Si inaugurerà il 7 settembre, nel quartiere Veronetta del capoluogo veronese, la sesta edizione del festival internazionale di fotografia “Grenze Arsenali Fotografici”. La rassegna, organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura-Turismo-Spettacolo-Rapporti con l’UNESCO del Comune di Verona e l’Università Pontificia IUSVE, si protrarrà fino al 30 ottobre 2023. “Grenze Arsenali Fotografici” intersecherà, nella sua formula, oramai collaudata negli anni, diversi eventi: mostre, percorsi formativi, laboratori, workshop e collaborazioni con le associazioni del territorio locale e nazionale. Ma conosciamo i dettagli con Simone Azzoni, che assieme a Francesca Marra è il curatore e direttore artistico del festival.
Antonella Buttazzo: L’intero festival sarà rivolto al tema dello Staunen, ovvero, la “meraviglia”. Com’è ricaduta la scelta su questo argomento?
Simone Azzoni: Ci interessava ritrovare l’origine di uno sguardo de-strutturato, impotente e paralizzato dal nuovo, uno sguardo che i bambini trasformano in stupore e conoscenza. Nella vastità iconografica aprire una crepa, uno scompenso, una incongruenza traumatica ma attiva, capace ciò di riportare il visibile alla meraviglia.
Potremmo quindi vedere, nella riscoperta dell’inaspettato e dell’esplorazione delle sperimentazioni fotografiche, l’origine della meraviglia stessa?
Certo, la meraviglia del micro e del macro nelle foto di Caterina Morigi, ma anche quella dei bambini costretti a rielaborare una guerra come quelli incontrati da Monika Bulaj. Lo stupore che nasce dall’assenza, dal lutto come nelle immagini di D’Adddario, e poi quello divertito che si predispone, nel banale, nel quotidiano all’inatteso, come ad esempio gli scatti di Charles Traub.
Quanto agli autori invece, è stato difficile accomunarli nel topic scelto?
No perché la fotografia, ce lo ha insegnato Ghirri, è una cornice che inquadra un cielo che altrimenti non avresti preso in considerazione. Quindi anche se il topic è difficile, alla fine è nella fotografia stessa la meraviglia come “lungo e innocente sguardo sull’oggetto”.
Quali sono le novità di quest’edizione?
Un book corner in Porta Vescovo dove i visitatori potranno trovare i libri proposti da LIMOND, Yogurt Magazine, Magazzini fotografici e LazyDog. Alla rete di gallerie e luoghi che partecipano al Festival quest’anno si aggiunge anche il Meccanico, lo spazio di via San Vitale 2 accoglie la mostra del greco Petros Efstathiadis con i suoi abnormi giocattoli. Altra novità sono le Serre Comunali che ospitano le mostre di Isacco Emiliani e Kevin Horan due progetti allestiti tra limoni e piante ornamentali. Anche il Teatro Nuovo di Verona parteciperà al Festival con una mostra di Enrico Fedrigoli.
Cosa si aspetta da questa nuova edizione di Grenze Arsenali Fotografici?
Noi desideriamo che Grenze continui a caratterizzarsi per la sua reale internazionalità, cioè che gli artisti siano presenti e disponibili. Ci sarà ad esempio Traub che domenica pomeriggio parlerà del suo lavoro, e poi Kessels che venerdì incontrerà il pubblico e poi ancora Yvonne De Rosa a raccontare il suo modus operandi nel progetto “A mia madre”, il regista serbo Dusan Milic che sabato mattina, assieme a fotografi e accademici, siederà attorno ad una tavola rotonda dedicata allo stupore del trauma. Ci aspettiamo che la gratuità di tutte le proposte e la loro qualità riporti Verona nel sistema fotografia. Che partecipino molti ragazzi unendosi all’entusiasmo dei numerosi volontari. Ci aspettiamo che la sesta edizione riconfermi e irrobustisca i paternariati con altri festival e realtà simili alla nostra, le relazioni internazionali e sul territorio. Ci aspettiamo che a Grenze si parli finalmente di fotografia, di ricerca, di sviluppo del pensiero sull’immagine.
Info:
www.grenzearsenalifotografici.com
Dopo aver conseguito la maturità linguistica, ha proseguito gli studi laureandosi in Storia dell’Arte presso l’Università del Salento, con una tesi bilingue sui Preraffaelliti. Da allora, contribuisce attivamente come articolista e collaboratrice con blog nazionali e con riviste e programmi TV locali.
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