Anche quest’anno prosegue in due siti suggestivi la collaborazione dell’artista Pina Inferrera, fotografa e scultrice, con l’Orto Botanico di Bergamo e la Fondazione MIA in occasione della nona edizione della manifestazione LANDSCAPE FESTIVAL – I MAESTRI DEL PAESAGGIO che si tiene a Bergamo.
L’artista dialogherà con esperti e pubblico la sera dell’equinozio d’autunno.
Il 22 settembre alle ore 19,00 in Città Alta, davanti la Sala Viscontea/Passaggio Torre di Adalberto si terrà un incontro su ARTE PIONIERA PER UNA NATURA MINACCIATA
Introduce e coordina: Paola Suardi, titolare di Alterego COMUNICAZIONE.
INTERVERRANNO:
Gabriele Rinaldi, Direttore dell’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”
Stefano Zenoni, Assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo
Carlo Manicardi, Presidente di Phoresta Onlus
Dalle ore 20,30 seguirà il concerto dedicato all’Equinozio con musica live di Simone Prandin
“Come le specie di piante pioniere crescono su terreni stressati e preparano il suolo per accogliere altre piante e ripopolare il territorio, così queste mie realizzazioni artistiche nascono dagli scarti del processo industriale, dal consumo di materiali, e vogliono preparare a una riflessione sull’ambiente” afferma Pina Inferrera.
– PASSAGGIO TORRE DI ADALBERTO – 1) Un’installazione aerea, Traveling suspended in the air, sospesa all’antico soffitto ligneo dialoga con lo spazio sottostante e coi passanti, (anche i più distratti, invitandoli ad alzare lo sguardo), con immagini di riflessi arborei delle acque della Senna.
“L’acqua è l’elemento che lega le diverse installazioni del Passaggio nella giornata dell’Equinozio, a ribadire le tematiche attuali ed impellenti che riguardano ambiente e risorse naturali per la vita e l’alimentazione, ovvero la minaccia creata da un intervento irresponsabile da parte dell’uomo sia nell’uso eccessivo di agenti chimici dannosi, sia per comportamenti individuali superficiali di spreco che si protraggono oramai da oltre un secolo” spiega l’artista.
2) Una seconda installazione, Crossing in water, presente solo per la giornata dell’Equinozio, è costituita da tubi in policarbonato, scarti di produzione industriale che contengono al loro interno bottiglie di acqua usate e ritagliate a mano. L’opera realizza una spirale retrattile che evoca il modello del DNA, allude al consumismo e all’uso di bottiglie di plastica per il consumo e la distribuzione industrializzata di acqua potabile e, inevitabilmente, all’inquinamento indotto dal consumo di materie plastiche. Vuole inoltre condurre una riflessione su una prospettiva di recupero e suggerire la brillante freschezza dell’acqua pura.
– CHIOSTRO DI ASTINO – Il tema aderente all’alimentazione viene ribadito dall’installazione NATURA ALTERA -OGM 1998– costituita da pomodori giganti che hanno occupato uno dei prati del chiostro, evocando l’idea degli alimenti geneticamente modificati, così belli a vedersi e così innaturali…, proprio come il cibo OGM. Realizzati in cemento e col picciolo ricavato da scarti di bottiglie d’acqua, colorano in modo complementare il verdissimo prato. L’installazione site-specific parte da un progetto degli anni ’90 scaturito dalla necessità di comunicare cosa si stava delineando per chiedere una maggiore attenzione all’insorgere del fenomeno OGM che già dagli ’70 cominciava a profilarsi con interrogativi a cui non sempre sono state date risposte.
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