati.

Per l’occasione l’artista presenta una serie di foto, inedite e anonime, in cui è protagonista la luce, capace di regalare diverse percezioni in base alla sua presenza o assenza; foto stampate con inchiostri speciali rivelano lo scatto sulla superficie solo attraverso una luce ultravioletta.

Scatti anonimi si è detto e che vivono temporaneamente solo nello spazio in cui l’installazione prende vita, il cui destino sarà forse quello, una volta finita la loro funzione espositiva, di esaurirsi auto cancellandosi; scatti anonimi su cui di Noto ha lavorato e posto la propria attenzione, per la loro composizione accattivante e contemporanea, immagini amatoriali utilizzate dai venditori di droga e sostanze illegali per pubblicizzare i propri prodotti che vengono distrutte dopo aver compiuto la loro missione.

Info:

Giorgio Di Noto. The Iceberg
a cura di Chiara Capodici
Plenum – Fotografia Contemporanea
via Vecchia Ognina 142/b, Catania
23 febbraio – 12 aprile 2020

For all the images: Giorgio Di Noto. The Iceberg. Courtesy: Plenum – Fotografia Contemporanea


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