READING

In conversazione con Ferruccio Ascari, autore dell...

In conversazione con Ferruccio Ascari, autore dell’installazione urbana “Non Dimenticarmi”

“Non Dimenticarmi” è il nome del comitato cittadino che ha proposto e fortemente voluto un monumento dedicato alle vittime della Strategia della Tensione – dalla strage di Piazza Fontana (1969) a quella della Stazione di Bologna (1980). Il progetto del monumento, che si chiamerà anch’esso “Non Dimenticarmi”, ideato dall’artista visivo Ferruccio Ascari, è stato approvato dal Comune di Milano e sarà collocato in via Beccaria, davanti a piazza Fontana, alla fine della campagna di autofinanziamento a cui è possibile contribuire sul sito www.nondimenticarmi.it Ne parliamo ora con l’artista.

Ritratto di Ferruccio Ascari, 2023, © Ferruccio Ascari

Fabrizia Eminente: Come e quando ti sei avvicinato al comitato “Non Dimenticarmi”?
Ferruccio Ascari: Di solito un’opera pubblica viene commissionata, Non Dimenticarmi invece nasce da una spinta emotiva personale che viene fatta propria da un gruppo di persone, da una comunità: è così che si è costituito attorno a questo progetto un Comitato con lo scopo di sostenerlo e realizzarlo. Non è un caso che il Comitato abbia preso il proprio nome dal titolo che ho pensato di dare a quest’opera.

Si sarebbe potuta realizzare una semplice targa in memoria delle vittime, invece avete pensato a un grandioso progetto di vera e propria arte pubblica. L’arte è quindi in grado di parlare alle persone e smuovere le coscienze?
Qualche targa, alcune pietre d’inciampo, volute dalle Associazioni dei parenti delle vittime, qua e là sono state collocate. Ciò che mi sembrava mancasse era un segno forte e complessivo che ricordasse non solo le vittime di singoli attentati, ma tutti quegli innocenti sacrificati nel corso di una serie di stragi: da quella di piazza Fontana del 1969 a quella della Stazione di Bologna del 1980. Un infame progetto orchestrato da apparati dello Stato, con manovalanza neofascista, che gli storici chiamano Strategia della Tensione. Non so se l’arte pubblica sia sempre in grado di smuovere le coscienze, in alcuni casi può accadere che l’intenzione dell’artista trovi risonanza nello sguardo del passante e nel suo animo.

Render del monumento Non Dimenticarmi, 2022, Ferruccio Ascari, © Ferruccio Ascari

A cosa ti sei ispirato per ideare il monumento? Ci sono riferimenti, anche all’estero, da cui hai tratto spunto?
Ci sono monumenti che mi hanno colpito per la loro forza, per il loro potere evocativo, per esempio il Memoriale dedicato alle vittime dell’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2011, ad ogni modo Non Dimenticarmi credo abbia dei caratteri suoi propri, insoliti; ho evitato con cura la retorica che spesso si accompagna alla forma monumento, credo che Non Dimenticarmi possa essere annoverato tra gli anti-monumenti. È un’installazione ambientale in cui la presenza del suono gioca un ruolo molto importante. La mia intenzione era quella di progettare una sorta di dispositivo per attivare la memoria collettiva: il suono delle campane a vento, che ho appositamente progettato, assolve la funzione di suscitare l’attenzione del passante; nelle mie intenzioni è la voce delle vittime che chiedono di non essere dimenticate. Ho concepito quest’opera come una ‘presenza’, un segno nella città teso a suscitare domande, a contrastare la rimozione di un tragico passato.

Progettare e realizzare un monumento pubblico va spesso incontro a decisioni che esulano dal pensiero dell’artista. Ci sono stati dei vincoli che avete dovuto rispettare e come si è evoluto il memoriale rispetto alla sua prima ideazione?
Quest’opera, proprio perché non nasce da una committenza pubblica, non si espone a limitazioni dettate dall’alto, ma corrisponde alla volontà di coloro che l’hanno voluta e di chi l’ha concepita. Con questo non voglio dire che l’iter di questo progetto sia stato semplice. Ad ogni modo la sua collazione in prossimità di Piazza Fontana è un grande traguardo che abbiamo raggiunto dopo quattro anni di lavoro e d’impegno. E non è ancora finita: dobbiamo riuscire a raccogliere i fondi necessari per coprire le spese vive relative alla realizzazione dell’opera. Il contributo collettivo è un elemento fondamentale non solo da un punto di vista economico, ma anche da un punto di vista simbolico, fa sì che l’opera diventi espressione di una comunità che ne condivide il significato e che l’ha fortemente voluta. Chi vuole informarsi su come contribuire può farlo visitando www.nondimenticarmi.orgNon Dimenticarmi non si esaurisce nella sua parte visibile, ma il sostegno, l’azione politica collettiva che l’accompagna è parte integrante, non secondaria, dell’opera stessa.

Render del monumento Non Dimenticarmi, 2022, Ferruccio Ascari, © Ferruccio Ascari

Perché è importante ricordare le vittime della Strategia della Tensione e perché realizzare quest’opera a Milano?
Per una comunità, ma anche per un individuo, la memoria della propria storia è uno straordinario strumento non solo di salvaguardia della propria identità, ma anche di salvezza. Nell’individuo la perdita della memoria è considerata una patologia, per una comunità la perdita della memoria significa essere esposti alla cancellazione con tutto quello che ne consegue. La realizzazione di Non Dimenticarmi a Milano è in qualche modo collegata a questa consapevolezza. Milano è stata la prima città ad essere colpita da quell’infame progetto che è stato definito ’Strategia della Tensione’, è qui che ha avuto inizio la serie di stragi che si sono succedute in Italia dal 1969 al 1980. È giusto che da qui inizi, anche con quest’opera, il racconto di quanto è avvenuto nel nostro Paese.

Fabrizia Eminente


RELATED POST

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.