Si sente aria di scambio e interrelazione ad ArtVerona, fiera d’arte contemporanea giunta ormai alla diciassettesima edizione, che ripensa quest’anno il suo ruolo nello scenario internazionale, rivendicando fermamente la volontà di mantenere viva la propria identità. È lo stesso direttore artistico, Stefano Raimondi, ad aver mostrato la sua determinazione dichiarando testualmente gli elementi distintivi di quest’anno: “[…] un’identità ben definita, un’esperienza di visita sorprendente, l’attenzione all’accoglienza e al coinvolgimento dei collezionisti e del territorio, il rispetto e il dialogo con le gallerie e tutti gli operatori culturali”.
L’edizione 2022 di ArtVerona ha visto l’introduzione di nuovi progetti curatoriali: tra questi Visiting Curator, a cura di Maria Chiara Valacchi, è una visita guidata con curatori di istituzioni internazionali; Habitat integra, all’interno dei padiglioni, quattro installazioni ambientali (Nanda Vigo, Ugo La Pietra, Marina Apollonio, Luciano Fabro); CAMERA, curata da Jessica Bianchera e Marta Ferretti, è invece un progetto concentrato sul video. All’interno del programma complessivo si dissolve progressivamente il mito, non solo da parte di un pubblico generalista ma anche da una fetta accademica di addetti al settore, dell’evento fieristico finalizzato esclusivamente alla vendita, mero contenitore di opere d’arte. L’attuale direzione artistica si circonda, dunque, di storici dell’arte, critici e curatori indipendenti – tra cui Giacinto Di Pietrantonio, Giulia Floris, Elena Forin, Maria Marzia Minelli, Claudia Santeroni, Saverio Verini, Domenico Quaranta – per raffinare la dedizione e l’attenzione nei confronti della Ricerca e della Curatela.
Sebbene i propositi iniziali sembrino presagire un buon esito, non manca però una divisione netta di opinioni da parte degli espositori: da un lato i progetti di valorizzazione di artisti emergenti sono accompagnati da grande entusiasmo e soddisfazione per il lavoro svolto da parte di Raimondi; dall’altro è stata discussa la scelta, portata avanti dalla fiera, di aprire i suoi cancelli alla preview in un orario non propriamente consono e decisamente ristretto, dalle 18 alle 21 di giovedì 13 ottobre. Restano vigili, dunque, i galleristi, in attesa dell’arrivo dei collezionisti locali, la cui presenza è prevista per i giorni di sabato e domenica, al netto della difficoltà, da parte di alcuni di essi, a districarsi tra Verona e Londra, dove in questi giorni è andata in scena Frieze.
Nonostante la premessa poco entusiasmante, si sottolineano alcuni progetti degni di esser citati, non solo per la selezione degli artisti ma anche per la volontà di non limitarsi, sul piano allestitivo, all’ennesima riproposizione del modello “stand-vetrina”. La scelta rivoluzionaria è stata quella della galleria parmigiana Niccoli Arte Moderna (Main Section), il cui fondatore sceglie di non voler esporre opere per venderle – andando contro la natura stessa dell’evento fieristico – bensì per far conoscere al pubblico italiano la giovane artista emergente Jessica Wilson, con il progetto, curato da Massimo Belli, I knew you were trouble when you walked in. Costituito da opere pittoriche di grande formato che fondono l’amore dell’artista nei confronti dell’espressionismo astratto americano con la memoria storica del Rinascimento italiano, il lavoro altro non è che un processo di sintesi, con il segno e con la materia plastica del colore su una lastra di alluminio, a partire dalla Visitazione di Carmignano di Pontormo.
Per Introduction, progetto che vede le gallerie storiche promotrici di quelle più giovani, interessante è la scelta di Galleria Continua, che presenta e fa da testimone di Art Noble Gallery. Il suo fondatore, Matthew Noble, esprime il suo forte interesse per la pittura affrontando il tema generazionale ed esponendo in mostra le opere di Martina Cassatella, Roberto de Pinto ed Emilio Gola, vincitore del Premio Casarini Duetorrihotel per la pittura under 35. Tre modi per dire pittura, una pittura intima, personale, sebbene giovane ma erede di una ricca tradizione. Se il lavoro di Cassatella è definito, dal gallerista, come “manierista” per l’attenzione meticolosa dedicata alla rappresentazione delle mani, i personaggi a encausto di De Pinto ammiccano ad una tradizione figurativa mediterranea, ma in forme leggermente deformate e grottesche.
Ogni generazione è un popolo nuovo è l’apertura, forte e incisiva, di Lunetta11, che dopo lo stand monografico dedicato ad Andrea Barzaghi per Arte Fiera, ha affiancato con orgoglio la pittura di artisti giovani come Ismaele Nones, Brian Belott, Edoardo Manzoni, Pierluigi Scandiuzzi, Simone Settimo, Solomostry all’opera di Francesco Menzio (1899-1979), per innescare dei legami inattesi e per richiamare alla mente le parole di Francesca Alfano Miglietti, per la quale “l’arte non ha età”. “Non c’è arte giovane”, infatti, ma solo “artisti giovani”.
Per Pages, sezione curata da Ginevra Bria che coniuga arte e realtà editoriali, Ginevra Petrozzi, recentemente protagonista di una performance in occasione di Beyond binaries (AlbumArte, Roma) porta in scena, per il centro culturale Onomatopee (Eindhoven), A Funeral for Digital Data, un vero e proprio “funerale dei dati”, oggi custodi ultimi della memoria individuale e collettiva, invitando il fruitore a condividere eventuali esperienze di “perdita” dei dati e recuperando la componente rituale all’interno di una società contemporanea orfana della dimensione simbolica.
Per Solo – sezione dedicata a progetti monografici – NFTower espone il duo artistico Neurocinema, un progetto estremamente innovativo in grado di donare allo spettatore un’esperienza visiva unica, dove la successione delle sequenze video muta a seconda delle onde cerebrali lette tramite un apposito sensore. Ogni video riporta lo spettatore al centro dell’esperienza artistica, conferendogli parte della responsabilità creativa, e può essere acquistato in forma di NFT al costo di 1 Eth.
Info:
ArtVerona2022
#ARTSYSTEM
14 – 16 Ottobre 2022
Padiglione 11 – 12
Ingresso Re Teodorico, Viale delle Industrie, Verona
https://artverona.it/
Habitat, ArtVerona, 2022, Ugo La Pietra, ph. Skymindimages, courtesy ArtVerona
ArtVerona 2022, Veronafiere, ph. Credits Ennevifoto, courtesy ArtVerona
ArtNoble gallery, installation view, Pad. 12 Stand IN5 ArtVerona 2022, courtesy ArtVerona
Lunetta11, installation view, Pad. 12 Stand G8 ArtVerona 2022, courtesy ArtVerona
Laureata in Scienze dell’Architettura alla Sapienza di Roma, con diploma di master in Arte contemporanea e Management presso la Luiss Business School, attualmente lavora come stagista e project manager presso Untitled Association. Diplomata in Fotografia e Critica d’Arte a Bologna, attualmente porta avanti i suoi progetti personali ed è parte del team del progetto culturale Forme Uniche.
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