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“In Bloom” presso Victoria Law Projects: un’abitaz...

“In Bloom” presso Victoria Law Projects: un’abitazione londinese nella sua infinita capacità di reinventarsi

La mostra collettiva “In Bloom”, aperta a Chelsea, Londra lo scorso 18 maggio presso Victoria Law Projects, riunisce 19 artisti, che con svariate tecniche e modalità indagano il secolare tema naturale del germogliare. Riunendo in sé Alex Appleby, Georgia Beaumont, Solanne Bernard, Lise Boussière, Camilla Bliss, Ji Won Cha, Tim Ellis, Sasha Ferré, Farnaz Gholami, Duncan Jago, Daniel MacCarthy, Joanna Maclennan, Ivgenia Naiman, Marco Piemonte, Gina Soden, Karen Tronel, Linda Wallis, Anna Woodward e Salomé Wu, il group show sarà visitabile fino al 9 giugno 2023.

In bloom, 2023, Victoria Law Projects, London, United Kingdom, exhibition view, courtesy the artists and Victoria Law Projects, Photo Karen Tronel

Quando un’abitazione privata apre le sue porte per ospitare un progetto d’arte dalla profonda impronta contemporanea, l’esito implica numerose variabili derivanti dal peculiare contesto. Victoria Law Projects, omonimo incubatore di collaborazioni e progetti artistici, fondato dalla collezionista e appassionata ricercatrice Victoria Law, presenta il suo primo evento fisico a Londra, scegliendo l’ambiente quotidiano vissuto dalla sua fondatrice come palcoscenico e cuore in cui far crescere un originale approccio all’interpretazione, oltre che una visione ampia in termini di selezione degli artisti. La mostra “In Bloom” è difatti in grado di sfidare la tipica correlazione al tema della rappresentazione del floreale nell’arte, concepito solitamente come viatico di una dimensione di compiacimento e declinazione prettamente femminile. Il fiore diviene un pretesto per indagare la realtà da un altro punto di vista, che ne sottolinea, attraverso le diverse poetiche degli artisti, gli innumerevoli aspetti, dai più giocosi a quelli più “disturbanti”.

In bloom, 2023, Victoria Law Projects, London, United Kingdom, exhibition view, courtesy the artists and Victoria Law Projects, Photo Karen Tronel

Nonostante il trovarsi inseriti in un luogo in cui l’abitare e le sue implicazioni possano indurre a riflessioni concernenti il legame fra arte e gusto estetico connesso a tale esistenza, il percorso espositivo creato da Victoria Law Projects esamina intelligentemente questo spazio liminale. Tramite esso arriva a dimostrare come l’immergersi in un ambito familiare in termini di lessico visivo abituale, possa consentire lo spingersi al di là delle consuetudini, la rivelazione di universi, che con silenziosa meraviglia, permeano l’immaginazione del fruitore trasportandolo altrove. La luce è assoluta protagonista dei possibili viaggi all’interno di quattro mura: il riverbero della stagione che porta con sé rinnovamento e senso di possibilità, abbraccia l’esposizione concretizzando letteralmente il titolo designato per essa. Due aperture vetrate sull’esterno e un giardino sul retro che ospita un’installazione, costituiscono i punti di legame con la città e la sua inaspettata presenza paesaggistica.

In bloom, 2023, Victoria Law Projects, London, United Kingdom, exhibition view, courtesy the artists and Victoria Law Projects, Photo Karen Tronel

Il raffinato incedere delle opere permette una contemplazione lenta e rilassata, che spinge dunque a una dilatazione temporale e perciò al raggiungere un livello ulteriore di lettura. Fin dai primi passi che si compiono nel lungo ingresso, “In Bloom” svela la sua potenza elegante, nuova e fresca, con dei lavori di Camilla Bliss, artista tutta da scoprire per le incredibili avventure che ci propone. Lo stesso fa anche Joanna Maclennan, che in un modo un po’ barocco ed “eccessivo”, crea, con modalità ludica, una composizione dai rimandi braquiani, tanto da far apparire l’opera una pittura piuttosto che una fotografia.

In bloom, 2023, Victoria Law Projects, London, United Kingdom, exhibition view, courtesy the artists and Victoria Law Projects, Photo Karen Tronel

Il surreale è un elemento che lega molte delle opere esposte. Per mezzo dell’impiego di svariate tecniche e prospettive, artisti come Linda Wallis, con dei disegni estremamente pittorici dai soggetti (im) possibili, oppure Alex Appleby con le proprie cosmologie magrittiane, continuano l’estensione della tendenza verso uno sconfinamento. Parallelamente, Daniel MacCarthy e Farnaz Gholami, recuperano atmosfere a loro care, magari accantonate per qualche tempo in attesa di una rinascita, avvolgendo lo spettatore con focus più figurativi in cui la natura è fondale nel primo caso, più incentrati su una vegetazione rigogliosa nel secondo.

In bloom, 2023, Victoria Law Projects, London, United Kingdom, exhibition view, courtesy the artists and Victoria Law Projects, Photo Karen Tronel

Molto presente un procedere per stratificazioni di materiali, approdando a livelli di rarefazione più o meno spiccati: come nelle opere di Ji Won Cha, Georgina Beaumont, Sasha Ferré, Duncan Jago, Ivgenia Naiman, Anna Woodward e Salomé Wu. La caducità, da sempre riconducibile all’ampio panorama della rappresentazione della natura morta, è colta in maniera sublime nella fotografia di Gina Soden, dove tutta la bellezza, solamente a tratti perduta, si manifesta nella cristallizzazione di una serra antropizzata ma abbandonata e reclamata dalla natura.

In bloom, 2023, Victoria Law Projects, London, United Kingdom, exhibition view, courtesy the artists and Victoria Law Projects, Photo Karen Tronel

Vere e proprie installazioni che reinterpretano gli oggetti trovati, naturali e artificiali allo stesso tempo, sono le due opere di Tim Ellis e Lise Boussière. Rispettivamente una nel giardino collocato sul retro della casa e visibile da un’ampia veranda a vetri di forma rettangolare, l’altra nel bovindo, anch’esso vetrato, nella parte opposta della sala, tengono le fila del discorso espositivo, donandogli ritmo e dinamismo. Uno sviluppo ritmico è perpetrato con le opere di Marco Piemonte e Solanne Bernard, attraverso l’elemento naturale, l’uso dei colori e i rispettivi posizionamenti sia dei soggetti sulla tela, che delle sculture nello spazio espositivo.  Il lavoro di Karen Tronel è infine un’esplorazione sui materiali, che guida in direzione del connubio fra attitudine tridimensionale, pur collocandosi a parete, e interesse per una visceralità piuttosto ironica e illusionistica.

Info:

A.A.V.V., In Bloom
Victoria Law Projects
18.05.- 09.06.2023
by appointment: victorialawprojects@gmail.com


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